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ITALIA CRONACA


Errori e omissioni di valutazione»
Islamici assolti, la Procura ricorre contro il Gup
«Non poteva revocare la custodia cautelare»: in 16 pagine la contromossa alla sentenza del giudice Clementina Forleo

MILANO - Sedici pagine, preparate personalmente dal procuratore aggiunto Armando Spataro e approvate dal procuratore capo Manlio Minale. Il passaggio più significatico é quello nel quale si parla di «errori ed omissioni di valutazione del giudice». Quel giudice è Clementina Forleo, il gup che ha distinto tra guerriglia e terrorismo «assolvendo» da questa accusa due islamici e che secondo la Procura non poteva revocare la custodia cautelare per il 270 bis (terrorismo internazionale) nei confronti di Nourredine Drissi, 40 anni, marocchino e Kamel Ben Mouldi Hamraoui, 28 anni tunisino. Atteso, annunciato è arrivato dunque il ricorso contro la decisione del 24 gennaio del gup milanese. Nel ricorso, presentato sabato al Tribunale del Riesame, la procura risponde punto su punto alle osservazioni del giudice e annuncia battaglia in sede d'appello.

LA VICENDA - La Forleo si era dichiarata incompetente a decidere sui due imputati e aveva disposto la trasmissione degli atti al Tribunale di Brescia, revocando però la misura cautelare per terrorismo per carenza di gravi indizi di colpevolezza per quel reato, per l' inutilizzabilità, secondo il suo parere, di alcuni atti (rogatorie e informative) e perché l'attività degli imputati si sarebbe qualificata come «guerriglia» e non come crimine contro l' umanità e cioè «terrorismo». I due imputati sono comunque in carcere per altri reati satellite.
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