Ciampi:
"Più spazio ai giovani"
"L'Italia supererà ogni difficoltà"
In
occasione della festa della Repubblica del 2 giugno, il capo
dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, ha voluto rivolgersi soprattutto
ai giovani. "Diamo loro più spazio, anche in
politica", ha detto. Poi un pensiero ai militari
morti nell' incidente aereo in Iraq: "Sono vicino
ai familiari degli elicotteristi". Quanto alla situazione
del Paese, si è detto fiducioso: "L' Italia
andrà avanti, superando ogni difficoltà".
"Aggiungo:
l' Italia sarà fra i protagonisti del rilancio dell'
Europa, rilancio che c' è sempre stato dopo ogni battuta
d'arresto".
Ciampi
esprime fiducia nei giovani e dice loro che il progetto europeo
ha un futuro perché è un progetto di unione
fra i popoli e "di avanzamento civile e sociale".
"E' il vostro progetto", dice ai giovani,
e sottolinea che a questo progetto si deve un periodo di pace
in Europa che dura oltre mezzo secolo.
"In
questi anni, abbiamo sentito rifiorire in noi la consapevolezza,
l'orgoglio di essere italiani; abbiamo visto consolidarsi
un sentimento nazionale maturo". Ne e' convinto il
presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e lo ribadisce
nel suo settimo discorso al Paese in occasione della festa
della Repubblica, "un giorno di memoria e di speranza
che abbiamo riscoperto insieme, che ha dato voce al desiderio
di partecipazione dei cittadini, al bisogno di affermare la
nostra identita' nazionale".
Poi
le parole di Ciampi si soffermano sui quattro militari italiani
morti ieri in Iraq: "In questo momento ci sentiamo
piu' che mai uniti nel dolore per la perdita dei quattro militari
italiani componenti l' equipaggio dell' elicottero caduto
ieri nel deserto iracheno. Ci sentiamo tutti vicini ai familiari
nel loro lutto. Oggi ci stringiamo intorno alle istituzioni
della Repubblica, ai valori di una Costituzione, lungimirante
e saggia, nobile frutto di quella stagione di straordinaria
rinascita che prese le mosse dalla guerra di Liberazione,
della quale abbiamo festeggiato il 60 anniversario".
Messaggio
agli italiani del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio
Ciampi in occasione della Festa Nazionale della Repubblica
Palazzo
del Quirinale, 1° giugno 2005
Cari
Italiani, Care Italiane,
è la settima volta che festeggiamo insieme il 2 giugno,
un giorno di memoria e di speranza che abbiamo riscoperto
insieme, che ha dato voce al desiderio di partecipazione dei
cittadini, al bisogno di affermare la nostra identità
nazionale.
In questo momento ci sentiamo più che mai uniti nel
dolore per la perdita dei quattro militari italiani componenti
l' equipaggio dell' elicottero caduto ieri nel deserto iracheno.
Ci sentiamo tutti vicini ai familiari nel loro lutto.
Oggi ci stringiamo intorno alle istituzioni della Repubblica,
ai valori di una Costituzione, lungimirante e saggia, nobile
frutto di quella stagione di straordinaria rinascita che prese
le mosse dalla guerra di Liberazione, della quale abbiamo
festeggiato il 60° anniversario.
In questi anni, abbiamo sentito rifiorire in noi la consapevolezza,
l' orgoglio di essere italiani; abbiamo visto consolidarsi
un sentimento nazionale maturo.
Penso ogni giorno a Voi giovani, ragazzi e ragazze, che chiedete
alle istituzioni, alle vostre famiglie occasioni per impegnarvi,
che desiderate operare per il bene comune. Di questi sentimenti
è chiaro sintomo la vostra grande partecipazione al
servizio militare e al servizio civile volontari.
Penso a Voi, e in Voi trovo speranza, anzi, certezza. L' Italia
andrà avanti, superando ogni difficoltà, ogni
ostacolo, ora come in passato. Aggiungo: l' Italia sarà
fra i protagonisti del rilancio dell' Europa; rilancio che
c' è sempre stato dopo ogni battuta d' arresto. Noi
italiani crediamo davvero nei valori dell' unione tra i popoli
europei. E' un progetto di avanzamento civile e sociale.
E' il Vostro progetto, il progetto di una gioventù
che non concepisce barriere allo scambio fra i popoli, che
pensa il proprio destino intrecciato a quello dei giovani
degli altri Paesi europei.
Sappiamo che a quell' ideale dobbiamo oltre mezzo secolo di
pace fra i popoli dell' Unione Europea.
Al proprio interno, l' Italia deve dare ora maggior spazio
ai giovani, in tutti i settori della vita civile: nell' impresa,
nelle amministrazioni pubbliche, nella scuola, nell' università,
nella politica.
C' è bisogno di nuove energie, di un rinnovo che valorizzi
appieno le potenzialità delle nuove generazioni. C'
è bisogno di passione civile che animi ciascuno di
noi, giovani e meno giovani, nel proprio operare quotidiano.
Bisogna scuoterci di dosso quel torpore che si è largamente
diffuso, rifuggire dalle sottili dispute che consumano la
vita quotidiana.
Affrontiamo, confrontandoci, i problemi veri del Paese con
la volontà di arrivare a soluzioni condivise. E traduciamole
in atti concreti. Abbiamo avuto la fortuna di nascere in un
Paese unico al mondo, per le sue bellezze naturali, per il
suo patrimonio di civiltà.
Domani, sentendovi idealmente vicini, salirò le scale
del Vittoriano per rendere onore ai Caduti per la Patria,
di ieri e di oggi. Ci stringeremo attorno alle nostre Forze
Armate a Via dei Fori Imperiali. Forze Armate rinate nella
guerra di Liberazione e oggi impegnate in missioni di pace
nel mondo.
Domani è la festa degli Italiani, è il nostro
compleanno comune. Trascorriamola in serenità con gli
amici, con la famiglia, anche questo ci aiuterà ad
operare per il bene della nostra Patria.
Viva la Repubblica! Viva l'Italia!