MOSCA,
3 set - È giunta all' epilogo in un bagno
di sangue, dopo un incubo durato 3 giorni, la vicenda
del sequestro nella scuola di Beslan in OSSEZIA, ad
opera dei terroristi ceceni. Le forze speciali hanno
fatto irruzione nell' edificio ed è stata strage.
La
portata del dramma si è scoperta nel primo pomeriggio
e sta emergendo nella sua drammaticità di ora in
ora. Ci sarebbero, secondo autorevoli fonti vicine al
Cremlino, molto più di 150 morti. Le autorità
locali per ora ne hanno confermati "almeno 100".
Decine di ostaggi sarebbero rimasti schiacciati durante
il crollo del tetto della palestra dovuto a un''esplosione.
I feriti sarebbero 600, la metà bambini e tra loro
molti in gravi condizioni. Un giornalista russo parla
di 150 vittime. E l''inviato di "Repubblica"
a Beslan ha riferito di aver visto «due-trecento
cadaveri». I numeri restano incerti. Solo in serata
si è conosciuto anche il numero reale degli ostaggi.
Secondo il Cremlino sarebbero state circa 1200 (e non
350 come indicato nelle ore scorse) le persone segregate
nella scuola di Beslan.
Tredici
terroristi sarebbero invece riusciti a fuggire portandosi
forse dietro dei prigionieri. Pare gli stessi che si
sono asserragliati in una casa nelle vicinanze, poi
presa d' assalto dalle teste di cuoio. Tre sono stati
arrestati durante un tentativo di fuga. Le agenzie riferiscono
di una dozzina di terroristi uccisi, 9 dei quali pare
che fossero mercenari arabi. È stata fermata
invece una delle due kamikaze che tentavano di fuggire.
Lo riporta la radio Eco di Mosca. La donna è
nella mani della polizia. Indossando un camice bianco,
inizialmente aveva tentato di entrare nel vicino ospedale,
ma spaventata dai cordoni di sicurezza era tornata sui
suoi passi. A quel punto è stata fermata dalle
autorità.
La
situazione è precipitata forse a causa di una
"trappola" tesa dagli indipendentisti islamici.
Stando alle prime ricostruzioni in mattinata questi
avrebbero concesso alle autorità di portare fuori
i cadaveri di alcune persone che avevano ucciso. Mentre
funzionari del ministero li prelevavano, i ceceni avrebbero
aperto il fuoco e fatto saltare delle cariche cha hanno
causato il parziale crollo del tetto. Alcuni ostaggi,
terrorizzati, avrebbero tentato la fuga, e i guerriglieri
gli hanno sparato contro.
A
questo punto è scattato il blitz delle forze
speciali. La cellula di crisi di Mosca ha confermato
che si è trattato di un''azione obbligata, causata
dalla situazione. Ma sulle reali cause dell''incursione
non c''è ancora chiarezza. Di sicuro si è
scatenata una violenta battaglia, che ha seminato panico
e caos. Secondo fonti di agenzia diversi uomini armati
sono stati visti, vestiti con abiti civili, correre
lungo le strade attorno alla scuola. Terroristi inseguiti
dai militari. Nei minuti successivi, ancora violente
esplosioni e raffiche di armi automatiche. Frotte di
bimbi nudi e seminudi che terrorizzati cercavano di
fuggire per mettersi al riparo. Lunghi attimi di orrore
che il mondo ha potuto vedere in diretta tv.
La
fuga dei kamikaze, mescolatisi fra la folla, ha scatenato
una vera e propria caccia all''uomo in tutta Beslan.
Tanto che il presidente del parlamento dell' OSSEZIA
ha esortato la gente a rastrellare la città.
Verso
le 16.30 l' agenzia russa Itar-Tass ha reso noto che
nella scuola si sparava ancora. Un gruppo di estremisti
armato fino ai denti, due più il probabile capo,
si sarebbe asserragliato nei sotterranei dell''edificio
ingaggiando un nuovo conflitto a fuoco con i militari
tenendo anche alcuni bambini in ostaggio. In serata
(18 ora italiana) una nuova forte esplosione in quello
che resta dell' edificio scolastico ormai ridotto a
un rudere.
Dopo
una guerra di cifre sul numero degli ostaggi (350 quella
ufficiale, fino a 1500 quella data dagli ostaggi fuggiti),
nella notte di giovedì due violente esplosioni
all' interno della scuola avevano fatto temere il peggio.
Poi era tornata la calma e all' alba di venerdì
sono riprese le trattative. Tra i mediatori c' era il
pediatra Leonid Roshal, che aveva già giocato
un importrante ruolo di mediazione nel 2002 durante
la tragica presa di ostaggi nel teatro Dubrovka di Mosca.
La sua presenza è stata chiesta fin dall''inizio
dal commando. Ma evidentemente non è servita
a nulla.
È
la seconda volta in 2 anni che la Russia vive un incubo
simile. Il 23 ottobre 2002, il blitz delle teste di
cuoio russe causò la morte di 129 ostaggi oltre
a 41 terroristi nel teatro Dubrowka di Mosca. Un commando
ceceno vi si era asserragliato 56 ore prima, prendendo
in ostaggio 700 tra attori e spettatori.
OSSEZIA:
BUSH, ECCO I TERRORISTI
Berlusconi, 'Sono fatti che suscitano orrore e angoscia'
WASHINGTON, 3 SET - 'Ecco di che cosa possono essere
capaci i terroristi'. Lo ha detto il presidente americano
George W. Bush sul massacro in Ossezia. Il presidente
degli Stati Uniti ha parlato della crisi in Ossezia
durante un discorso elettorale a West Allis, nel Wisconsin.
Della vicenda ha parlato anche Berlusconi dicendo che
'sono fatti che suscitano orrore e angoscia. Come puo'
essere possibile che questi fatti vengano da parte di
persone che dovrebbero avere un cervello e una coscienza...'.
RUSSIA, CIAMPI A PUTIN:
''ARRESTARE IL CICLO PERVERSO DELLA VIOLENZA''
Il capo dello Stato in un messaggio al presidente russo:
''Porre al centro dell'azione della comunita' internazionale
la convivenza fra i popoli e la dignita' della persona
umana''
Roma,
3 set. . ''Il ciclo perverso della violenza va arrestato,
dalla fermezza nel contrastare il terrorismo e dalla
lucidita' nell'affrontarne le cause''. Lo sottolinea
il capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, nel messaggio
inviato al presidente russo Vladimir Putin, spiegando
di aver ''seguito con crescente sgomento il dramma della
presa di ostaggi nella scuola di Beslan''.
Per
Ciampi, ''questo dramma deve rinsaldare la determinazione
delle nostre coscienze di cittadini e di membri responsabili
di una comunita' internazionale, che ponga al centro della
propria azione la convivenza fra i popoli e la dignita'
della persona umana''. Il capo dello Stato scrive a Putin
che ''il massacro di tanti innocenti, la barbarie che
non ha risparmiato bambini, hanno suscitato in tutti gli
italiani sentimenti di orrore''. Ciampi invia al presidente
russo ''anche a nome del popolo italiano, espressioni
di profondo cordoglio e sentita pieta', che prego di estendere
alle famiglie delle vittime''. |