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ITALIA POLITICA


Giura il governo Berlusconi Dentro Tremonti e Storace Via Gasparri, Urbani, Sirchia

Debuttano La Malfa, Landolfi e Caldoro. Tremonti vicepremier L'Udc: ci vediamo in Parlamento

PORTEREMO A TERMINE IL PROGRAMMA 2001 E QUELLO NUOVO

ROMA - ''Ho detto che c'e' un anno impegnativo e che ci sono molte cose da fare e che le faremo. Porteremo a termine il programma del 2001 e anche il nuovo programma che rappresenta l' anticipo del programma della prossima legislatura''. Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi al termine del Consiglio dei ministri. ''Va tutto bene, si continua a lavorare'', ha aggiunto.

''Si apre una fase nuova e il prossimo Consiglio dei ministri indichera' il programma di questo governo: Mezzogiorno, sostegno alle imprese e potere di acquisto delle famiglie''. E' questa, a quanto si apprende, una delle indicazioni date da Silvio Berlusconi ai ministri durante la prima riunione del Consiglio dopo il giuramento del nuovo governo. Il premier ha riservato un saluto di benvenuto particolare alle 'new entry' ed ha ringraziato i ministri non riconfermati per il loro lavoro.

Il Consiglio ha nominato Gianni Letta sottosegretario alla presidenza del Consiglio con le funzioni di segretario e conferito le deleghe a tutti i ministri senza portafoglio, nonche' le funzioni di vicepresidente a Tremonti e Fini. Per la nomina degli altri sottosegretari, compreso Paolo Bonaiuti, e' prevista una nuova riunione martedi' prossimo. Il Consiglio dei ministri ha quindi deciso il conferimento ai ministri senza portafoglio dei seguenti incarichi: a Roberto Calderoli le Riforme Istituzionali e la Devoluzione, a Giorgio La Malfa le Politiche Comunitarie, a Stefano Caldoro l' Attuazione del Programma di Governo, a Mario Baccini la Funzione Pubblica, a Enrico La Loggia gli Affari Regionali, a Carlo Giovanardi i Rapporti con il Parlamento, a Lucio Stanca l' Innovazione e le Tecnologie, a Stefania Prestigiacomo le Pari Opportunita', a Mirko Tremaglia gli Italiani nel Mondo e a Gianfranco Micciche' lo Sviluppo e la Coesione Territoriale.

IL GOVERNO BERLUSCONI HA GIURATO
Non ha brillato certo per brio ne' per allegria la cerimonia del giuramento del Berlusconi-bis. Intanto perche' nel Salone delle Feste al Quirinale non c'era (ne' poteva esserci, tranne che per qualcuno) quell'emozione generale, da primo giorno di scuola, che da' vitalita' a questi appuntamenti. Ne' c'era l'entusiasmo dei governi nuovi che iniziano la navigazione verso l'ignoto.

Il caso, in effetti, e' di un governo che riparte, con qualche aggiustamento, con alcuni innesti, dopo una pausa forzata di una settimana, di cui tutte le su componenti avrebbero volentieri fatto a meno. E per rimettersi in marcia, si e' dovuto affrontare un confronto quanto mai franco, di quelli che lasciano addosso stanchezza e un po' di risentimento reciproco.

Ultimo caso, appena la notte scorsa, all'interno di Alleanza Nazionale, attorno all'ingresso nel governo di Francesco Storace. Una decisione alla quale Maurizio Gasparri si sarebbe opposto perfino appellandosi al Quirinale, e fino al punto di preoccupare lo stesso Ciampi. Questa ricostruzione dei fatti incontra smentite secche e categoriche negli ambienti del Quirinale. Lo scontro, indubbiamente, c'e' stato, ma e' stato tutto esterno al ruolo e alla competenza della presidenza della Repubblica. E' stato, probabilmente, uno dei tanti episodi di confronto vivace che ci sono stati all'interno di ciascun partito di governo, in vista della formazione del Berlusconi-bis e della scelta di confermare o sostituire questo o quel ministro.

Anche Ciampi oggi appariva provato dal tour de force di questa settimana di crisi. Come altre volte, e' toccato a lui essere il notaio costituzionale della crisi. Per risolvere il rompicapo, si e' chiuso per 36 ore nello Studio alla Vetrata con il segretario generale Gaetano Gifuni, e con lui ha consultato uno per uno i 28 gruppi politici rappresentati in Parlamento. Poi ha rimesso insieme gli appunti e ha concluso con il reincarico a Berlusconi. Un reincarico condito di molte raccomandazioni di mettersi subito al lavoro, e di lena, perche' i problemi del paese non aspettano.

MARTEDI' ALLE 18 BERLUSCONI ALLA CAMERA, MERCOLEDI' LA FIDUCIA
Il presidente del Consiglio si presentera' martedi' alle 18 alla Camera per leggere le sue comunicazioni sulla nascita del nuovo governo. L'orario e' precisato in una nota dell'ufficio stampa di Montecitorio. Il testo del discorso di Berlusconi sara' poi consegnato al Senato. Mercoledi' si svolgera' poi il dibattito, la replica del presidente del Consiglio e il voto di fiducia alla Camera, che si svolge per appello nominale con i parlamentari che sfilano davanti al banco della presidenza dichiarando il proprio voto. Poi il passaggio, analogo, a palazzo Madama.
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