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UDC
E AN
ASSEDIANO BERLUSCONI
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ROMA
- Udc e An dettano le condizioni al presidente del
consiglio Berlusconi per la loro permanenza nel
governo dopo il terremoto politico che ha portato
alle dimissioni di Tremonti. Il segnale più
forte è giunto ieri dall'ufficio politico
dell' Udc che ha lanciato a Berlusconi una
sorta di ultimatum: data limite il 16 luglio.
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Il
segretario Follini denuncia i ritardi in provvedimenti-chiave
come la riforma delle pensioni e la legge sul risparmio
e avverte: "Abbiamo sollecitato una iniziativa
forte del presidente del Consiglio. Se questa non
dovesse arrivare, il Consiglio nazionale del 16 luglio
valuterà le conseguenze".
Ad appoggiare Follini è anche il vice premier
Fini che, dopo aver sopportato le dimissioni
di Tremonti invita gli alleati a non minimizzare possibili
conseguenze della riunione Udc del 16 luglio.
La maggioranza deve impegnarsi da subito su alcuni
fronti prioritari: definire collegialmente il contenuto
del DPEF e della legge finanziaria 2005, confermare
l' impegno per le riforme istituzionali, scegliere
il successore di Tremonti e rafforzare l’ esecutivo. |
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