Milano
saluta la riapertura della Scala, 15 minuti di applausi per Muti.
Incasso record: 2 milioni e mezzo e folla di vip e politici.
MILANO
- Con 15 minuti di applausi, ogni posto occupato, un incasso di
due milioni e mezzo e un parterre di vip infinito, Milano e il
suo teatro hanno celebrato il trionfo. Riccardo Muti e Luca Ronconi
hanno superato l'esame più difficile: la riapertura, dopo
tre anni di restauro, della Scala. Comiciata puntuale alle 18
come vuole la tradizione scaligera, la serata è finita
con tutti gli artisti, compresi i professori d'orchestra, e le
maestranze sul palco a ricevere l'ovazione della sala in piedi.
Non
è mancato nulla a questa prima dell' "Europa ritrovata"
di Salieri. Né le proteste del corpo di ballo che hanno
fatto piovere biglietti di protesta contro la Finanziaria che
riforma il limite della loro età pensionabile. Né
i manifestanti fuori dal teatro: no global, lavoratori dell'
Alfa Romeo, sindacalisti di base a lanciare slogan e insulti
contro politici e amministratori riuniti nel "tempio dei
ricchi".
Nessuno
dei vip e dei politici presenti ha mancato di far notare "la
rinascita di Milano" che la riapertura della Scala simboleggia.
E tutti, per una volta uniti in un giudizio bipartisan, da Follini
a Giovanna Melandri hanno concordato che quanto fatto dall'
architetto Mario Botta e dalle maestranze per riportare alla
luce la Scala è stato "bellissimo".
Silvio
Berlusconi, entrato da un ingresso laterale per motivi di sicurezza,
ha intrattenuto sul palco reale insieme alla moglie Veronica
gli ospiti stranieri e alla fine dell' opera si è andato
a congratulare con Muti. "Ha trovato che la sala è
splendida - ha riferito il direttore d'orchestra - ha trovato
l' opera molto interessante e altissimo il livello delle maestranze
tecniche e degli artisti della Scala". "Non credo
- ha sottolineato Muti - che fossero parole di convenienza.
Credo fossero sentite".
E'
stata "una festa totale per tutta la famiglia della Scala
- ha detto ancora Muti - La gioia dell'orchestra, del coro,
del ballo, dei tecnici e delle sarte è stata la dimostrazione
più chiara di come la famiglia Scala abbia ritrovato
la propria casa e sia stata felice di riaprirla con quest'opera".
E
come in ogni evento di questa portata non sono mancate le polemiche.
Una sulla mancata diretta di "Porta a porta" che il
conduttore Bruno Vespa imputa a "problemi sindacali"
ma che il direttore generale della Rai Flavio Cattaneo smorza
con un "non capisco perché avremmo dovuto far ela
diretta". Un'altra è sulla scelta dell'opera che
Vittorio Sgarbi definisce "frigida".
Ma in
questo caso è Muti a spegnere tutto sul nascere: "Certamente
non si tratta di un capolavoro, ma è comunque una pagina
di musica molto importante aldilà del significato che ha
avuto averla riproposta dopo l'inaugurazione del 1778". Il
direttore artistico della Scala, alla sua ventesima inaugurazione
della stagione scaligera, ha ricordato che l'anno prossimo l'inaugurazione
sarà mozartiana: "E' interessante che questi due compositori,
Mozart e Salieri, si trovino ancora una volta a fronteggiarsi".
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