Bossi:
partito unico è la Lega
"Sapevo che l' Europa sarebbe fallita"
Pontida
attende Bossi e il Senatur non si fa attendere. Con una voce
roca e visibilmente commosso il leader leghista spiega di
essere sul palco "per sguainare la spada della libertà
dei popoli di Alberto da Giussano". E poi l'affondo politico:
"La Lega è sempre quella, non è mai
cambiata. Il nostro partito unico si chiama Lega. L' Europa?
Sapevo che sarebbe fallita". Infine ha chiesto la
libertà per la Padania.
"Siamo qui a Pontida per rinnovare l' unità dei
popoli padani. Per confermare le nostre intenzioni di alleanza".
Attacca così il suo intervento Umberto Bossi, anticipato
rispetto all' orario previsto. "La Lega è libera
da ogni compromesso e continuerà a combattere per il
federalismo e per la libertà dei popoli". Bossi
se la prende con chi prevede un calo della Lega. "Noi
cresceremo continuamente, la nostra fede, la mia fede non
è stata scalfita. Sono venuto qui a sguainare con voi
la spada di Alberto da Giussano per riaffermare la libertà
di tutti i popoli", ha aggiunto il leader della Lega
tra gli applausi scroscianti del suo popolo.
Bossi
è indubbiamente affaticato ma ha retto bene l' impatto,
anche emotivo, con le migliaia di militanti che lo stanno
acclamando, interrompendosi solo tre volte, evidentemente
commosso mentre parlava del suo "anno difficile"
e anche quando ha ricordato il suo amico Roberto Ronchi, invitando
la gente di Pontida a non dimenticare coloro che sono morti.
"Non
ci faremo fermare, Padania libera, Padania sempre, grazie
Pontida". Con queste parole il leader della Lega ha concluso
il suo intervento sul palco di Pontida. "Oggi - ha detto
Bossi - ho avuto la maglietta con su scritto bentornato. Sono
felice, questa è la mia festa, la mia storia. Sono
contento di essere qui". Quindi Bossi ha chiesto che
venisse eseguito il Va pensiero mentre la folla sta scandendo
il nome del leader.
Calderoli
concorda
"Il partito unico? C' è già, è la
Lega": non ha dubbi il ministro delle Riforme, Roberto
Calderoli, secondo il quale, però, riferendosi al partito
unico del centrodestra, "come ho già detto la
Lega non c' entra nulla con quella cosa lì". Il
ministro ha anche affermato che "Oggi a Pontida, con
il ritorno di Bossi in questo luogo, comincia una nuova fase
delle battaglie della Lega, una bella fase".
Lampedusa
libera, Padania libera
Si chiama Angela Maraventano, è originaria di Lampedusa,
isola siciliana nella quale vive, ma oggi è a Pontida,
al raduno leghista per gridare "Lampedusa libera, Padania
libera". La siciliana afferma di essere "orgogliosa
di essere lampedusana ma non siciliana". Nonostante sia
stata presentata dallo speaker come proveniente "dal
Nord dell'Africa", la Maraventano si dice "felicissima
di indossare il fazzoletto verde" e si scaglia contro
il ministro degli Interni Beppe Pisanu: "Pisanu stai
sbagliando - dice - bisogna mettere le navi militari in mare
e chiudere le frontiere. Blocchiamo questo business che ci
rende la vita impossibile".
Referendum
anti-euro
"Sei favorevole a indire un referendum per l'introduzione
di una moneta nazionale diversa dall'euro?". Questo il
quesito sottoposto ai padani per chiedere di avallare l'ipotesi
avanzata giorni fa dai due ministri del Carroccio, Roberto
Calderoli e Roberto Maroni per abbandonare l'euro e tornare
alla lira. Si chiede di scegliere se tornare alla lira come
moneta unica nazionale, se tornare a una moneta nazionale
collegata a un'altra moneta diversa dall'euro o se introdurre
la doppia moneta, una nazionale per gli scambi interni e l'euro
per gli scambi internazionali e il turismo "anche a garanzia
del contenimento dei tassi di interesse sul debito pubblico".
Una
moneta per Bossi
Per festeggiare il ritorno del leader sulla scena politica
italiana l'associazione collezionisti padani, in occasione
del raduno, ha coniato una speciale moneta da 2 euro raffigurante
il volto del segretario federale della Lega Nord. "Una
scelta - spiegano alla Lega - che segue una precisa direttiva
della Banca Centrale Europea che autorizza gli stati della
comunità che hanno adottato la moneta unica, a emettere
ogni anno una moneta celebrativa o commemorativa da 2 euro
avente le stesse caratteristiche della normale moneta equivalente
ma con il lato nazionale dedicato all'evento. Questa moneta
ha valore legale in tutta l'Unione Europea"
Spunta
il "neuro"
Nei ristoranti allestiti sul prato di Pontida è possibile
pagare in neuro, una moneta stampata in polemica con l'euro.
Ai banchi per il cambio sono disponibili banconote da 1 neuro
e da 2 neuro, che hanno raffigurazioni delle vecchie duemila
e cinquemila lire. In sostanza la banconota da 1 neuro (che
si acquista con un euro) è uguale alle vecchie duemila
lire, solo che su un lato è stato stampigliato il Sole
delle Alpi; i 2 neuro (che si cambiano con due euro) sono
uguali alle vecchie 5.000 lire, su un lato è stato
c'è il Sole delle Alpi e la scritta Pontida 2005, sull'altro
lato, invece, la Madonnina del Duomo di Milano.
Debuttano
i Bossi-Boys
Tra le centinaia di padani debuttano anche i "Bossi Boys".
Divisa del gruppo, composto da giovani e non e sostenuto anche
dal presidente della Provincia di Varese Marco Reguzzoni,
è una maglietta bianca e rossa che richiama la bandiera
del Carroccio e che viene venduta all'ingresso del ritrovo.
Numerosissimi anche gli striscioni, da quelli polemici a quelli
che inneggiano al Senatur. Tra le scritte più pungenti
quelle contro il premier Berlusconi e il ministro all'Interno
Giuseppe Pisanu definiti "traghettatori di clandestini"
e uno striscione che recita: "Merlot, è l'unico
nero che ci piace".