Iraq,
Berlusconi: "Da settembre inizieremo a ritirare le truppe"
Sulle tasse: "Via la quarta aliquota"
Il presidente del Consiglio a 360°: "Inizieremo a ridurre
le truppe, lo vuole la gente". Per le tasse, "anno
ottimo, il tetto massimo si fermerà al 39%". Un
accenno al caso Unabomber ("Non credo nelle taglie")
e poi, la politica: "Mi devo ripresentare per avere ben
operato. Non nego il peso delle prossime regionali. Il Quirinale?
No, mi fermo qui".
BLAIR
SMENTISCE BERLUSCONI LONDRA
"Né noi né l'Italia abbiamo fissato la
data di inizio del ritiro dall' Iraq. Resteremo lì fino
a quando il lavoro non sarà finito". Così
si è espresso il premier britannico Tony Blair durante
il question time odierno alla Camera dei Comuni. Il parlamento
britannico aveva criticato pesantemente il primo ministro dopo
le dichiarazioni di Silvio Berlusconi (riportate dalla stampa
in mattinata) che fissavano per il prossimo settembre l’inizio
del ritiro italiano e britannico dall’Iraq. "I
commenti del primo ministro italiano sono stati fraintesi",
ha detto alla stampa un portavoce di Blair, assicurando che
"il futuro della forza multinazionale dipende dalla
capacità del governo iracheno di assicurare un accettabile
livello di sicurezza interna". Downing Street ha precisato,
in merito a quanto detto da Berlusconi a Porta a Porta, che
non intende per il momento divulgare dettagli sul contenuto
delle conversazioni fra i due capi del governo.
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