Sì
alla riforma dei cimiteri
Urne cinerarie anche in città
Primo
sì della Camera alla riforma della normativa in materia
funeraria. Il testo, che ora approderà al Senato, è
stato approvato con 180 sì, 2 no e 83 astenuti, tra cui
i deputati dell'Unione. Tra le novità introdotte dalla
normativa la principale è la possibilità di seppellire
e conservare nei centri abitati le urne cinerarie, una norma che
rivoluziona l'impostazione che risale addirittura all' Editto
napoleonico di Saint Cloud del 1804.
In
questo questo modo le urne potranno essere tenute anche in casa,
oppure tumulate a discrezione di chi le riceve, così
come le ceneri potranno essere disperse a patto di rispettare
alcune norme sulla distanza dai centri abitati. Snellite anche
le procedure per la cremazione. Novità anche rispetto
alle procedure di trasporto delle salme ed alla creazione di
"sale di commiato" per funerali civili o di riti minori
per i quali, al momento, non esistono locali idonei. Anche gli
animali sono al centro della normativa: il testo prevede anche
la realizzazione di cimiteri destinati solo agli amici dell'uomo.
Durante
la votazione, in Parlamento, c'è stato anche un simpatico
siparietto che ha stemperato un po' le tensioni politiche degli
ultimi giorni. Il vicepresidente della Camera, Publio Fiori,
ha infatti passato la parola all' onorevole Donato Lamorte,
tra la comprensibile ilarità generale. Lamorte, deputato
di Alleanza nazionale, ha fatto buon viso a cattivo gioco e
ha rilanciato lo scherzo: "Ringrazio Fiori, ovviamente
il nostro vicepresidente della Camera... dei deputati, eh! In
questo momento di assoluta tristezza annuncio il voto due volte
favorevole della Cdl". Il clima goliardico si è
protratto anche lungo i corridoi. Il commento più ricorrente
era sulla mancanza, per una volta, di pianisti. Il motivo: solo
una mano, durante la votazione, risultava libera...
Ecco
nel dettaglio cosa prevede la normativa.
Ceneri
Le ceneri di chi decide di farsi cremare potranno essere consegnate
ai familiari che potranno custodirle dove vorranno, anche nel
giardino di casa. Oppure disperderle "in natura",
nelle acque del mare o di un lago o sulla cima di una montagna.
Si potranno conservare urne con le ceneri anche in edifici "non
isolati", ossia che non sono "staccati" dalle
case le decine di metri obbligatori. E' obbligatorio contrassegnare
ogni cassa con una targhetta non combustibile con gli estremi
del defunto, in modo da evitare ogni possibile "equivoco".
Gli stessi forni crematori, potranno essere costruiti e gestiti
sia da enti pubblici sia da privati. Le strutture di nuova realizzazione
dovranno comunque avere accanto le "sale di commiato".
Sale
di commiato
Chi non vuole esequie religiose avra' diritto a farsi dare l'ultimo
saluto da familiari e amici in luoghi dignitosi, in "sale
di commiato" (predisposte e gestite anche da privati) dove
potranno svolgersi funerali civili o di riti "minori"
per i quali adesso non esiste un luogo adeguato, come sa bene
chi si ha dovuto salutare persone care in fredde sale mortuarie
di ospedali o cimiteri.
Zona
di rispetto
La 'zona vuota' che deve circondare i cimiteri, resta fissata
a 200 metri, ma puo' ridursi notevolmente anche fino a 50 metri:
e' una decisione che dovranno prendere i comuni con il nulla
osta della asl.
Cappelle
private
Potranno essere realizzate anche fuori dai cimiteri purché
siano circondate da una "zona di rispetto" (una zona
vuota) di almeno 25 metri. La cappella potra' "ospitare"
anche salme di persone che non sono della famiglia.
Sciacallaggio
Le agenzie di pompe funebri che pagheranno "mazzette"
per ottenere informazioni sui decessi e attribuirsi un funerale
rischieranno multe salate (da 25 mila a 50 mila euro) e nei,
casi piu' gravi la sospensione dell'attivita' fino ad arrivare
alla revoca della licenza.
Cimiteri
per animali
Anche in Italia sarà possibile realizzare cimiteri per
gli animali domestici. Saranno i comuni ad indicare le arre
idonee per questi "camposanti" in cui far riposare
cani, gatti, canarini, e tutti quegli animali che ci fanno compagnia.
Il trasporto delle spoglie degli animali sara' a cura dei proprietari
nel rispetto delle regole e su autorizzazione di un veterinario
che escluda rischi per la salute pubblica
Privati
Anche i privati, e non solo i comuni o le associazioni senza
scopo di lucro, potranno realizzare e gestire cimiteri, purché
dimostrino di avere "solidità economica e finanziaria".
Una norma criticata dall'opposizione secondo la quale ci sarebbe
il rischio di speculazioni sulle sepolture. In ogni caso chi
gestisce un cimitero non potrà esercitare l'attività
di pompe funebri.
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