Il
ministro dell' Economia si è difeso per sei
ore davanti agli attacchi di An sui conti pubblici
"truccati". Poi ha ceduto.
ROMA
- Dimissioni. Alla fine di una drammatica giornata
vissuta dalla maggioranza sul filo della tensione,
Giulio Tremonti lascia il ministero dell'
Economia.
L' interim di Via XX Settembre verrà assunto
da Silvio Berlusconi anche se il suo portavoce
Paolo Bonaiuti ha ricordato ai cronisti che
gli incarichi ministeriali (anche ad interim) li
assegna Ciampi. Salta il Consiglio dei ministri
che era stato convocato per oggi. Forse si svolgerà
domenica pomeriggio. E la manovra correttiva, necessaria
per evitare l' early warning dell' Ecofin all
Italia, torna ad essere un punto interrogativo.
Sei
ore sono il tempo nel quale si è consumato
il colpo di scena nella Cdl, quella "svolta"
che questa mattina era stata chiesta con forza da
Gianfranco Fini al termine dell' esecutivo
di An. Ma soprattutto quella resa dei conti
che il vicepremier ha perentoriamente cercato, andando
dal presidente del Consiglio in serata con l' intera
delegazione di An al governo, denunciando i conti
"truccati" del ministro dell' Economia.
Era
il prologo di un vertice che sarebbe stato drammatico,
con Tremonti, a palazzo Grazioli, a spiegare ai
leader del centrodestra che quella differenza di
due miliardi di euro tra manovra annunciata (circa
6 miliardi) e riduzioni di spesa ottenute (poco
meno di 4 miliardi) era dovuta a ragioni contabili,
in particolare a problemi della Ragioneria generale
dello Stato. Il ministro dell' Economia si sarebbe
a lungo rifiutato di dare le dimissioni ma, alla
fine, ha dovuto cedere.
D'
altra parte, la posizione di An era ferma: o le
dimissioni di Tremonti o la crisi di governo, con
l' uscita di Fini e dei suoi ministri. L' Udc si
è allineato, annunciando che avrebbe votato
la manovra "solo per responsabilità
istituzionale".
Anche
la Lega ha cercato di difendere Tremonti, ma lo
stesso Berlusconi, che aveva chiamato al telefono
il vicepremier per avere informazioni sul 'buco'
trovato nei conti del Tesoro, questa volta non sarebbe
stato disposto a difendere oltre il suo ministro
dell' Economia.
Alla
fine, la notizia delle dimissioni. Il primo a lasciare
da palazzo Grazioli è stato Buttiglione.
Poi, intorno all' 1,30 è comparso lo stesso
ministro dell' Economia che non ha rilasciato dichiarazioni.
Nell' ufficio di Berlusconi si sono poi visti per
un supplemento di riunione, Fini, il leader leghista
Roberto Calderoli e il sottosegretario al'
Economia, Mario Baldassarri (An). C' era
anche Gianni Letta. Poco prima delle 2 sono
usciti anche Fini e Baldassarri. L'ultimo a emergere
dal portone è stato Calderoli che ha gettato
acqua sul fuoco e ha escluso la crisi di governo.
Poi, ha spiegato così quanto era accaduto:
"Mi chiedete se Tremonti si è dimesso?
Non mi risulta. C 'è stata una forza politica
che ha messo come aut-aut o noi o Tremonti. E davanti
alla necessità che il governo prosegua la
sua strada, Berlusconi si è fatto interprete
di questa richiesta. Dopodichè tutto il resto
è solo fantasia politica".
Ma
lo stesso Calderoli ha aggiunto: "Non è
stato un bel vertice. Noi avevamo l' obiettivo di
portare a casa l' ok da parte degli alleati sul
federalismo e sulle date che devono essere rispettate.
Questo è arrivato ed è un segnale
positivo. Per il resto, si apre una fase da affrontare
con cautela da parte di tutti".
Tremonti
è la prima vittima della verifica che nella
Cdl dura ormai da più di un anno. Ma i problemi
non sono risolti dalla sua rinuncia al ministero
del Via XX Settembre. Restano poco meno di 48 ore
per rimettere in sesto i conti e presentare alla
Commissione di Bruxelles una manovra sufficiente
ad evitare il richiamo dell' Ecofin. E poi si dovrà
trovare a tempo di record l'accordo sul Dpef e la
"quadra" nel governo. L' interim a Berlusconi
evita la necessità di un rimpasto immediato,
con possibile crisi. Ma rende indispensabile a breve
un nuovo patto nella maggioranza per consentire
al governo di andare avanti.
I
risultati del vertice saranno ufficializzati oggi,
mentre il Consiglio dei ministri dovrebbe essere riconvocato
domenica. (3 luglio 2004) |