BERLUSCONI
A RUTELLI E AI MODERATI: VENITE CON NOI
ROMA
- Silvio Berlusconi conferma l'obiettivo del partito unico,
o meglio 'unitario', in vista delle prossime elezioni politiche.
E invita apertamente Francesco Rutelli, la Margherita
e i centristi dell' Unione a partecipare all'iniziativa di questa
casa comune, partendo dal presupposto che stiano vivendo con
''profondo disagio'' l' alleanza con la sinistra ''radicale
ed antagonista''.
Intanto annuncia la fusione dei gruppi parlamentari di Forza
Italia, An ed Udc entro settembre, come primo passaggio concreto
di un percorso verso un grande partito popolare che rappresentera'
un ''potente polo di attrazione'' anche per tutti coloro che
non accettano un accordo con Bertinotti e trovano ''innaturale''
l'autoscioglimento in una ''permanente alleanza con Rifondazione''.
Il
premier parla al convegno di Liberal delineando i contorni
di quel progetto che ha in mente da mesi e che solo ''per
ragioni tecniche elettorali'' non si presentera' con un simbolo
comune alle elezioni del 2006, ma con liste dei singoli partiti.
A giorni si riunira' Forza Italia per dare il suo assenso
a questa iniziativa. Un comitato costituente dovra' lavorare
a partire da luglio ad uno 'statuto'' comune da presentare
entro novembre, spiega il premier, chiarendo che la leadership
di partito sara' ''separata'' dalla premiership.
''E
un progetto storico di grande importanza strategica per la
democrazia in Italia: costruiremo un partito nazionale, popolare
e riformatore che si richiamera' alla famiglia del Ppe, un
partito aperto alla societa' civile, un partito di valori
e 'unitario': cosi' si potra' chiamare - spiega ancora - almeno
fino a quando non sara' scelto un nome definitivo''. ''Non
un semplice assemblaggio di partiti esistenti, dunque, ma
una forza aperta a tutti, ai partiti minori, alle associazioni
ed ai club''.
E,
naturalmente, con il sostegno della Lega. In questo quadro
Berlusconi potrebbe anche fare ''un passo indietro''. La leadership
sara' definita democraticamente - assicura - e, se servira',
l'attuale premier si potrebbe fare da parte, facendo in realta'
''un passo in avanti''.
Nel frattempo, Berlusconi lavora ad un ''motore centrale ed
unitario'' per la campagna elettorale, ''una campagna dettata
dal centro dove molte intelligenze potranno dare il loro apporto''.
La parola d'ordine e': ''Non perdere tempo prezioso, impegnando
le energie con generosita' per questo traguardo, per portare
l'Italia nel porto sicuro della stabilita' di governo'' e
contrastare cosi' un sistema politico frammentato''.