DISTINGUITI DALLA MASSA
ACQUISTA QUESTO SPAZIO
Fondato, Edito e Diretto da Giovanni GARIBALDI     
<< RITORNARE
Articoli
Documenti
Rassegna stampa
Links
Contatto
Italia & Italia
L' Occasione
Mapa del Sito

 
ARTICOLI
ITALIA CRONACA


Adriano Benedetti: “Come ottenere il sostanziale allineamento delle banche dati dell'anagrafe consolare e delle AIRE comunali”

Il Direttore Generale per gli Italiani all’estero del MAE spiega all’Assemblea del CGIE l’iniziativa risolutiva. “Ma siamo già in ritardo e se non si reperiscono subito le risorse (circa 6 milioni di euro) non c’è più tempo per fare l’operazione di mailing”.

ROMA – Quanti gli italiani residenti all’estero che potranno esercitare il diritto di voto per corrispondenza alle elezioni del 2006? Mancano ormai solo dieci mesi a questo lungamente atteso appuntamento con il voto politico ma su di esso incombe la discrepanza tra le due banche dati: l’anagrafe consolare e le AIRE comunali. L’ordine del giorno approvato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato dopo il ritiro dei famosi emendamenti trasversali che tentavano di rimettere in discussione l’esercizio del diritto di voto sancito per via costituzionale, impegna il Governo – si legge – “a completare, entro la legislatura in corso, la revisione degli elenchi degli aventi diritto in modo che non si registrino discordanze fra gli elenchi consolari de quelli dell’AIRE e a riferire alle competenti Commissioni”.

Un tema, quello dell’allineamento, quindi, “non soltanto tecnico ma che ha diretta attinenza alla sostanza del voto e alla stessa possibilità che il voto venga esercitato alle prossime elezioni politiche”, come ha detto - e non lo si può accusare di eccessivo allarmismo - il Direttore generale per gli Italiani all’estero del MAE Adriano Benedetti nel suo intervento all’Assemblea plenaria del CGIE:

Respinte le accuse rivolte al Ministero degli Esteri, da lui definite “infondate, ingiuste e ingenerose”, di ostacolare in sostanza l’esercizio del voto negando intenzionalmente le risorse alla rete diplomatico-consolare, il Direttore generale ha rivendicato il massimo impegno esercitato dal MAE per poter risolvere il problema dell’anagrafe. “Problema di cui abbiamo pienamente compreso la complessità ma che nasce anche per inadempienza dei nostri connazionali all’estero che non ottemperano alla norma secondo la quale ogni spostamento di residenza dev’essere debitamente comunicato all’autorità consolare competente”.

Miglioramenti ci sono stati, ma troppo lenti e troppo limitati in relazione all’urgenza del problema. Sono ancora circa 700 mila i nominativi (di residenti, non di elettori) che risultano nell’AIRE dei comuni e che non risultano nell’anagrafe consolare, e sono un milione 300 mila quelli che risultano nell’anagrafe consolare ma non risultano nell’AIRE dei comuni. Il primo gruppo (posizioni "solo MIN"), secondo la normativa attuale è comunque abilitato a partecipare al voto, il secondo gruppo (posizioni "solo MAE") assolutamente no.

Ma qual è “l’iniziativa risolutiva” proposta dal Ministero degli Esteri e approvata nei giorni scorsi dal competente Comitato Anagrafico Elettorale, che dovrebbe portare ad eliminare sostanzialmente la discrepanza tra le due banche dati?

L’iniziativa risolutiva – ha spiegato Benedetti - consisterebbe nello svolgere a brevissima scadenza, a partire dal mese di agosto, una operazione di mailing, cioè inviare una lettera ad ognuno di coloro che fanno parte di questi due gruppi. Sono circa due milioni in totale, si tratta comunque di elenchi di persone con i dettagli della loro residenza, anche se non sempre validi. Nella lettera si dice che la loro posizione anagrafica o sul versante dei comuni o sul versante dei consolati non è pienamente regolarizzata. Al fine di regolarizzarla definitivamente è necessario che chi riceve questa comunicazione risponda, compilando un breve questionario con i dati anagrafici.

Una volta che la risposta è pervenuta l’amministrazione ha la certezza che questo cittadino esiste e risiede all’estero. Se è uno di coloro che rientrano nel gruppo “solo MIN”, dei 700 mila che sono già abilitati al voto, si deve semplicemente accertarne la cittadinanza italiana. Coloro che non rispondono – “e noi temiamo che sia un numero importante”, ha detto Benedetti - vengono messi nel cosiddetto archivio storico del consolato e vengono depennati dall’AIRE nei comuni, ma se in seguito si facessero vivi la loro richiesta sarebbe registrata e quindi rientrerebbero nel circuito consolare e comunale.

Lo stesso avviene per i “solo MAE”, un milione 300 mila nominativi. Dei “solo MAE” circa 400 mila, secondo un sondaggio fatto a cura della DGIEPM, sono i connazionali residenti all’estero non registrati ai comuni nonostante che i consolati avessero mandato ai comuni stessi tutta la comunicazione necessaria. Comunque, per coloro che rispondono alla lettera i consolati svolgeranno i prescritti adempimenti, cioè invio ai comuni del modello Cons01 e dell'atto di nascita per i nati all'estero. Chi non risponde viene fatto passare all’anagrafe storica del consolato, e non sarà più formalmente nell’anagrafe consolare, mentre chi risponde dovrà essere regolarizzato rapidamente presso i comuni.

In linea di principio tutto questo dovrebbe portare ad un sostanziale definitivo allineamento delle due banche dati, anche se, ha precisato il Direttore generale, “evidentemente ci saranno centinaia se non migliaia di casi che non possono essere fatti rientrare in questo schema”.

Si tratta, ha ribadito Benedetti, di una iniziativa risolutiva. “Ma tutto questo si potrà fare solo se riusciamo subito a trovare le risorse. Risorse che in prima approssimazione sono state quantificate in larga massima in circa sei milioni di euro. Se noi attendiamo ancora quindici giorni, appunto perché dobbiamo reperire le risorse, non abbiamo più il tempo per poter fare questa operazione”.

L’operazione di mailing si dovrebbe lanciare durante il prossimo mese di agosto, un mese in cui molti connazionali, in numerosi paesi, evidentemente non sono in sede. Si darebbe comunque come data limite la fine del mese di settembre. Da quella data sino al 10 novembre i consolati si dovrebbero concentrare in queste operazioni, perché a partire dal 10 novembre dovrà avvenire l’allineamento tra le due banche dati. Tuttavia anche i mesi successivi potrebbero essere utilizzati per l’aggiornamento completo delle liste.

Il Direttore generale per gli Italiani all’estero ha concluso il suo intervento ricordando che si tratta di “un estremo tentativo che risponde all’esigenza giustamente avvertita da voi ed anche dal mondo politico, secondo il quale il voto è ragionevole solo se avviene su una base di relativa certezza delle liste elettorali”. Nel fare questa operazione, se riusciamo a trovare i fondi – ha detto infine Benedetti rivolgendosi ai Consiglieri del CGIE - "abbiamo bisogno del vostro appoggio per sensibilizzare i nostri connazionali affinché, una volta ricevuta questa comunicazione, diano risposta ai consolati”.

<< RITORNARE