16
novembre 2004 - LOS ANGELES - Forse non tutti sanno che il 23
e 24 Ottobre scorso si è tenuta a Lugano la seconda Conferenza
degli Azzurri nel Mondo, che ha fatto seguito alla prima tenutasi
ben quattro anni a Fiuggi.
Sì, gli Azzurri nel Mondo sono ancora vivi, presenti
e pronti a fare le loro battaglie per contendere alla sinistra
quell'avanzata elettorale che dice avere iniziato e pretende
concludere vittoriosamente nel 2006.
Ci siamo trovati in tanti, molti di noi rincontrandoci dopo
quattro anni, viste anche le grandi distanze che ci dividono,
e che non ci permettono incontri più frequenti: ognuno
di noi milita per pura passione ma ha, purtroppo, il proprio
lavoro cui attendere.
Ci siamo ritrovati vecchi e giovani, a discutere e scambiare
le nostre opinioni in una realtà assai diversa da quella
del 2000, quando il nostro partito di riferimento era opposizione
e non, come ora è, partito di governo, e con il nostro
leader Primo Ministro ormai ad oltre metà della legislatura,
e non più capo dell'opposizione.
Abbiamo quindi discusso di tante cose, in un contesto che ci
vede ora anche attori attivi e passivi della nostra politica,
vista la nuova Legge che abilita al voto in loco gli Italiani
all'estero, facenti parte di una nuova circoscrizione elettorale,
in realtà la ventunesima regione italiana!
Ci siamo ritrovati ahimè più vecchi, con tanti
Comites rinnovati ma che spesso non hanno cambiato maggioranza
politica, rimasta alla sinistra, così come alla sinistra
è rimasta la maggioranza del nuovo Consiglio Generale
degli Italiani all'estero.
Ma abbiamo fatto progetti, stilato programmi, redatto piani
di sempre maggiore diffusione sul vasto territorio, il mondo
intero, che ci vede presenti dappertutto.
Europa, Americhe, Asia, Africa ed Oceania, dove vivono e lavorano
milioni di italiani di passaporto, pollulano di Azzurri, sempre
più numerosi e sempre più combattivi perché
tesi al trionfo dei loro ideali di libertà e democrazia.
Tutti più orgogliosi del nuovo e grande prestigio che
il nostro Paese ha ora nello scenario internazionale, guardati
con sempre maggiore rispetto ed ammirazione dai cittadini dei
Paesi in cui viviamo, perché ormai facenti parte di un
Italia che ha riacquistato nel mondo il suo ruolo di grande,
se pur piccolo Paese: Paese che manda i suoi soldati di pace
ove richiesti, soldati che svolgono i loro compiti con grande
umanità ed equilibrio così da essere benvoluti,
stimati ed apprezzati sia militarmente dai nostri alleati che
civilmente dalle popolazioni che assistono e per cui lavorano
con grande abnegazione.
Come in tutti i grandi consessi sono confluite idee e visuali
diverse e la ricerca delle soluzioni dei problemi emersi a volte
non è stata facile, ma l'unanimità che ha approvato
le relazioni conclusive, sia quella generale che quelle dei
diversi tavoli di lavoro, testimonia la grande unità
d'intenti.
La Direzione romana è demandata a formalizzare alcune
decisioni organizzative che tengano conto delle opinioni degli
Azzurri partecipanti alla conferenza, ma sono certo che essa
saprà rispondere con saggezza ed equilibrio nell'interesse
comune, mettendo da parte gli interessi particolari dei singoli.
Domenico Pisano*
__________________
* Coordinatore Azzurri nel Mondo West USA
|