Ribaltina
Fondato da Giovanni GARIBALDI     
    ITALIA: CRONACA
    >POLITICA>ECONOMIA>CULTURA>REGIONI
<< RITORNARE
ITALIA & ITALIA
Edizione di fine settimana
IL CORRIERE IN EDICOLA

REPUBBLICA DOMINICANA
COMUNITA'
ITALIA
EUROPA
MONDO

IL PASTONE
ANALISI

OPINIONI

GLI SPECIALI DEL CORRIERE
EDITORIALE
RIFLESSIONE DI OGGI

CERCO LAVORO
L'OCCASIONE
E-MAIL
CHI SIAMO
MAIL-LIST

FOTO DEL GIORNO
PUBBLICITA'

<< RITORNARE


L' arruolamento Femminile in Aeronautica


La Camera dei Deputati nella seduta n. 592 del 29 settembre 1999 ha definitivamente approvato la legge sul volontariato femminile (AC2970/B). Montecitorio ha dato così il via libera alle donne nelle Forze Armate dal 2000.

Il servizio militare volontario femminile

STORIA

L’ Italia si affaccia con ritardo all’istituto del servizio militare femminile e nonostante ciò la strada non è stata facile. Infatti, sin dal 1919 le donne sono state ammesse all’esercizio di tutte le professioni ed impieghi pubblici con l’esclusione della difesa militare dello Stato. Successivamente la legge 9 febbraio 1963 n.66 nel consentire l’ accesso delle donne a tutte le cariche, compresa la magistratura, ha mantenuto un riserva di legge sulla possibilità e conseguenti modalità di arruolamento femminile.

Le ragioni di un approccio così graduale e, per certi versi sofferto, va ricercato in diverse cause che trovano fondamento nella società e nei costumi, in cui, peraltro, giocano un ruolo sicuramente non marginale valutazioni di ordine filosofico e religioso.

Tutto ciò ha comportato che nel nostro Paese, caso unico nei paesi occidentali, si sia andata formando, nel tempo, una cultura di base sensibile sulla questione, che ha portato alla formazione di una pubblica opinione che ha progressivamente esercitato una pressione sulle istituzioni affinchè si potesse addivenire al volontariato femminile. L’ Italia è, pertanto, l’ unico paese occidentale nel quale l’istituzione della "donna soldato" nasce direttamente come forte richiesta della società civile dove "l’ idea" ha posto solide radici, è perciò frutto di una spinta che viene dal basso e non calata dall’alto per contingenti ragioni storiche.

In tal senso deve pertanto intendersi la costituzione dell’ Associazione Nazionale Aspiranti Donne Soldato (ANADOS) con sede a Roma, Via G. da Mogliano 144 tel. 0337/730750, la quale è espressione delle istanze sociali femminile e con la quale l’ Aeronautica Militare ha da tempo un proficuo scambio di esperienze.

Sicuramente di grande efficacia è stata l' instancabile opera condotta da Debora Corbi, presidente dell' Associazione.

Comunque essere in ritardo rispetto agli altri paesi consente di poter utilizzare le esperienze già accumulatesi nel tempo e così di sfruttarne i vantaggi, come, ad esempio, saltando la fase connessa alla istituzione di corpi militari interamente femminili, indirizzo che tutti i paesi stanno abbandonando perché superato dalla ormai completa integrazione.

LA LEGGE

Con l’approvazione il 22 gennaio 1997, da parte del Consiglio dei Ministri, del disegno di legge sul volontariato che comprende il servizio militare volontario femminile, si apre per le Forze Armate Italiane uno dei più importanti e stimolanti capitoli della nostra storia Repubblicana.

Il disegno di legge delega A.C. 2970 sul volontariato femminile, presentato alla Camera dal Governo il 22 gennaio 1997, è approvato con modificazioni dalla Camera stessa il 30 luglio 1998. Il testo è stato trasmesso per l’esame al Senato.

Nelle more della definitiva approvazione e dell’emanazione dei conseguenti decreti coi quali il Sig.Ministro provvederà a regolamentare il reclutamento femminile su base volontaria, questa Forza Armata sta attualmente lavorando allo scopo di farsi trovare pronta alla gestione della nuova avvincente realtà femminile e così conseguentemente procedere all’emanazione dei relativi bandi di concorso in relazione alle normali scadenze concorsuali previste per ogni tipo di arruolamento (es: Accademia, ruoli per Laureati etc.).

Lo Stato Maggiore Aeronautica ha concluso i propri studi di approfondimento di ogni aspetto per un approccio completo all’intera problematica, in particolare:
è stata elaborata una mappa delle base operative che sono già in grado di ricevere personale femminile e di quelle pronte in breve tempo a seguito di adeguamenti infrastrutturali minimi; è stata accertata la ricettività delle Scuole e dell’Accademia Aeronautica;
è stata predisposta la revisione dei Decreti Ministeriali sulle infermità/imperfezioni per l’idoneità al servizio militare;
è stato dato mandato agli Istituti di formazione di elaborare un codice di comportamento, ed alla Direzione Generale competente di ridisegnare i regolamenti interni e le norme disciplinari;
L’ Accademia Aeronautica ha effettuato una indagine conoscitiva presso le Accademie europee attraverso questionari indirizzati ai più diversi aspetti (sanitari, logistici, rapporti interpersonali, etc.)

RECLUTAMENTO

L’ inserimento delle donne in Aeronautica è ritenuto opportuno per tutte le attività anche direttamente collegate a situazioni altamente operative (es: controllori difesa aerea, traffico aereo, missilisti, difesa locale etc.), anche l’ ultimo limite della vera e propria attività di combattimento in operazioni caccia, potrebbe essere superato così come hanno già fatto molti altri paesi occidentali, visto anche che solo poche determinate mansioni hanno effettive gravi controindicazioni per le donne.

Il reclutamento femminile che dovrà avvenire in sostituzione e non in aggiunta del personale maschile, avrà una cadenza graduale partendo dai "quadri" ufficiali e sottufficiali fino ad una fase successiva per l’ accesso anche nella Truppa in servizio permanente.

L’ immissione nei ruoli deve tener conto delle esigenze della F.A. nel giusto equilibrio delle forze attualmente disponibili, considerando che sulla scorta di studi effettuati in altri paesi (USA in testa) si è appurato che la proporzione delle domande femminili è di circa 1:4, 1:5 rispetto agli uomini.

L’ alimentazione dovrà essere costante nel tempo in modo di assicurare un ricambio generazionale che, senza soluzioni di continuità, non incida sull’ operatività dello strumento militare, in particolare ricercando il giusto equilibrio tra le diverse risorse umane.

SELEZIONE

Le differenze anatomiche non sono elementi di una inferiorità all’ esercizio di talune mansioni tra le quali anche il pilotaggio, visto anche che i nuovi armamenti rendono anche trascurabile l’ uso di una particolare forza muscolare.
Deve pertanto escludersi ogni atteggiamento iperprotettivo che risulterebbe più pericoloso e subdolo di ogni pregiudizio culturale valutando con estrema obiettività le capacità psico-fisio-attitudinali delle donne militari nel proprio iter di carriera utilizzando gli stessi parametri valutativi attualmente previsti per i colleghi uomini.

A tal proposito è indicativo un episodio, purtroppo tragico, accaduto alla Aviazione della Marina degli Stati Uniti causato da un approccio errato alla problematica nonostante gli USA abbiano una grande esperienza in materia.Nel recente passato un F14 della US Navy è precipitato durante un avvicinamento ad una portaerei. La commissione di inchiesta stabilì che l’ imperizia del pilota era stata la causa dell’ incidente e lo sfortunato protagonista era la prima donna da caccia della Marina.

L’ indagine rivelò che le sue capacità professionali non erano all’ altezza degli standard previsti per il rilevantissimo impegno richiesto. Il suo iter professionale si era svolto sotto la spinta dei media e la Marina si era sforzata di apparire "illuminata", e la ragazza aveva completato l’ addestramento perchè donna e non perchè fosse pienamente idonea. Nel dibattito che seguì fu poi evidenziato che il rischio che ciò si ripeta non solo esiste ma è anche concreto.

Pertanto, è intenzione di utilizzare, in linea di massima, lo stesso metro valutativo previsto per il personale maschile. Comunque è stato predisposto l’ aggiornamento dell’ elenco delle imperfezioni ed infermità causa di non idoneità nel rispetto, per i piloti e navigatori, delle misure antropometriche legate al particolare impiego nella considerazione che la carlinga dell’aereo e tutto il corredo di volo sono studiati sulla base della struttura media maschile.

Lo stato di gravidanza è motivo ostativo all’ arruolamento e causa di dimissioni dalla frequenza del corso di formazione, come per le altre FF.AA. europee.

Per le donne già arruolate la maternità è regolata dalla normative vigenti (legge 1204/71 e 903/77), fermo restando che sono da escludere attività operative e/o di volo durante la gestazione.

FORMAZIONE

L’ Aeronautica Militare favorisce al massimo l’ integrazione e la coesione tra i colleghi, indipendentemente dal sesso.

Il personale femminile deve essere formato negli stessi Istituti o Scuole già previste per il personale maschile sia per unità di indirizzi sia a scopo formativo per entrambi i sessi che di contatto per una comune coesistenza lavorativa.

IMPIEGO

Salvo alcune particolari eccezioni in ragioni delle specifiche attività di particolari ruoli, non dovrebbero esistere preclusioni alcune nell’ impiego delle donne, ed in ciò comprendendo anche le attività direttamente collegate al combattimento e di volo.

Particolare attenzione rivestono, invece, l’ espletamento di talune peculiari specialità come ad esempio il Soccorso Aereo (S.A.R. - Search And Rescue ). L’ Aerosoccorritore interviene direttamente in mare ed in terra in operazioni di salvataggio e recupero personale nel teatro delle operazioni (salvo i casi di interventi per incidenti/salvataggi personale civile in tempo di pace), e ciò potrebbe portarlo a trovarsi ad operare isolatamente in condizioni di prolungata sopravvivenza. Per questi motivi il personale selezionato deve possedere certe caratteristiche pscio-somatiche particolari, forza muscolare e resistenza fisica adatta a sforzi prolungati in condizioni avverse e di prolungato isolamento. Per ciò che concerne l’ impiego in combattimento, tale valutazione è di stretta competenza politca, oltre che morale, e pertanto esula dalle valutazioni che questa Forza Armata può esprimere.

INFRASTRUTTURE

Nei Reparti ed Enti gli alloggi collettivi per Ufficiali e Sottufficiali sono già sostanzialmente adeguati alle esigenze.

Particolare rilevanza potrebbero avere gli asili nido all’ interno delle strutture militari peraltro già presenti in molti altri paesi.

UNIFORMI ed EQUIPAGGIAMENTO

Clicca sull'immagine per la versione ingrandita

Ogni Forza Armata è autonoma circa la scelta dei modelli delle uniformi che dovranno comunque essere omologhi per foggia alle uniformi maschili.

L’uniforme delle volontarie femminili dell’ Aeronautica Militare dovrà avere giacche ad un petto, gonne lisce con spacco posteriore, scarpe e foggia intera decoltè senza mascherina lisce e con tacco medio.

Non vi sono particolari prescrizioni per il corredo intimo che non sarà fornito dalla F.A. ma acquistato direttamente dalle ragazze previa corresponsione di un importo forfettario da parte dell’Amministrazione.

CONCLUSIONI

L’ ingresso di volontarie femminili nelle FF.AA. rappresenta una grande opportunità di miglioramento dello strumento militare da cogliere prontamente perché sicura fonte di arricchimento e completamento delle intelligenze oggi presenti nella compagine militare.

L’ Aeronautica Militare, in particolare, è sicuramente favorevole e non intravede alcuna preclusione né all’ingresso né all’impiego delle donne in ogni settore.

STUDIO dei CONTATTI

Per quel che riguarda i dati statistici raccolti da questo Ufficio, questi non vogliono rappresentare una certa ed inequivocabile base di indagine statistico-sociologica, se non altro per la circostanza che gli stessi sono il risultato, in larga parte, di estrapolazioni effettuate a seguito di contatti telefonici o per le vie brevi (front-office) e pertanto raccolti in via informale.

Comunque è pur sempre un "tastare il polso" di fenomeni sociali cui consegue, a titolo puramente descrittivo, una analisi delle informazioni raccolte.

Ebbene da tale studio emergono subito una serie di circostanze che rendono il volontariato femminile un fenomeno del tutto particolare che salda insieme il nord con il sud d’ Italia e pone all’attenzione di osservatori attenti i segni di una latente omogeneità del mondo femminile.

Invero l’ interesse del pubblico femminile, risulta egualmente distribuito tra settentrione (34% dei contatti), meridione (36% dei contatti), e centro (30% dei contatti) del paese.

Un interesse, ed è questo un ulteriore segno di affrancamento dalle visioni stereotipate cui siamo spesso indotti, che investe sopra tutto un pubblico con buon grado di istruzione (Laureate (7%), iscritte all’università (8%), o diplomate (58%), per un totale di circa il 73% dei contatti, denotando una volontà dettata da una cosciente scelta di realizzazione professionale lasciando relegato in secondo piano la pura e semplice ricerca di un "posto di lavoro".

In alcuni casi il fascino del volo esercita sicuramente un ascendente, alcune ragazze che ci hanno contattato hanno dei brevetti di volo, ma in molti casi è la vita militare ad attirare l’attenzione del pubblico femminile, intendendo per essa i particolari compiti che siamo chiamati a svolgere ma anche e soprattutto l’insieme dei valori di cui il mondo militare è portatore, la sua gerarchia, lo spirito di forte solidarietà, la serena coscienza di chi sente profondamente il proprio ruolo servendo la Patria, concetto quest’ ultimo che, peraltro, abbiamo riscontrato come fortemente radicato nel mondo femminile.

Tale analisi è il risultato di chi lavora immerso nella realtà sociale e ci fa affermare che probabilmente nel nostro paese sta iniziando a spirare in maniera sempre più decisa, proveniente dal mondo femminile, quella che adesso è ancora una leggera brezza ma che ci potrà portare lontano solo se noi avremo la capacità di saperla cogliere prontamente perché, sicura fonte di arricchimento, rappresenta una grande opportunità di miglioramento della compagine militare e delle intelligenze in essa oggi presenti.



Ritornare all' inizio Stampa questa pagina Avvisa un amico Indietro Avanti

>HOME > INIZIO SEZIONE