Il
messaggio di Ciampi: "Una società con poche madri
e pochi figli è destinata a scomparire"
ROMA
- Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi,
in un messaggio inviato in occasione della Festa della Donna,
ha affermato che "l' otto marzo la Nazione intera esprime
la sua riconoscenza per l'impegno delle donne nella famiglia,
nelle istituzioni, nell' economia, nella cultura, nella società;
è un impegno essenziale per il progresso dell' Italia".
"Una società che guarda con fiducia al proprio
futuro - ha aggiunto il Presidente Ciampi - deve
sostenere il ruolo della donna come cittadina, come madre e come
lavoratrice, imprenditrice, protagonista della vita politica e
delle istituzioni della Repubblica. Maternità e lavoro
devono essere resi sempre più compatibili. A tal fine servono
politiche attive, servizi sociali mirati".
"Una società con poche madri e con pochi figli
è destinata a scomparire. E' necessario un sostegno, forte
e convinto, al ricupero della natalità, essenziale per
conservare i livelli di benessere dei quali oggi godiamo. Le culle
vuote sono il vero, il primo problema della società italiana.
Una politica per la natalità deve andare di pari passo
al sempre maggiore e più qualificato inserimento della
donna nel mondo del lavoro: asili nido, anche all' interno delle
amministrazioni e delle aziende, facilità nei trasporti,
flessibilità negli orari. Un maggiore impegno degli uomini
nell' educazione dei figli e nella cura della casa può
aiutare questo progresso. Nei Paesi in cui il ruolo della donna
è più presente in tutti i campi c'è più
ricchezza, più serenità, più saggezza".
"Il mio saluto - ha concluso il Presidente Ciampi
- va a tutte le italiane che servono la Patria all' estero
nelle Forze Armate della Repubblica e nelle Organizzazioni internazionali
impegnate in missioni di pace, così come va alle volontarie
e alle missionarie che assistono i più poveri in continenti
lontani come fece Annalena Tonelli, assassinata in Somalia per
il suo apostolato. La riconoscenza della Nazione la esprimiamo
con particolare solennità l'otto marzo, ma essa è
viva , è sentita ogni giorno dell' anno". |