Al
largo delle coste della Somalia, ma l'aggressione è
stata respinta
Nave italiana attaccata dai
pirati
I banditi avevano fucili automatici e un bazooka.
Fuoco sul cargo, nessun ferito.
Gli assalti nella zona non sono infrequenti
ROMA
- Come nei romanzi di Salgari, ma senza nessun alone romantico.
I pirati hanno attaccato la nave da carico italiana Jolly
Marrone, di proprietà della società Messina
di Genova: è succcesso in mattinata, poco dopo
le 10.30, a 110 miglia a largo delle coste della Somalia.
I banditi del mare hanno aperto il fuoco contro gli italiani,
ma fortunatamente non vi sono stati feriti. Il fatto è
stato immediatamente segnalato a Roma al Comando Generale
delle Capitanerie di Porto, che ha seguito l' evoluzione della
situazione fino a quando la nave non si è posta in
sicurezza.
Secondo quanto è stato possibile apprendere, la
nave - di 30 mila tonnellate di stazza e di proprietà
di una società genovese - è stata avvicinata
da due «barchini» a bordo dei quali vi erano una
decina di persone, armate di fucili e anche di un bazooka,
che hanno aperto il fuoco. Accortosi dell' assalto dei pirati,
il comandante della nave ha ordinato velocità massima
ed una serie di altre procedure che hanno consentito di respingere
l' assalto dei pirati. L' unità sta ora facendo rotta
verso Gibuti, dove dovrebbe arrivare nella giornata di domani.
Nella zona - da quanto si è saputo - gli episodi di
pirateria non sono infrequenti: i pirati, con la minaccia
delle armi, salgono a bordo e rapinano parte del carico, denaro
e oggetti personali dell' equipaggio.
21 luglio 2005