MADRID
- Il 36enne principe ereditario Felipe di Spagna
e l' ex giornalista tv 31enne Letizia Ortiz
sono marito e moglie. Dopo la formula nuziale ed essersi
scambiati gli anelli e le cosiddette 'arras',
le monete che secondo la tradizione spagnola simboleggiano
la prosperita' della futura coppia, hanno pronunciato
il ' si ' fiero'.
Letizia e' arrivata alla Cattedale dell' Almudena,
sotto una pioggia battente, che l'ha obbligata a percorrere
il cortile interno del palazzo a bordo di una limousine.
Ad accompagnarla il padre Diesus Ortiz. E'
vestita con un abito bianco lungo con una scollatura
a 'vu' con ricami dorati. L'abito ha le maniche lunghe
e lo strascico e' lungo e vaporoso.
Letizia era preceduta da un corteo di paggetti vestiti
in bianco e senape che ricordano gli stili tradizionali
settecenteschi.
Visibilmente emozionato il principe Felipe che ha
accolto la sposa con un bacio. Come lui anche il padre,
il re Juan Carlos, con gli occhi lucidi fin dal suo
ingresso in chiesa. Sorridente la regina Sofia.
Sotto
un cielo plumbeo, blindatissima come non mai, con
20 mila agenti in assetto di guerra in tutte le principali
arterie della citta': cosi' si e' presentata questa
mattina Madrid. Sotto una coreografia di milioni di
fiori, stendardi, teloni raffiguranti quadri di Goya
e Velasquez, per nascondere gli edifici in ristrutturazione,
il timore di un attentato si percepisce ovunque.
Per tutta la giornata di oggi la circolazione verra'
interrotta nelle dodici principali strade del centro
della citta', in alcune linee della popolarissima
metropolitana ed in 67 percorsi degli autobus. Incombe
la paura del terrorismo, prova ne e' che gli sposi
sfileranno dalla Cattedrale dell' Almudena dove alle
11 pronunceranno il si', ad Atoce, a bordo di una
Rolls Royce decappottabile ma coperta da cristalli
blindati. Questa mattina i cittadini che giravano
per il centro di Madrid venivano fermati e perquisiti
dagli agenti in assetto anti-sommossa; 200 cecchini
sono appostati sul tetto.E ancora, elicotteri, un
Awacs della Nato che sorveglia i cieli, 4 batterie
anti-missile, no-flitght zone in un raggio di 50 km
fino a domani, metal-detector per accedere alla sfilata
post-matrimoniale.
Anche gli alberghi sono fortificati, dietro ai monitor
che controllano i bagagli e gli invitati, ci sono
le foto di 5 terroristi di Al-Qaida, ricercati per
l'11 marzo.
Molti degli invitati giunti ieri a Madrid sono stati
costretti sotto un diluvio universale a percorrere
chilometri a piedi perche' neanche ai taxi era permesso
di arrivare a destinazione. Quaranta capi di Stato,
1.400 invitati, 23.000 agenti di sicurezza, 84 cuochi,
migliaia di fiori e 170 mila ventagli da distribuire
alla folla. Sono questi i numeri della 'boda real',
il matrimonio reale dell'anno. Un matrimonio atteso
dal popolo spagnolo, che con questa festa, comunque
non dimentica, ma anzi onora, i 200 morti nell'attacco
terroristico dell'11 marzo.
IN SPAGNA IL PRIMO SI' REALE DAL 1906 - Nozze
del secolo nel vero senso della parola, perche' erano
quasi cent'anni che il Paese non ospitava un matrimonio
reale. L'ultima volta fu nel 1906, proprio a Madrid,
quando re Alfonso XIII prese in sposa Vittoria Eugenia
di Battenberg, e la giornata di festa si tramutò
in tragedia perche' un anarchico riusci' a lanciare
una bomba sul corteo nuziale da un balcone della Calle
Mayor: il sovrano usci' illeso ma i morti furono 23.
Questa volta, in una citta' che e' ancora sotto choc
per il massacro dell'11 marzo, si e' atteso fino all'ultimo
momento, a 48 ore dalla cerimonia, per rendere pubblico
il tragitto del corteo che all'uscita dalla Cattedrale
della Almudena.
A mezzogiorno e mezzo, dopo il ''si', quiero'' degli
sposi novelli, attraversa il centro di Madrid la Rolls
Royce Phantom IV decappottabile dei Principi delle
Asturie - con una carrozzeria ultra-blindata e sormontata
da una spessa copertura di vetro antiproiettile in
stile 'papamobile' - preceduta da alabardieri, corazzieri
e lancieri della Guardia Real.
Attraversa alcune tra le piu' conosciute strade del
centro, dalla Gran Via al Paseo del Prado fino ad
arrivare alla basilica di Nostra Signora di Atocha,
dove - come vuole la tradizione - la principessa fa
il suo omaggio floreale alla Vergine. Poco distante
dalla chiesa, al centro del piazzale della stazione
di Atocha, i giardinieri del Comune hanno piantato
a tempo di record i 192 alberi del ''Bosque de los
Ausentes'', il bosco degli assenti, in omaggio alle
vittime della strage.
FIORI E DRAPPI ROSA - Un milione e 200 mila
fiori sistemati lungo il percorso, nelle aiuole, sui
balconi, ad ornare lampioni e punti strategici del
centro; enormi pannelli con riproduzioni di opere
di Goya e Velazquez a ricoprire le impalcature degli
edifici in corso di ristrutturazione, drappi rosa
con una grande logo dell'evento. E poi l'idea che
ha suscitato le maggiori perplessita': quella di illuminare
alcuni dei monumenti piu' importanti di Madrid, con
un inconsueto gioco di luci rosa, fucsia e giallo.
VENTRITREMILA AGENTI POLIZIA - Vigilano sulla
sicurezza delle nozze e su quella dei 1.400 invitati,
componenti delle famiglie reali di tutto il mondo,
capi di Stato, rappresentanti dei governi. Duecento
tiratori scelti sono sui tetti degli edifici del centro,
i cestini della spazzatura vengono rimossi, i tombini
controllati uno ad uno.
UNA TORTA ALTA DUE METRI - La torta nuziale
pesa 170 chili ed e' alta oltre due metri.
UN PATTO PREMATRIMONIALE PER GLI SPOSI - Dal
momento che lui e' l'erede al trono di Spagna e lei
una ''plebeya'' e per di piu', con un matrimonio fallito
alle spalle, sembra che i diffidenti consiglieri della
corte spagnola abbiano convinto Felipe a far firmare
alla futura sposa un patto prematrimoniale, sulle
orme di tante coppie famose e con uno status dispari
sul piano economico e sociale: secondo i media spagnoli,
in caso di divorzio, dunque, Letizia non manterrebbe
ne' titolo ne' beni patrimoniali.
Dopo il si', Letizia diviene principessa delle
Asturie, un titolo voluto 615 anni fa da Juan I di
Castiglia per indicare il figlio Enrique come erede
al trono: l'equivalente in Spagna del Principe del
Galles, e in Francia, del Delfino.
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