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CULTURA MEDICINA E SALUTE


Smaltire il «peso» ...del NATALE?

Attenzione ai regimi alimentari fai-da-te

Diete e palestra per riconquistare la forma perduta con panettoni e torroni. I consigli di un medico e di una esperta di fitness

Abbiamo esagerato. Le festività appena trascorse hanno lasciato un segno, spesso identificabile con un nuovo buco nella cintura. Recitando il mea culpa, partono i buoni propositi dell'anno nuovo, primo tra tutti rientrare nella stessa taglia di un mese fa, o perché no, in quella di qualche anno prima. Ma dimagrire non è soltanto una questione di estetica, come documenta il numero crescente di persone afflitte da patologie legate ad un eccesso di peso. Non esistono segreti, solo un corretto stile di vita, che prevede due imperativi: alimentazione equilibrata e attività fisica. «Da circa trenta anni si è andato man mano consolidando il concetto che dieta è uguale a restrizione, cioè sacrificio, punizione, rinuncia ai piaceri della tavola - spiega il dottor Roberto Sori, specialista in Scienza dell'alimentazione e presidente dell'Ansisa (Associazione Nazionale Specialisti in Scienza dell'Alimentazione) -. Questo va di pari passo con la proposta di modelli estetici progressivamente in contrasto con le nostre abitudini e soprattutto con le effettive possibilità di dimagrimento fisiologico, per cui sono state proposte diete, generalmente fortemente ipocaloriche, prescritte da sedicenti "dietologi" distribuite su foglietti prestampati scarsamente personalizzati. Si è quindi diffusa l'opinione che la dieta sia solamente una prescrizione di piatti e ricette grammate che può funzionare solo se seguita passivamente senza alcuna modifica».

NIENTE REGIMI RESTRITTIVI - Il doverci attenere a regimi dietetici troppo restrittivi, insomma, ci porta a sgarrare molto di più, specialmente durante le feste, in cui si tende a pensare che tutto sia concesso. Con i nostri panettoni e i nostri brindisi ancora sulla coscienza, partono allora i buoni propositi di dimagrimento. Ma la scienza non ci offre notizie confortanti. «Un errore comune è quello di pensare che i chili acquisiti possano poi essere smaltiti» doce il dottor Sori. Generalmente, e questo è esperienza comune, è più facile aumentare che calare. Inoltre se i cali di peso e gli aumenti si ripetono negli anni ci si accorgerà che diventerà sempre più difficile perdere peso. Questo è conosciuto, a livello clinico, come «weight cyclers sindrome» (WCC) o sindrome dello yo-yo.

«Due o tre cene difficilmente portano a un aumento importante del peso, l'aumento di un chilogrammo di grasso è dovuto a un eccesso alimentare quantificabile in circa 6.800 Kcalorie oltre le nostre necessità di base» dice ancora Sori.

LIMITARE GRASSI E DOLCI - Quindi, se aumento c'è stato, è dovuto a esagerazioni o extra che si sono ripetuti per più giorni e dovrà essere attentamente valutato considerando il peso di partenza. Come fare dunque a smaltire i chili di troppo? «Se l'aumento conseguito ci colloca nella fascia del normopeso non bisogna apportare alcuna modifica al proprio regime alimentare abituale; i chili in eccesso verranno senz'altro smaltiti. Se invece ci troviamo già nel soprappeso significa che alcuni accorgimenti alimentari e di stile di vita, soprattutto che quanto riguarda il dispendio metabolico, dovevano già essere intrapresi prima del periodo a rischio». In pratica, un buon consiglio è quello di contenersi con i cibi grassi che, a parità di peso, contengono il doppio delle calorie di proteine e carboidrati. Da relegare ai soli giorni di festa i dolci.

CARBOIDRATI E VEGETALI - Vanno invece privilegiati in generale i cibi di origine vegetale senza commettere il classico errore di abolire pane, pasta e riso perché ritenuti per cattiva informazione cibi «ingrassanti». I carboidrati dovrebbero essere assunti prevalentemente a pranzo, per avere a disposizione energie per le proprie attività lavorative. Molto importante è la colazione, pasto che non a caso viene spesso trascurato dalle persone in sovrappeso. La colazione è essenziale e non un optional, perché al mattino il nostro dispendio metabolico è più elevato così come le nostre necessità energetiche. Se si inizia la giornata con una colazione troppo scarsa o peggio, inesistente, si rischia di arrivare a pranzo con un livello di fame biologica elevata, quasi impossibile da controllare con la sola forza di volontà. In ogni caso, prima di intraprendere una dieta fai da te occorre documentarsi bene. «Diffidate da diete rapide, diete online, senza alcuna valutazione clinica o peggio, del passaparola» continua il dottor Sori. Il primo passo, in caso di problemi, potrebbe essere quello di parlare con il proprio medico di famiglia. Se poi si desidera consultare il parere di un nutrizionista sul sito di Ansisa è possibile trovare lo specialista più vicino a casa propria.

FITNESS PER DIMAGRIRE - Sudore e rinuncia = dieta e sport. Detto così un binomio da incubo, ma in realtà bastano tre sedute di allenamento la settimana per contrastare cuscinetti e assicurarsi longevità e benessere. Questo perché, come spiega Laura Asinari, responsabile dei corsi delle Palestre Tonic di Milano, fare regolarmente sport serve sia a bruciare calorie nel momento in cui lo si fa, che ad aumentare il nostro metabolismo, ovvero le calorie che consumiamo anche a riposo. Ma quale è il modo giusto per perdere i due o tre chili di troppo accumulati durante le feste? «Non esiste una regola valida per tutti - spiega Laura Asinari -. Dipende da frequenza e tipo di attività, stile di vita, età e altre caratteristiche peculiari alla persona. In generale i primi 2-3 chili persi nel giro di pochi mesi sono principalmente liquidi. Il vero e più stabile dimagrimento si ha nell'arco di un anno». Bisogna però evitare di fissarsi solo ed esclusivamente sulla perdita di chili nel vero senso della parola, perché i muscoli pesano di più della massa grassa. Un sicuro indicatore di dimagrimento avvenuto è la taglia e vestibilità dei pantaloni. Purtroppo per noi, non esiste un allenamento in grado di eliminare grasso solo dove ci interessa: in generale gli ultimi «cuscinetti» di cui riusciamo a liberarci, sono proprio i nostri punti critici: vita e fianchi per la donna, geneticamente impostata per la gravidanza e pancia e addome per l'uomo.

ATTIVITA' AEROBICHE - Per perdere peso sono particolarmente consigliate le attività aerobiche, intese come attività collettive e dinamiche. Si può scegliere tra: Tonificazione, come il classico corso di GAG - gambe addominali e glutei, o il più completo Body Power, un circuito che integra attività di step con il bilanciere; Corsi Coreografati: come step e fit dance nel settore fitness, ma anche corsi di danza quali modern Jazz e hip hop e balli latino americani; Benessere, che include attività come il fit yoga, il matwork e i corsi in acqua.

ALLENAMENTO TIPO - Un allenamento tipo per una donna che va in palestra tre volte la settimana e si allena per un'ora dovrebbe prevedere all'inizio della settimana un'attività di media intensità e bassa difficoltà, che dia le basi per la lunga settimana da affrontare: corsi di tonificazione come il Body Power (circuito con il bilanciere) abbinato a un riscaldamento in sala fitness (treadmill, step, byke o altro) e stretching. L'allenamento ideale potrebbe continuare con un'attività ad alta intensità e media o alta difficoltà, come una lezione di Step, senza dimenticare naturalmente lo stretching. L'ultimo appuntamento in chiusura di settimana dovrebbe essere dedicato alla ricerca della giusta energia ed equilibrio per il weekend. Si può privilegiare dunque corsi come il matwork o il fit yoga, utili per scaricare le tensioni accumulate. «Per vedere dei risultati nel tempo - conclude Laura Asinari - è preferibile allenarsi 2/3 volte a settimana ma tutte le settimane, piuttosto che 4/5 o più, ma un settimana sì e una no. Bisogna inoltre ricordare che l'allenamento dovrebbe essere un momento dedicato a se stessi, un'attività che piace e che dà soddisfazione, facilmente gestibile e integrabile con gli impegni sociali e lavorativi, soltanto così possiamo avere garanzia di risultati».

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