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Bush: "Omaggio a generazione eroi"
A Mosca per 60mo fine Seconda guerra

Olanda, 08.05.2005-Il presidente americano George Bush ha trascorso a Maastricht, in Olanda, la terza giornata della sua missione europea nel 60mo anniversario della vittoria alleata durante la Seconda guerra mondiale. Bush ha onorato la memoria dei caduti, spiegando che il suo è stato un omaggio "a una generazione di eroi". Quindi, l'arrivo a Mosca, per l'incontro con Vladimir Putin che l'ha accolto nella sua dacia alle porte della città.

Sorrisi e calorose strette di mano hanno siglato l'incontro tra George Bush e Vladimir Putin che ha ricevuto il presidente americano nella sua dacia di rappresentanza a Novo Ogariovo, alle porte di Mosca. Putin e la moglie Liudmila hanno atteso Bush e la first lady Laura all'ingresso. Poi Putin si è appartato con Bush al secondo piano della villa, mentre le consorti hanno preso il tè.

Il presidente americano è atterrato a Mosca dopo la sua visita in Olanda dove ha celebrato "la grande vittoria" contro nazismo e fascismo e perpetua quell'alleanza: "Americani ed europei lavorano ancora insieme -ha detto- per portare la liberta' dove e' negata" (e cita Afghanistan, Iraq, Libano) perche' la liberta' e' patrimonio di tutta l'umanita' e non c'e' potere piu' grande di quello della liberta'.

Il presidente americano ha parlato nel cimitero di guerra di Margraten in Olanda. Ad ascoltare Bush al cimitero di Margraten, in una giornata che minacciava acqua a catinelle e offre sprazzi di sole ventosi, c'erano la regina d'Olanda Giuliana, vestito nero, con grande cappello rotondo nero, e la first lady Laura, giacca e pantaloni neri, ma a capo scoperto. Presenti le delegazioni ufficiali americana e olandese e un pubblico di reduci di guerra e familiari dei caduti, la cerimonia e' stata breve, intensa: il presidente e la regina hanno percorso la lunghissima pedana rossa che tagliava il verde, deposto una corona d'alloro, sostato tra suoni lugubri di trombe e campane. Poi, gli inni hanno fatto esplodere i colori di Usa e Olanda. "Il prezzo terribile" della vittoria alleata, "un enorme sacrificio", dice il presidente. E' l'ora dei discorsi. Introducendo Bush, il giovane premier olandese Jan Peter Balkenende prospetta un mondo "dove non ci sia piu' posto per tirannia, discriminazione e antisemitismo"; e dove America ed Europa combattono insieme il terrorismo, come fecero contro il nazismo e il fascismo.

Il programma olandesedi Bush è filato via liscio: notte a Valkenburg, nel Castello St. Gerlach; prima colazione con Balkenende; tavola rotonda con i giovani; incontro con la regina (gia' incontrata lo scorso anno, sulle spiagge della Normandia, nel 60/mo anniversario dello sbarco); cerimonia al cimitero; e, poi, partenza. Bush non ha avuto ne' modo ne' tempo di cogliere le proteste per la sua visita: dopo le avvisaglie ad Amsterdam, ci sono stati sei arresti, quando un gruppo di pacifisti ha superato il perimetro di sicurezza stabilito dalla polizia e ha tentato un'azione dimostrativa contro la valigetta nucleare che accompagna ovunque il presidente americano.

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