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A Bruxelles?
"Lumaconi" e "inadeguati"

PIAN DEL VOGLIO (BOLOGNA) - A Bruxelles? "Lumaconi" e "inadeguati". Ai quali solo il governo da lui presieduto ha fatto fare, durante il semestre italiano, passi avanti.
Chi parla, nel giorno del "cartellino giallo" dell' Ue per i conti italiani, è il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Che si scatena, di nuovo, contro le istituzioni europee. Il Cavaliere è in visita al cantiere della variante di valico appenninica. E pur senza mai fare nomi, chiama un' altra volta in causa la Commissione di Bruxelles: "Abbiamo vinto una grande battaglia durante il semestre, siamo riusciti a far fare a questi lumaconi europei passi avanti con il piano delle grandi opere".

Lumaconi ?, gli chiedono i giornalisti ? Certo, risponde il capo del governo italiano, che insiste sul fatto che quella parola "è la fotografia della realtà " e spiega che "ciò che si dovrebbe fare non si fa, mentre si fanno cose...". Sembra evidente il riferimento all' early warning deliberato dall' esecutivo Ue per l' Italia, provvedimento deciso dall'intera Commissione di Bruxelles ma che il centrodestra tenta di attribuire al presunto conflitto di interessi di Romano Prodi.
Ma Berlusconi nega che il suo giudizio critico dipenda dal risentimento sul richiamo ai conti pubblici italiani. "Questo l' ho già detto al convegno della Confindustria europea - dice il premier - e non c' entra niente con l' euroscetticismo, perchè l' Europa è un fatto essenziale, assoluto, che dobbiamo perseguire". Però, aggiunge subito dopo il presidente del Consiglio, definendosi un europeista convinto, "un conto è dire questo, un altro fare giuste critiche a chi occupa momentaneamente la sedia di certe istituzioni che invece devono essere conservate e devono operare per il bene di tutti gli europei".
(7 aprile 2004) fonte: La Repubblica)



Santo Domingo - 14 Aprile 2004 -

Un Presidente del Consiglio come Silvio Berlusconi non si era mai visto. Imprenditore nato, ha iniziato giovanissimo ad entrare nel mondo immobiliare e dell' alta finanza, indovinando sempre i gusti degli italiani, ed anticipando le mode, le tendenze.

L' EdilNord, Milano 2, Milano 3; poi la televisione, il cinema, ed ancora il calcio con il Milan, le assicurazioni Mediolanum. Insomma, crescita, sviluppo, dinamismo, tenacia e costanza. Molta intelligenza, e un pizzico di fortuna che non guasta.
Estraneo al mondo della politica ( dove in realtá si crea solo fumo) é discepolo della politica del "fare", non del poltrire.
Quando si riferisce alle " lumache" di Bruxelles, spiegando che é l 'unico termine che si addice loro, lo fa perché la sua mentalitá non concepisce che ci si addormenti su argomenti prioritari, e poi si stanzino fondi e si deliberino provvedimenti spesso inutili, o utili solo per qualcuno.

Silvio Berlusconi va avanti, e non si ferma davanti a nessuno: lo puo' fare, ha avuto l ' incarico dalla maggioranza dei cittadini italiani, che l ' hanno votato. Pur avendo contro di sé una opposizione stupida, che sa solo criticare ogni cosa, ogni mossa, ogni parola del Premier, si fa forte dell' entusiasmo che lo ha fatto arrivare dove é ora, e continua a cambiare l' Italia. In meglio.
Al nostro Presidente del Consiglio piacciono le sfide ( ricordate il famoso " contratto con gli Italiani" firmato davanti alle telecamere di Porta a Porta?) e ha iniziato e messo in cantiere progetti di cui si parlava decenni fa, come Mestre o il ponte sullo Stretto.
Come a livello politico vuole cambiare tutto partendo dall' origine, quindi anche con riforme costituzionali, nello stesso modo inizia dall' infrastruttura del nostro Paese per dargli una spinta, e quindi dalle auotostrade, dalla rete ferroviaria, dai collegamenti come ponti e gallerie, e inventa le "autostrade del mare".

Il Cavaliere avrá tutti i difetti del mondo, ma di certo non si puo' dire che resti a guardare con le mani in mano. In Italia ora per lui non é un momento facile, proprio perche´ attaccato perennemente da tutto e da tutti, a volte con ragione ( questo decreto salva calcio é proprio indispensabile ? ma questo é un altro articolo).
Lasciamo finire la legislatura, e giudichiamo con i risultati ottenuti alla mano: allora potremo capire qualcosa di piú.
Riky Filosa



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