"Non
si può uscire dall'euro"
Premier: "Lega non è ostacolo
a Ue"
"Sappiamo
che la Lega è un partito territoriale e fa sentire
da sempre la sua voce su questa posizione. Ma nella maggioranza
non è mai intervenuta per ostacolare la politica europea
del governo e continuerà così". Lo ha detto
il premier Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza
stampa con il presidente della Commissione Ue José
Manuel Barroso. Il premier ha aggiunto: "Penso che
non si possa uscire dall'
euro".
"Servono meno regole per L'Europa"
"Con il presidente Barroso ho parlato tanto dicendo che
serve un'Europa che sia meno facitrice di regole calate dall'alto".
Silvio Berlusconi con il presidente della commissione Ue invoca
norme di diritto naturale, lo "Jus gentium, un diritto
della gente che sia collegato al luogo dove vive". "Forse
un ritorno a questa situazione - ha detto Berlusconi nella
conferenza stampa seguita all'inaugurazione dell'Efsa a Parma
- sarebbe opportuno. Sarebbe giusto se l'Europa volesse ridurre
le leggi, se si guardasse indietro e abrogasse tante norme
che calate nei paesi si sono rivelate causa di difficoltà,
soprattutto per gli imprenditori costretti a lavorare in competizione
con imprenditori asiatici che hanno condizioni piu' favorevoli".
"Gli euroscettici sono una minoranza"
Alla domanda sull' sull'ondata di euroscetticismo in Europa
ed in Italia, il premier ha affermato: "Sono cose che
riguardano una minoranza sia qui che in altri paesi europei.
Penso che non si possa uscire dall'Euro perchè non
è possibile e non è conveniente. Maastricht
è stata un bene perchè ha contribuito a contenere
le spese dell'Italia e di altri paesi, ma deve essere interpretata
con una certa elasticità connessa alla situazione economica".
Berlusconi invita all'ottimismo: "Basta con le campane
a morto"
Con i no di Francia e Olanda alla Costituzione Europea, con
la crisi sul bilancio "non succede nulla. Avremo tempo
per spiegare la Costituzione e per raggiungere un accordo
sul budget". Silvio Berlusconi da Parma invita all'ottimismo:
"Basta con le campane a morto, i funerali fuori misura,
gli eccessi di pessimismo. Non porta mai a nulla di buono".
Aggiunge il premier: "Io e Barroso, il presidente della
Commissione Ue, condividiamo che comunque l'Europa ci ha garantito
50 anni di pace e di benessere e che ne garantira' altri 50
ed oltre".
"Spero che la Turchia possa entrare nell'Ue"
Silvio Berlusconi ribadisce di augurarsi che la Turchia possa
entrare nell'unione europea in quanto "partner importante
per la sua posizione geostrategica tra Europa e mondo mussulmano".
"Un paese mussulmano - ha detto Berlusconi nella conferenza
stampa tenuta con il presidente della commissione Ue Barroso
a Parma - che possa essere democratico e possa collaborare
con l'occidente, che possa essere salutare per i nostri figli.
Mi auguro che i popoli francese e tedesco che ora sono contrari,
possano cambiare opinione e accettare la Turchia come paese
europeo. Certo non puo' essere che accada domani e nemmeno
dopodomani".
Il premier: "E' necessaria una politica
europea"
Nel colloquio con il presidente della commissione Ue "abbiamo
valutato la possibilità di una politica economica europea,
cosa che è stata messa in pratica finora solo una volta
per quanto riguarda le nuove reti di interconnessione sotto
impulso della nostra presidenza": Silvio Berlusconi rilancia
da Parma l'idea di un impulso europeo all'economia continentale.
Solo che - ha detto nella conferenza stampa dopo l'inaugurazione
della autorita' alimentare di Parma - c'è ancora un
problema: "sappiamo che la Bce non ha questo mandato.
Sappiamo che il suo mandato è solo quello di combattere
l'inflazione e che è stata questa finora la sua unica
preoccupazione. Credo che su questo sia necessario fare dei
passi avanti".
"Le critiche vanno bene ma l'Europa
resta essenziale"
Per il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è
giusto fare delle critiche all'Europa, ad esempio per l'eccessiva
burocrazia e per le troppe regole, ma l'Unione europea resta
una necessità. Si può muovere critiche ad esempio,
"sull'eccesso di norme e regole che a volte vengono calate
dall'alto sui vari Paesi senza tenere in considerazione la
tradizione locale". Per tale ragione, ha proseguito Berlusconi,
potrebbe essere salutare questo momento di riflessione in
questa fase di ripensamento sulla Costituzione europea allo
scopo di migliorare gli aspetti che non vanno dell'Europa.
Tuttavia, ha concluso il premier, "l'Europa resta essenziale
per il mantenimento della pace e della sicurezza del mondo".
Berlusconi: "Vinceremo le prossime elezioni"
Vinceremo le elezioni? E' la domanda che una giornalista strilla
a Silvio Berlusconi mentre sta entrando al teatro Regio di
Parma. "Si, si, si" è la perentoria risposta
del Presidente del Consiglio. Alla domanda se l'Autority possa
essere un collante europeo il premier ha dichiarato che:"l'Efsa
si preoccupa dei cittadini, quindi e' l'Europa che piace a
tutti gli europei, l'Europa che difende i cittadini".
"Stiamo negoziando per le fiorentine
giovani"
"Stiamo trattando affinchè la fiorentina possa
essere consentita se viene da un animale giovane, dai 21 ai
31 mesi". Lo ha affermato il presidente del Consiglio,
Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa a Parma.
"Penso che ci possa essere un intervento autorevole della
commissione che possa far ritornare la fiorentina sulle nostre
mense" ha aggiunto il premier. Berlusconi ha inoltre
concluso con una battuta, sottolineando che non stava parlando
della squadra di calcio.
Il premier "benedice" il presidente dell'Emilia
Romagna Errani
Scambio di battute e di ironia tra il presidente del Consiglio,
Silvio Berlusconi, e il presidente della Regione Emilia Romagna,
il diessino Vasco Errani. Nel ringraziare Errani per il lavoro
svolto nella giornata dell' inagurazione della Agenzia europea
per la sicurezza alimentare a Parma, Berlusconi ha detto che
il presidente della Regione "ha manifestato uno spirito
ecumenico ed evangelico". Pronta la risposta di Errani:
"Presidente, su tutte le cose su cui siamo d' accordo
lo spirito sarà sempre ecumenico ed evangelico".
Altrettanto ironica la controreplica del premier: "Non
posso usare una bellissima battuta che avevo, proprio per
lo spirito evangelico ed ecumenico". Tuttavia, conclude
il premier sorridendo e in tono scherzoso, "io dall'
alto della mia carica di Presidente del Consiglio la benedico".