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FRANCIA: DA OGGI GENITORI DECIDONO IL COGNOME DEI FIGLI

PARIGI, 01.01.05 - Da oggi in Francia i genitori non dovranno piu' decidere solamente il nome da dare al nascituro, ma anche il cognome. Le scelte sono tre: il nome di famiglia potra' provenire dalla madre, dal padre o da entrambi.

Con il 1 gennaio prendono corpo anche altre legislazioni approvate nei mesi scorsi: divorzio piu' facile, adozioni agevolate, variazione alle disposizioni sulle pene supplementari mentre da febbraio partira' l'alta autorita' per la lotta contro le discriminazioni.

COGNOME - La legge su patronimia e matronimia risale all' era Jospin, nel 2002, quando un deputato socialista l'aveva proposta. Il ministro della famiglia dell'epoca, Segolene Royal, si era dimostrata pero' reticente. La riforma, dopo numerose modifiche apportate in Senato, era rimasta chiusa nel cassetto per tre anni. Una legge ''altamente simbolica'' per Liberation ma anche, per Le Figaro, una ''rivoluzione sociale'' che si tradurra' in un rompicapo per tutti gli atti amministrativi.
Grande scetticismo anche da parte di un esperto di genealogia, che ha commentato: ''Ricostruire le discendenze sara' sempre piu' complicato. Il nome non sara' piu' un indice sufficiente''.

DIVORZIO - Da oggi e' anche piu' facile divorziare in Francia. In caso di rottura consensuale, bastera' passare davanti al giudice una volta sola invece di due. I tre mesi di riflessione obbligatori tra la prima e la seconda udienza sono soppressi.
Quando gli sposi vogliono tutti e due separarsi o quando soltanto uno lo desidera e l'altro accetta, tre mesi saranno sufficienti per un divorzio ''amichevole'': molto meno del minimo dei nove mesi necessari in precedenza.
Se la separazione e' conflittuale - divorzio per colpa, divorzio richiesto dall'uno ma rigettato dall'altro, o ancora abbandono di domicilio coniugale - esistera' una prima udienza comune davanti al giudice. Gli sposi sceglieranno il tipo di procedimento da seguire soltanto dopo questa prima udienza.
Il ''divorzio per colpa'', che rappresenta il 40% dei procedimenti attuali, e' mantenuto ma limitato alle ''violazioni gravi dei doveri e obblighi del matrimonio'', come la violenza coniugale.
Un'altra novita' riguarda il divorzio per abbandono di domicilio coniugale. Gli sposi che non condividono piu' lo stesso tetto non dovranno piu' aspettare sei anni per ottenere l' annullamento del matrimonio, ne basteranno due.

GIUSTIZIA - L'applicazione da oggi delle nuove norme sulle pene portera' ad un'ondata di uscite dai carceri. E' prevista infatto la concessione della riduzione delle pene supplementari a partire dal primo anno di carcere. Quieste riduzioni, subito applicabili, prevedono la riduzione di tre mesi per ogni anno di carcere.

ADOZIONI - Il premio per le adozioni da oggi e' raddoppiato a 1.600 euro. Il provvedimento comprende anche una revisione della catena nel sistema delle adozioni, dal consenso dei genitori al controllo dei bambini adottati. Attualmente sono circa 23 mila le famiglie in attesa di poter adottare un bambino e le assegnazioni sono circa 8.000 l'anno.

DISCRIMINAZIONI - Operera' dal 1 febbraio invece l' Alta autorita' contro le discriminazioni prevista da una normativa recentemente approvata e che contiene anche un dispositivo di lotta contro il sessismo e l' omofobia, considerati alla stessa stregua del razzismo.
La legge prevede infatti un inasprimento delle pene (un anno di prigione e 45.000 euro di multa) per ingiurie e diffamazioni sessiste od omofobe, allineandole, in sostanza, a quelle previste per casi di razzismo e di antisemitismo.

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