FOLLINI
ALLA CDL, NUOVA LEADERSHIP SCEGLIAMO CANDIDATO CON PRIMARIE
ROMA
- ''Un nuovo partito richiede il ricambio della leadership,
un grande punto e a capo nella nostra strategia politica e
nella sua guida''. Cosi' Marco Follini sul partito unitario
del centrodestra, nella relazione al congresso. ''Se dovessimo
continuare cosi', come siamo, quelli che siamo, nel modo in
cui siamo stati fino ad oggi - afferma il segretario centrista
- non avrebbe molto senso tentare di intraprendere questa
strada. Stiamo parlando alla luce del sole senza pensieri
doppi o obliqui. Non e' un argomento contro Berlusconi, e
non e' un argomento a favore di Casini, che mi sembra tutt'altro
che ansioso di fare cose diverse di quelle che ha fatto fin
qui. Se si prende il largo - osserva Follini - nessuno puo'
dire quale sara' il punto di approdo. Ma se si prende il largo
e' segno che la riva di partenza l'abbiamo lasciata alle spalle''.
FOLLINI
A CDL, SCEGLIAMO CANDIDATO CON LE PRIMARIE
''Un candidato, scelto da tutti, democraticamente, magari
facendo anche noi le primarie, come ha suggerito Formigoni,
puo' essere parte di un copione che cambia''. Marco Follini,
nella relazione al Congresso dell'Udc, sostiene l'idea di
una premiership scelta dalla base. ''Fin qui - afferma - e'
stato il leader a definire largamente la nostra alleanza.
Oggi deve essere l'alleanza ad esprimere il leader''. Follini
spiega che non si tratta di un argomento contro Berlusconi
ne' a favore di Casini ''che mi sembra tutt'altro che ansioso
di fare cose diverse da quelle che ha fatto fin qui''. ''Provvedere
a un centrodestra che non si fermi a Berlusconi, che vada
oltre, come lui stesso ha invitato a fare, significa rendergli
un merito, non ordire una trama''.
FOLLINI,
NON SIAMO USA E GETTA, DA NOI RILANCIO CDL
''Tutti insieme, per la forza che siamo, non siamo una forza
usa e getta. E non siamo neppure una fragile passerella protesa
verso il partito che sara' quando sara'. Io credo che passi
attraverso l'Udc, la sua evoluzione, la sua disponibilita',
la possibilita' di rimettere in campo una coalizione e una
proposta che possa vincere ne 2006 e dare una rappresentanza
solida e duratura a tanti moderati che cercano casa''. Lo
afferma Marco Follini, in un passaggio della sua relazione
di apertura al congresso nazionale dell'Udc.
LEGGE
ELETTORALE: FOLLINI,PROPORZIONALE NON RIFORMICCHIA
''Senza la proporzionale non si va da nessuna parte''. Marco
Follini davanti al congresso dell'Udc, torna a definire ''delusa''
la speranza risposta sul maggioritario. Indica il traguardo
della proporzionale e dice no a quella che definisce ''una
riformicchia'' che in fine legislatura abolisce lo scorporo
''all'ombra di una comoda intesa tra Forza Italia e i Ds.
Sarebbe - attacca - questo si', un inciucio a cui speriamo
che Fassino non si presti e a cui chiediamo a Berlusconi di
non prestarsi''.
''Questo
e' il secondo congresso dell' Udc, non sara' l'ultimo''. Comincia
cosi', con una promessa di continuita', il discorso di Marco
Follini al Congresso nazionale dell'Udc che si e' aperto a
Roma.
I
delegati e i leader dei partiti sono arrivati sulle note di
''Centro di gravita' permanente'' di Franco Battiato per ascoltare
la relazione del leader Udc Marco Follini al Pala Lottomatica.
L'Inno
nazionale apre ufficialmente i lavori, ascoltato da delegati
e ospiti tutti in piedi.
FOLLINI,
BILANCIO DI GOVERNO TROPPO MAGRO
''Il nostro bilancio, diciamolo, e' troppo magro''. Il leader
dell'Udc Marco Follini, nella sua relazione congressuale da'
un giudizio negativo dei risultati raggiunti dal centrodestra
al governo. ''Tiene l'occupazione, grazie alla legge Biagi
ma tutti gli altri indicatori, compreso quello della spesa
pubblica, segnalano una difficolta'''.
FOLLINI,INFRANGERE
TABU' TASSAZIONE RENDITE FINANZIARIE
''E' arrivato il momento di infrangere il tabu' e di alzare
la tassazione sulle rendite finanziarie. Solo cosi' si puo'
pensare di rastrellare quel minimo di risorse che serviranno
a rimettere in movimento qualche rotella del nostro anchilosato
meccanismo di sviluppo''. Lo dice il leader dell'UDC, Marco
Follini, nel suo discorso al congresso. Follini chiede anche
di ''lottare con molta piu' decisione contro l'evasione fiscale''
e di ''concentrare le forze sull'IRAP''.
FOLLINI,
POLITICA ECONOMICA PIU' SEVERA
Dal palco dell'UDC, Marco Follini, chiede ''una politica economica
piu' severa, piu' virtuosa, meno illusionista'' per ''rimettere
in corsa il Paese''. Una politica basata su un ''doveroso
anche se non popolarissimo rigore''. ''Non saranno lacrime
e sangue - dice - ma neppure petali di rose''.
FOLLINI,
TENIAMO ALTA BANDIERA DEMOCRATICA CRISTIANA
''In questi anni abbiamo tenuto alta la bandiera di una piccola,
ma non tanto piccola, forza democratica cristiana, che non
ha accettato ne' di consegnarsi alla sinistra ne' di rassegnarsi
all'idea di un centrodestra che si proponesse come una forza
radicale di massa o come un'agenzia politica nuovista o come
un partito azienda''. Comincia con una rivendicazione delle
radici democristiane la relazione di Marco Follini al Congresso
nazionale dell'Udc.
FOLLINI,
MERITO NOSTRO SE NON E' CAMBIATA PAR CONDICIO
''16 milioni 276 mila abbonati alla tv dovranno rassegnarsi
- prosegue Follini - a non far entrare nelle loro case gli
spot televisivi dei partiti nelle campagne elettorali: merito,
o forse colpa, dell'Udc che si e' battuta perche' non cambiasse
a colpi di maggioranza la legge sulla par condicio''.
Gremito
il parterre degli ospiti. Sono gia' arrivati, tra gli altri,
il vice premier Gianfranco Fini, il senatore a vita Francesco
Cossiga, il presidente dei DS Massimo D'Alema, il vice ministro
di AN Adolfo Urso, il segretario del Nuovo Psi Gianni De Michelis
seduto nel primo anello del palazzetto accanto a Bobo Craxi.
Ci
sono, poi, Franco Giordano e Graziella Mascia per il PRC,
Pierluigi Castagnetti e Giuseppe Fioroni per la Margherita,
Alessandra Mussolini da un lato e il presidente dei Verdi
Alfonso Pecoraro Scanio dall'altro. E' attesto l'arrivo del
presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e del presidente
della Margherita Francesco Rutelli. Al momento non si e' visto
nessun esponente della Lega Nord.
CUFFARO,
I SICILIANI PESERANNO DI PIU'
''Oggi mi sono pesato ed ho scoperto di essere oltre i 100
chili per cui, al di la' del peso spirituale ce n'e' anche
uno materiale...''. Toto' Cuffaro, al congresso dell'UDC,
incalzato dai cronisti sul 'peso' dei siciliani nel partito
se la cava con una battuta. ''La delegazione siciliana - ragiona
poi - e' la piu' numerosa e cio' e' in rapporto alla quantita'
dei voti dell'UDC in Sicilia. E' chiaro, quindi, che ci sono
piu' delegati al congresso'' il che significa che ''eleggeremo
piu' consiglieri nazionali e avremo piu' componenti in direzione''.
''Abbiamo - conclude - piu' responsabilita' ma questo e' il
volto della democrazia e il congresso di un partito come l'UDC
che vuole essere democratico, plurale e aperto non puo' che
valorizzare queste esperienze che vengono dalla Sicilia''.
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I COMMENTI
UDC: UDEUR, DOPO RELAZIONE
FOLLINI, BERLUSCONI SI DIMETTA
ROMA - ''Dopo le dichiarazioni di Marco Follini, in una qualsiasi
democrazia del mondo, anche quella della Paupasia, il presidente
del Consiglio ha il dovere di trarne le conseguenze. Unico
atto politico, a questo punto, sono le dimissioni''. Lo sostengono
i Popolari-Udeur con una nota a commento della relazione di
Follini al Congresso dell'Udc. ''A meno che - prosegue - Follini
non abbia a dire, come a volte ci ha abituato, cose intelligenti,
sgradevoli ma senza alcuna conseguenza politica''.
UDC: BIONDI, FOLLINI AL
SOLITO DA'PIU COLPI DI QUA CHE DI LA'
ROMA - ''Al Congresso dell'Udc, come al solito colpi di qua
e colpi di la', piu' di qua che di la' ''. Lo afferma Alfredo
Biondi, vicepresidente della Camera e presidente del Consiglio
nazionale di Forza Italia. ''Naturalmente - spiega Biondi
- Follini ha usato nei confronti della maggioranza piu' bastone
che carota e nei confronti dell'opposizione ha messo a nudo
contraddizioni che il suo ritmo sincopato ha reso piu' crude
di quanto non appaiono quotidianamente nella cronaca politica''.
''Il
partito unico che lui vede in prospettiva - aggiunge il vicepresidente
della Camera - e che definisce piu' 'nuovo' che 'unico', su
questo sono d'accordo, dovrebbe avere una collocazione moderata
popolar-liberale anche se le immagini da affiggere alle pareti
vedono quelle di personaggi come De Gasperi senza far intravedere
nessun Einaudi''. ''Anche sul problema della leadership -
spiega Biondi - dopo la riconoscenza (che in politica non
esiste, ma che e' stata espressa nei confronti di Berlusconi)
il passo piu' significativo e' stato quello in cui Follini
ha detto che non e' il leader ad esprimere una maggioranza
ma la maggioranza ad esprimere il leader''.
''Detto
questo - conclude il deputato azzurro - sembrerebbe che, per
Follini, tutto sia rimandato alla ''prossima puntata'' e Berlusconi
dopo questo discorso, potrebbe risparmiare un po' di piu'
su pranzi e cene. Di queste cose, di natura congressuale,
dovremo riparlarne, seriamente, nel Consiglio nazionale di
Forza Italia del 21 luglio. In quest'occasione non solo i
vertici del partito, come spesso succede, ma la base dei militanti
e dei rappresentanti istituzionali ad ogni livello potranno
liberamente esprimersi. La politica esige prima la discussione
e poi la decisione e non viceversa''.
UDC:
DI PIETRO, FA POLITICA DEL PIEDE IN DUE SCARPE
ROMA - ''La politica dell'Udc altro non e' che la politica
del 'piede in due scarpe': da una parte dicono che cio' che
fanno non va bene e dall'altra vogliono continuare a farlo,
per conseguire rendite di posizioni e potere''. Cosi' Antonio
Di Pietro, presidente dell'Italia dei Valori, commenta la
relazione congressuale di Marco Follini. ''Rispettiamo le
valutazioni fortemente negative che il segretario dell'Udc
ha fatto dell'operato del Governo e della sua maggioranza
parlamentare - spiega Di Pietro - ma vogliamo ricordargli
che i ministri del suo partito ne sono stati e ne vogliono
essere ancora parte integrante''.
Secondo
il leader dell'Italia dei Valori, ''in un Paese normale, dopo
aver ammesso la sconfitta si rassegnano le dimissioni, cio'
invece, a detta dello stesso Follini, non avverra'''. ''Il
compito di licenziare il Governo - conclude Di Pietro - per
fortuna, a breve, spettera' ai cittadini, a cui noi dell'Italia
dei Valori ci rivolgiamo oggi, nella fase delle primarie,
e a cui ci rivolgeremo nel momento elettorale vero e proprio''.
FASSINO,
BERLUSCONI TRAGGA CONSEGUENZE DA RELAZIONE
ROMA - ''Mi pare che Follini abbia dato il benservito a Berlusconi:
in un paese normale un presidente del Consiglio che viene
sfiduciato da un congresso di un partito alleato trarrebbe
qualche conseguenza''. Cosi' il segretario Ds, Piero Fassino,
commenta la relazione al congresso Udc di Marco Follini.
Il
leader della Quercia sottolinea che nella sua relazione Follini
''con determinazione e puntiglio ha marcato tutti i punti
di distinzione tra il suo partito e la maggioranza di governo
e di concezione dell'alleanza e del suo modo di essere: differenze
che lo hanno portato a concludere che il centrodestra cosi'
e' perdente''.
E
Fassino aggiunge: ''Mi pare che la relazione al congresso
dell'Udc indichi lo stato di crisi del centrodestra e della
leadership di Berlusconi''. A questo proposito il leader della
Quercia si affida ad un esempio ''inequivocabile'': ''L'applauso
che ha salutato le parole chiarissime con cui Follini sottolineava
che il centrodestra e' nato con un leader e sceglieva un'alleanza
mentre oggi e' tempo che sia l'alleanza a scegliere il leader,
congiunte anche alla sottolineatura che non vale la pena continuare
a governare se si continua farlo come negli ultimi quattro
anni. Espressioni - ribadisce - assolutamente inequivoche
e significative tanto piu' perche' sottolineate da applausi
molto convinti dalla platea, in tutti i passaggi della relazione
piu' critici nei confronti della maggioranza di governo e
del presidente del Consiglio''.
''Sottolineo
- dice Fassino - che tutto questo avviene a 48 ore da un vertice
che si e' concluso con la comunicazione di Berlusconi all'Italia
intera che il candidato del centrodestra nel 2006 sara' lui.
Evidentemente, in questo vertice non si sono capiti...''.
BERLUSCONI
LASCIA IL CONGRESSO SENZA COMMENTARE
ROMA - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha ascoltato
impassibile la relazione del segretario dell'Udc Marco Follini,
seduto tra il presidente del Senato Marcello Pera e il presidente
della Camera Pier Ferdinando Casini, sul palco riservato agli
ospiti al congresso dei centristi. Appena Follini ha finito
di parlare, Berlusconi ha lascito il Palalottomatica senza
fare alcun commento alle parole del segretario dell'Udc.
MASTELLA,
LA RELAZIONE DI FOLLINI FA FUORI BERLUSCONI
ROMA - ''Credo che la relazione di Follini abbia fottuto in
modo definitivo Berlusconi da leader del governo, del prossimo
governo, laddove ci fosse questa possibilita'''. Lo ha affermato
il leader dell'Udeur Clemente Mastella commentando la relazione
del segretario Marco Follini al congresso dell'Udc. Follini,
ha aggiunto Mastella, ''ha posto il problema del ricambio
generazionale anche in termini di mancanza di donne nelle
primarie. Un problema che si pone anche nel centrosinistra
e dunque Follini ha posto problemi anche a noi''.
CASTAGNETTI,
FOLLINI RACCONTA FALLIMENTO GOVERNO
ROMA - ''E' stata una descrizione intelligente ed efficace
del fallimento del centrodestra. Ma tutti i temi che descrivono
questo fallimento hanno visto la corresponsabilita' di questo
partito''. Cosi' il presidente dei deputati della Margherita,
Pierluigi Castagnetti, lasciando il Palalottomatica, commenta
la relazione di apertura del segretario dell'UDC, Marco Follini,
al secondo congresso del partito.
CASTELLI,
LEGA NON SOSTERRA' CANDIDATO DIVERSO DA PREMIER
ROMA - ''Credo che difficilmente la Lega possa sostenere qualcuno
di diverso da Berlusconi''. Lo ha detto il ministro della
Giustizia Roberto Castelli, commentando la relazione del segretario
dell'Udc Marco Follini in apertura del congresso dei centristi
nella quale si parla tra l'altro di nuova leadership del centrodestra.
Per
quanto riguarda poi i diversi attacchi di Follini dal palco
al Carroccio, Castelli si e' limitato a commentare: ''Nulla
di nuovo: sono quattro anni che andiamo avanti cosi' e continueremo
ancora''.