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GENETICA, PREMIO NOBEL LANCIA ALLARME DISCRIMINAZIONE
LONDRA - Attenzione alla discriminazione genetica: la diffusione di test per scoprire la propensione di un individuo verso certe malattie potrebbe generare forme di discriminazione da parte di datori di lavoro e assicurazioni.
E' quanto avverte il premio Nobel per la medicina John Sulston, che vorrebbe che il governo britannico introducesse una legge per proteggere le persone contro l'uso improprio di informazioni sul loro Dna.

'' Cento anni fa un trattamento equo per le donne non esisteva, non potevano nemmeno votare. Non c'era trattamento equo per persone di diverse razze. Ora li abbiamo introdotti entrambi. Si tratta di fare lo stesso per tutti gli altri caratteri determinati dai nostri geni '', ha detto Sulston al quotidiano The Guardian.
Lo studioso fa parte della Human Genetics Commission, una commissione di esperti nel campo della genetica incaricata di consigliare il governo in materia. Per ora esistono test genetici per individuare circa 200 malattie e sei britannici su 10 potrebbero, prima dei 60 anni, sviluppare un male determinato in parte dal loro Dna.
Sono circa 10.000 le malattie che possono risultare dalla mutazione di un solo gene ed il numero di test in grado di accertare se un individuo vi e' propenso o meno potrebbe - scrive il giornale - moltiplicarsi nel giro di pochi anni.

Lo scorso anno un documento di consulta aveva persino ventilato la possibilita' di esaminare il patrimonio genetico di ogni bambino al momento della nascita, cosi' da poter sviluppare cure mediche ' su misura ' di cui potra' servirsi piu' avanti nella vita.
Piu' test pero' - sottolinea il giornale - potrebbero significare anche molta piu' paura. Le preoccupazioni di alcune persone secondo le quali questi esami, come nel caso di quelli per l'Hiv / Aids, possano in alcuni casi ridurre le possibilita' di ottenere un lavoro o un' assicurazione medica, non sono infondate.
Casi di discriminazione genetica, ha detto il professore, stanno gia' cominciando ad emergere. Al momento nel Regno Unito le uniche disposizioni in questo campo riguardano le societa' assicuratrici alle quali e' vietato usare test genetici per stabilire i premium - con l'unica eccezione del morbo di Huntington, tale la gravita' e l' alto tasso ereditario del male - ma l'accordo scadra' nel 2006.
Negli Stati Uniti esiste gia' un disegno di legge in materia sul quale in Congresso verra' chiamato a votare non prima delle elezioni di novembre e che rappresenta il primo passo avanti in questa direzione.
Secondo Sulston, data la continua crescita dei test a disposizione, la Gran Bretagna dovrebbe mettere in atto le nuove regole entro i prossimi cinque anni. Qualora avesse successo, Sulston spera di riuscire ad introdurre queste disposizioni anche nell' ambito delle leggi internazionali.



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