TECNOLOGIA
Usa,
proposta del National Institute of Standards and Technology
Si basa sugli atomi di silicio, dovrebbe vedere la luce entro
l' anno
Il "chilogrammo" cambia
peso
Nuovo sistema di misura
ROMA
- Quant' è un chilo di pane? Sembra una domanda banale,
ma se si prova a dare una risposta si scopre che non è
poi così semplice. Siamo così abituati a vedere
questo valore sul display delle bilance che forse non ci si
è mai chiesti qual è il campione a cui esse
fanno riferimento. Nel corso della storia moderna si è
passati attraverso due elementi a cui fare rimando.
Nel
18mo secolo il chilogrammo era definito come la massa di un
decimetro cubo di acqua distillata alla temperatura di 4 °C.
In altre parole per avere un chilo di riferimento si prendeva
un cubo con il lato di 10 centimetri, si portava la temperatura
della stanza e dell' acqua a 4 gradi e si riempiva il contenitore.
Questo riferimento, tuttavia, risultò impreciso a causa
dell' impossibilità pratica di disporre di acqua sufficientemente
priva di impurezze.
Fu
così che nel 1889, si assunse come campione primario
del peso un cilindro di platino e iridio che si avvicinava
il più possibile al decimetro cubo di acqua distillata
e che da allora viene conservato presso il Bureau International
des Poids et Mesures di Sèvres, in Francia. Tutti i
Paesi che vogliono un sistema proprio di riferimento devono
farsi fare una copia di quel cilindro.
Ma
ora il Nist (National Institute of Standards and Technology)
degli Stati Uniti, propone un altro sistema di riferimento,
molto più preciso che non un oggetto fisico che, pur
conservato in condizioni ambientali particolarmente precise
e costanti, è comunque oggetto di piccolissime variazioni.
Secondo l' Istituto è un sistema arcaico non più
adatto all' era in cui stiamo vivendo.
"Tutti
i sistemi di riferimento importanti, come il tempo o la lunghezza,
hanno la possibilità di essere riprodotti da chiunque
ne abbia la tecnologia, per cui non è necessario avere
un oggetto "unico" con il quale confrontarsi. Il
metro, ad esempio, che è stato l' ultimo sistema di
riferimento fisico con il quale confrontarsi (anche per esso
c' era infatti una barra di riferimento), è stato sostituito
con la distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un intervallo
di tempo estremamente preciso", spiega Peter Mohr del
Nist.
Secondo
l' istituto americano, dunque, è giunto il momento
di definire in modo universale anche il chilogrammo. Spiega
Mohr: "Abbiamo individuato due strade possibili. La prima
è quella di ottenere una "bilancia" che misura
i watt necessari per far levitare un oggetto con un campo
magnetico. E' un sistema molto preciso, ma piuttosto complesso.
La seconda strada, invece, prevede di definire il chilogrammo
costruendo un cubo con un numero ben preciso di atomi di silicio,
ancora da definire. Per sapere quanti sono gli atomi nel cubo
di riferimento è sufficiente eseguire una radiografia
con i raggi X, un metodo semplice, alla portata di tutti i
laboratori di fisica".
In
questo modo ogni Paese potrebbe avere un proprio sistema di
riferimento standard. Oltretutto il valore non cambierà
con il tempo, come invece può succedere con un oggetto
precostruito. "I metalli, persino i più stabili
come il platino-iridio, tendono a cambiare di peso per le reazioni
chimiche che possono avere con l' aria", spiega ancora
il metrologo. "E poi - continua - un meteorite potrebbe
colpire l' edificio dove è conservato il campione di
riferimento e distruggerlo. In questo modo tutte le misure ad
altissima precisione che richiedono un peso di riferimento perderebbero
il loro valore. Un mattoncino di silicio e una radiografia invece,
potrebbero sempre essere rifatti". Il nuovo sistema di
riferimento dovrebbe vedere la luce entro la fine dell' anno.