REFERENDUM!!!!
In
breve le scadenze e gli adempimenti:
7
aprile - Indizione - subito dopo l' indizione delle votazioni:
campagna informativa mirata all' evento elettorale (comunicato
stampa, affissioni, articoli, ecc.)
17
aprile - Termine entro il quale é consentito esercitare
il diritto di opzione o di revoca dell' opzione (per chi volesse
andare a votare in Italia)
dal
13 aprile al 7 maggio - segnalazione da parte degli uffici
diplomatico-consolari degli optanti al MAE
17
maggio - Il MINT consegna al MAE i facsimili (Kit elettorale)
per la stampa di materiale elettorale e il MAE provvede all'
immediato inoltro alla rete per la stampa sul posto del materiale
elettorale
25
maggio - Invio agli elettori del plico contenente il materiale
elettorale
29
maggio - Gli elettori possono far richiesta al Consolato
di un duplicato del materiale elettorale se non hanno ricevuto
il plico a casa (Nota: avete letto bene. Per il Messico é
fantascienza, anche usando posta speciale, in 4 giorni non
saranno consegnate la maggioranza delle buste, soprattutto
in provincia. Gli altri paesi dell' area non dovrebbero discostarsi
molto da questo schema)
1
giugno - iscrizione degli omessi, irreperibili, etc. nell'
elenco aggiunto, previa acquisizione presso i Comuni dell'
attestazione di mancanza di cause ostative.
2
giugno - L' elettore spedisce al Consolato la scheda utilizzando
l' apposita busta preaffrancata (Nota: nel caso del Messico,
in questa occasione dovrebbe essere contrattato anche il servizio
di ritiro a domicilio da parte dell' agenzia postale, 5 giorni
dopo la consegna al destinatario)
Inizia
l' inserimento dei dati statistici da parte degli uffici diplomatico-consolari,
tramite apposito applicativo
9
giugno - entro le ore 16 - Termine ultimo per la ricezione
delle schede "comunque pervenute" presso il Consolato.
13
giungo - entro le ore 15 - Termine ultimo per arrivo a
Roma delle schede a mezzo corriere aereo accompagnato. Incenerimento
schede pervenute oltre il termine e invio verbale al MAE.
Naturalmente
ognuna delle scadenze fa riferimento ad una precisa normativa,
che non ho trascritto per brevitá, ma che vi potrá
essere indicata dai Consoli, che probabilmente lo avranno
giá fatto anche negli altri paesi dell' area.
Resto
a disposizione e invio a tutti un saluto molto cordiale, invitando
i Comites di Costa Rica, Santo Domingo e Guatemala a ravvivare
la comunicazione sulle attivitá ed i progetti che stanno
attuando.
Marina
Piazzi
SOMMARIO
SERVIZI GRTV del 15 aprile 2005 ore 18.00
1.
Referendum: Sereni, “governo insoddisfacente, non risponde
a quanto richiesto”
2. Il Sottosegretario agli Esteri Boniver ha risposto per
conto del Governo all’ interrogazione dell’ On.le
Sereni relativa al mancato allineamento tra le Anagrafi Consolari
e l’ Aire
Referendum:
Sereni, “governo insoddisfacente, non risponde a quanto
richiesto”
(GRTV)
“La risposta che il Governo ha dato all’ interrogazione
sul grave ritardo nella predisposizione degli elenchi elettorali
per gli italiani all’ estero è insoddisfacente,
poiché non chiarisce nessuna delle questioni specifiche
da me sottoposte”. E’ quanto dichiara l’ On.
Marina Sereni, Responsabile nazionale Ds per l’ Organizzazione,
che il 7 aprile scorso aveva presentato una interrogazione
a risposta scritta in Commissione (5-04167) al Ministro per
gli Affari Esteri. La Sereni chiedeva “se per il prossimo
referendum il Governo non intendesse proporre una soluzione
normativa che depuri il dato relativo al corpo elettorale
degli italiani all’ estero delle situazioni di cui è
accertata l’inagibilità elettorale” e di
“presentare al più presto il provvedimento con
il quale si ridefiniscono i collegi elettorali italiani allo
scopo di assicurare alla Circoscrizione Estero i 12 deputati
ed i 6 senatori previsti dalla modifica costituzionale”.
Le
richieste della parlamentare Ds erano volte non solo a evitare
che una percentuale tra il 40% e il 60% di italiani all’estero
fosse esclusa dal voto, ma che il quorum previsto per la validità
del referendum sulla procreazione assistita non fosse inficiato
dalla presenza di un dato nominale certamente gonfiato, in
quanto non corrispondente al numero reale degli elettori che
potranno effettivamente esercitare il loro diritto. Il Governo,
dunque, con il suo silenzio sulle questioni specifiche, dimostra
“di non essere in grado né di fornire dati attendibili
sugli elenchi degli elettori, né di voler porre un
rimedio alle situazioni di cui è accertata l’inagibilità
elettorale, compromettendo il quorum del referendum”.
Dalla
risposta del Governo, inoltre, risulta che non sarebbero state
ancora allineate le posizioni presenti esclusivamente negli
schedari consolari. Per la Sereni “questo è gravissimo,
poiché si sta parlando di un dato altissimo - che il
Governo tra l’altro non chiarisce – ma che si aggira
sul milione e trecentomila cittadini”.
GRTV
Il
Sottosegretario agli Esteri Boniver ha risposto per conto
del Governo all’interrogazione dell’On.le Sereni
relativa al mancato allineamento tra le Anagrafi Consolari
e l’Aire
“Gli
ultimi accertamenti hanno consentito di allineare circa 400.000
nuove posizioni. Per un totale di circa 700.000 posizioni”
Marina
Sereni esprime però preoccupazione relativamente alla
costruzione degli elenchi degli aventi diritto al voto per
i nostri cittadini all’estero che risultano ancora incompleti
(GRTV)
Il sottosegretario di Stato per gli Affari esteri, Margherita
Boniver, ha risposto davanti alla III Commissione permanente
della Camera, Affari esteri e comunitari, all’interrogazione
presentata dall’ On.le Marina Sereni dei Ds relativa
alle problematiche legate al mancato allineamento dei dati
fra le Anagrafi Consolari e l’Aire con conseguente impedimento
per gli italiani all’estero di adempiere al diritto costituzionale
di votare.
Questo
il testo integrale della risposta:
“In
vista del prossimo appuntamento referendario, è stata
effettuata una nuova operazione di allineamento dei dati presenti
nelle AIRE gestite dai Comuni italiani con quelli contenuti
negli schedari degli Uffici diplomatico-consolari: ciò
al fine di elaborare la versione più aggiornata dell’elenco
unico dei cittadini italiani residenti all’estero, dal
quale ottenere le relative liste elettorali, ex articolo 5
della Legge 459/01. Rispetto alle precedenti operazioni di
allineamento dei dati realizzate in occasione dei pregressi
eventi elettorali che hanno interessato i connazionali all’estero,
accanto all’ allineamento «classico» basato
su identità di nome, cognome e data di nascita dei
connazionali, sono stati utilizzati nuovi e più elastici
criteri statistico-informatici di incrocio, basati sulla coincidenza
delle prime lettere del nome, e completa identità del
cognome e della data di nascita, per poi passare alle prime
lettere del cognome e così via fino al limite massimo
consentito per non incorrere in concrete possibilità
di errori. Tale operazione, approvata in seno al Comitato
permanente anagrafico-elettorale (istituito ai sensi dell’
articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica n.
104/03 recante il Regolamento di attuazione della legge sul
voto all’estero), ha consentito di allineare circa 400.000
nuove posizioni. Dall’inizio degli allineamenti, avviati
in occasione dei referenda del giugno 2003, ad oggi, il totale
delle posizioni allineate è di circa 700.000, il che
giustifica ampiamente la validità tecnica di questa
procedura.
L’attuale
situazione degli elenchi anagrafico-elettorali è pertanto
così delineata: in elenco unico dei residenti all’estero,
finalizzato alla formazione delle liste elettorali per la
Circoscrizione estero, risultano, a seguito delle ultime operazioni
di aggiornamento, circa 2.720.000 posizioni allineate, pari
al 67,5 per cento. Concorrono altresì alla formazione
dell’elenco unico circa 700.000 posizioni di iscritti
in AIRE, mentre restano escluse dall’elenco aggiornato
le posizioni presenti solo negli schedari consolari. Per tutte
le posizioni che concorrono alla formazione dell’elenco
aggiornato sono stati effettuati accurati controlli informatici
sia da parte del Ministero dell’interno che da parte
del Ministero Affari Esteri, per una bonifica preventiva dei
dati ivi presenti, nel rispetto delle normative vigenti in
materia. Delle posizioni non allineate, cioè presenti
solo negli schedari consolari, potranno comunque essere recuperate
ai fini dell’espressione di voto all’estero per
corrispondenza quelle rispondenti al dettato degli articoli
16 e 17 del regolamento di attuazione della Legge 459/2001,
per le quali quindi è stata avviata la procedura formale
di iscrizione AIRE entro i termini di legge.
In
vista delle prossime elezioni politiche, è oggetto
di approfondito esame da parte del predetto Comitato permanente
anagrafico-elettorale l’attuazione di una apposita operazione
di mailing condotta di comune accordo da Ministero dell’Interno,
Ministero degli Affari Esteri, e Ministro per gli Italiani
nel mondo, indirizzata a tutti i connazionali le cui posizioni
risulteranno ancora non allineate, al fine della loro inclusione
o esclusione nell’elenco dei residenti all’estero
e
quindi nelle liste elettorali. In merito, lo stesso Comitato
sta valutando eventuali proposte di modifiche e/o integrazioni
normative per consentire la definitiva sistemazione anagrafico-elettorale
delle posizioni così recuperate.
Il
Ministero degli Affari Esteri ha già interessato la
rete diplomatica europea affinché intensifichi il dialogo
con le rispettive Autorità di accreditamento per favorire
le operazioni di scambio dei dati anagrafici aggiornati dei
nostri connazionali residenti nei Paesi europei; in questo
contesto, sono in corso negoziati con le Autorità tedesche
per giungere ad un accordo bilaterale in materia anagrafica”.
L’
On.le Sereni si è dichiarata parzialmente soddisfatta
della risposta fornita osservando però che lo stato del
lavoro relativo alla costruzione degli elenchi degli aventi
diritto al voto per i nostri cittadini all’ estero risulta
ancora incompleto, confermando quindi la necessità di
accrescere l’ attenzione sul problema della garanzia del
diritto di voto degli italiani all’ estero in vista delle
prossime consultazioni elettorali, mentre aumenta la preoccupazione
per la prossima scadenza referendaria, in cui la questione del
raggiungimento del quorum, in presenza di un elenco inesatto
degli aventi diritto al voto, rischia di diventare cruciale
per gli esiti del referendum stesso.