Berlusconi:
"Mediatore Bush-Putin"
"Rientra contrasto, Usa
sosterrà Russia"
"Le
schermaglie tra Bush e Putin sono rientrate, ho fatto da mediatore",
ha detto Silvio Berlusconi lasciando Mosca dopo la parata
per il sessantesimo anniversario della vittoria nella Seconda
Guerra Mondiale. Sulla sua presenza alla parata alla Piazza
Rossa il premier ha detto: "Ho applaudito i veterani,
che non erano comunisti, ma patrioti russi, cosa ben diversa.
Anche a loro dobbiamo la nostra libertà".
Il
premier italiano ha precisato che i dissapori tra Usa e Federazione
Russa su Yalta sono stati "una cosa occasionale".
"Non era nulla di preparato, Bush si e' solo limitato
a rispondere a una domanda". Poi sul rapporto tra i due
leader ha aggiunto: "Bush mi ha detto che ho ragione
su Putin nel dire che e' un uomo democratico, non e' un comunista,
uno di cui ci si può fidare". Berlusconi è
poi tornato sull'importanza delle celebrazioni per la liberazione
dal nazi-fascismo: "Sono stato baciato dai veterani:
da loro ho percepito un forte sentimento. L'Italia è
considerata come uno dei primi paesi che lavora per il futuro
di pace e di libertà nel mondo".
"E'
stata una cosa bellissima - ha aggiunto - anche perché
ho avuto anche contatti molto importanti. E' stata una occasione
utile per scambiarci qualche affettuosità. Ho avuto
un lunghissimo colloquio con Bush, con Schroeder, con Zapatero,
con il presidente giapponese e quello indiano. L'esercito
russo - ha proseguito Berlusconi - ha pagato un prezzo enorme
nell'ultima guerra fino alla perdita della metà dei
suoi soldati". A testimonianza dell'affetto di come è
stato accolto, Berlusconi ha raccontato di quanto è
accaduto al suo tavolo: "Mi trovavo con due esponenti
della resistenza italiana e ho visto come i miei amici, questi
grandi leader mondiali, li hanno abbracciati".