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ITALIA CRONACA


"Mai più infarto grazie a noi"
Limone sul Garda, pronto un farmaco


"La proteina che aiuta a prevenire l' infarto? Per noi non è una novità: nel nostro codice genetico esiste da almeno 400 anni". Parola degli abitanti di Limone sul Garda, un centro in provincia di Brescia dicono: "Presto tante altre persone potranno godere dei benefici di questa proteina. Una casa farmaceutica americana, infatti, è riuscita a sintetizzarla in un farmaco, che sarà in vendita già nel 2006".

La casa farmaceutica è la Esperion Therapeutics, una piccola società del Michigan acquistata qualche anno fa dalla Pfizer. Il farmaco è stato già testato sugli esseri umani e sarà venduto sotto forma di siero e pillole. "In sei settimane è in grado di ridurre del 4,9 per cento le placche di colesterolo nel sangue, evitando quindi il verificarsi di infarto, ictus e altre gravi patologie legate a problemi circolatori - spiega al municipio di Limone sul Garda Antonio Carrano, che segue da anni l' evolversi della vicenda -. Il tutto grazie a questa proteina scoperta nel nostro paese".

L' elisir di lunga vita, come lo chiamano i cittadini di Limone sul Garda, si chiama apoproteina A-1 Milano ed è stata scoperta ben 30 anni fa, per caso. "Un nostro concittadino, un ferroviere di nome Valerio Dagnoli, fu ricoverato a Milano per accertamenti cardiologici - spiega Carrano -. I risultati degli esami furono stupefacenti: aveva livelli altissimi di colesterolo e trigliceridi nel sangue, ma nessun danno a cuore e arterie". Un fatto insolito, che indusse il professor Cesare Sirtori, ordinario di Farmacologia clinica presso l' università di Milano, che lo aveva in cura, ad effettuare ulteriori analisi, estese anche alla figlia dell' uomo. Si scoprì che entrambi avevano nel sangue una proteina insolita, che sembrava avere il potere di liberare le arterie dal "colesterolo cattivo". Come? Impedendo a quest'ultimo di "attaccarsi" alle pareti arteriose e, quindi, consentendone l' eliminazione.

Dalla scoperta alla ricerca farmacologica. "Il professor Sirtori decise di trasferirsi con la sua equipe qui a Limone e sottoporre ad esami tutti gli abitanti - spiega Carrano -. Dopo cinque anni la conclusione: l' apoproteina altro non è che il risultato di una mutazione genetica avvenuta nel '600 nel sangue di un signore di nome Pietro Pomarolo". Tutte le persone che a Limone sul Garda posseggono questa proteina sono suoi discendenti. "Probabilmente la mutazione genetica è stata favorita dal clima mediterraneo di cui godiamo nel nostro paese, oltre che dalla nostra alimentazione, basata da sempre su pesce e agrumi - spiega Carrano -. Poi il fatto che Limone sul Garda in passato fosse un centro molto isolato ha favorito la trasmissione della proteina da una generazione all' altra, fino ai nostri giorni".

Attualmente i portatori dell' apoproteina sono una cinquantina. Gli ultimi quattro sono stati scoperti proprio negli ultimi mesi, durante le ricerche effettuate dalla Esperion Therapeutics. "Dopo le ricerche del professor Sirtori, che ha testato l' apoproteina A1 Milano sui conigli verificandone l' efficacia, si è deciso di produrre un farmaco - continua Carrano -. Purtroppo, però, mancavano i fondi, così il caso è finito nelle mani degli americani".

I ricercatori statunitensi sono riusciti a sintetizzare l' apoproteina A1 Milano e a produrre un siero, che è stato testato su oltre 5mila persone. "I risultati sono stati stupefacenti", conclude Antonio Carrano. Non sbaglia: dal 2006 il farmaco sarà in commercio negli Stati Uniti e, secondo le previsioni, subito dopo arriverà in Italia e in altri paesi del mondo. Anche a Limone sul Garda. "Ma qui non lo useranno proprio tutti - scherzano alcuni abitanti -. In fondo, la maggior parte di noi non ne ha bisogno".

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