"La Ferrari deve i suoi notevoli risultati sportivi ed
industriali soprattutto all' entusiasmo derivante dallo spirito
comunitario". Papa Wojtyla ha accolto così piloti,
dirigenti e tecnici di Maranello nell' incontro svoltosi lunedì
mattina in Vaticano. "La Ferrari è una singolare
comunità di uomini al cui interno vige una grande intesa".
Montezemolo ha risposto: "Il nostro modello è un
modo per dirle che la sentiamo come uno di noi".
In 95, in rappresentanza di tutti gli uomini della Ferrari, dagli
operai ai massimi dirigenti, sono stati ammessi alla Sala Clementina
del palazzo apostolico, ma l' udienza è stata seguita in
diretta nella fabbrica di Maranello. Al Papa, il presidente Luca
Cordero di Montezemolo, i piloti Michael Schumacher e Rubens Barrichello
con i tecnici guidati da Jean Todt, e con Piero Lardi Ferrari
hanno regalato un modellino della Ferrari di Formula 1. Il
Pontefice ha ricordato le vittorie, "i successi e i trofei"
conseguiti in questi anni: "in particolare mi complimento
con voi per la vittoria al recente campionato mondiale".
Papa Wojtyla ha aggiunto che "la Chiesa considera l' attività
sportiva, praticata nel pieno rispetto delle regole, un valido
strumento educativo specialmente per le giovani generazioni".
Riferendosi
a tutto l' ambiente della scuderia di Maranello, il pensiero "affettuoso"
del Pontefice è andato alle maestranze ed agli operai,
che con i piloti e i vertici rappresentano una "singolare
comunità di uomini al cui interno vige una grande intesa".
Giovanni Paolo II ha sottolineato che "è soprattutto
all' entusiasmo derivante dallo spirito comunitario"
che la Ferrari "deve i suoi notevoli risultati sportivi
ed industriali. Continuate, carissimi, a coltivare questo stile
di lavoro, fate della crescita costante nella solidarietà
uno dei vostri principali obiettivi".
L' appello del Papa e' a diffondere così i valori dello
sport e a contribuire "allo stesso tempo, a costruire
una società più giusta e solidale". Il
presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, ha risposto
con orgoglio: "Questo modello Ferrari è un modo
per dirle che la sentiamo come uno di noi. La sentiamo all'interno
del nostro gruppo".
Molto emozionato Michael Schumacher, che commenta così
l'incontro col Pontefice: "E' qualcosa di unico venire
qui con tutti gli amici della Ferrari - dice il pilota - è
un'emozione enorme, è difficile spiegare che cosa si prova,
è stato davvero speciale ricevere il saluto e gli auguri
dal Papa, è stato bellissimo sentire le emozioni. Speciale
vedere la sua forza". La visita ha commosso tutti gli
uomini in rosso, presentati al Pontefice dal presidente Luca di
Montezemolo. "Non ero vicino al Santo Padre dal tempo
dell'organizzazione dei mondiali di calcio - ha ricordato
il presidente Montezemolo - ogni volta che lo incontro sento
che e' una persona che crea emozione, ammirazione e riflessione.
I suoi complimenti ed il suo augurio sono lo sprone maggiore per
il futuro. Per gli uomini della Ferrari questa e' stata una giornata
straordinaria". Ed il direttore generale, Jean Todt,
ha sottolineato che "e' stato un momento intenso di grande
emozione. Siamo stati in silenzio per l'energia e l'umilta' del
Santo Padre. Qualunque sia la propria religione e' un grande esempio
nella vita" |