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RELAZIONE ATTIVITA`COMMISSIONE CONSOLARE
SANTO
DOMINGO, 18/01/2005
La
Commissione Consolare, formata da signori Anna Sabàto,
Daniela Orefice, Ermanno Filosa e Giovanni Garibaldi,
si è riunita in data odierna per stendere la presente
relazione sulle attività svolte dal mese di settembre
2004 fino ad oggi, nonchè per mettere in evidenza alcune
problematiche incontrate presso l´Ufficio Consolare
ed infine per suggerire, nello spirito di cooperazione auspicato
dalla legge, le loro eventuali possibili soluzioni.
In
particolare per quanto riguarda l´attività, sono
stati presi in esame fino ad oggi dalla Commissione Consolare
23 (ventitre) casi di cittadinanza, dei quali ne sono stati
risolti felicemente soltanto 6 (sei). L´esame di dette
pratiche ha fatto sì che ci rendessimo conto di problematiche
riguardanti i cittadini che hanno diritto o meno alla cittadinanza
italiana, problematiche dovute soprattutte alla scarsa conoscenza
delle leggi, sia da parte degli utenti, che delle stesse autoritá.
Al
tempo stesso siamo stati contattati dai cittadini italiani
residenti solo da alcuni anni in questo paese che hanno invece
problematiche diverse, come richieste di autentica di firma,
deleghe di poteri, rinnovi di passaporti, di patenti ecc.,
per le quali pare ci sia attualmente un “impasse”
che non riusciamo a comprendere e che portiamo ufficialmente
a conoscenza dell´assemblea e del nostro Presidente,
affinchè adotti tutte le misure necessarie al superamento
delle relative difficoltà.
Inoltre
ci sembra della massima importanza comunicare all´assemblea
del Comitato che riceviamo costantemente centinaia di segnalazioni
di cittadini italiani che non riescono a dialogare in modo
aperto e democratico con gli impiegati preposti agli sportelli
e che si continua a perpetrare il mal costume secondo il quale
alla porta del Consolato (che è sempre e soltando una
per tutti, sia cittadini italiani che di altre nazionalità)
ci si imbatte regolarmente in un militare dominicano, il quale
non sa parlare italiano e rende difficoltoso l´ingresso
anche ai cittadini italiani che ne hanno il pieno diritto.
Per
chiarire bene il nostro pensiero: il Consolato è territorio
italiano, dove qualsiasi cittadino italiano che bussi a quella
porta per esigenze proprie, deve trovare adeguata accoglienza
ed una volta entrato deve poter spiegare, privatamente, al
competente funzionario il motivo per cui si rivolge ai servizi
consolari, fermo restando che non devono essere problematiche
di visti, per i quali, peraltro, abbiamo notato un sensibile
miglioramento.
Altro
punto dolens sono le risposte che ci si sente dare al telefono,
quelle volte in cui i nostri concittadini riescono a contattare
qualcuno, come è successo molto recentemente ad una
signora che dovendo fare una delega di potere, si è
sentita rispondere molto sgarbatamente di richiamare in febbraio
dacchè il funzionario addetto era assente per ferie.
Per
concludere, al momento ci sentiamo privi di un interlocutore
persino noi della Commissione Consolare, cosa che dopo mesi
di attività non può che farci provare una frustrazione
non indifferente, soprattutto verso i nostri elettori, che
hanno dimostrato di riporre la loro fiducia nelle nostre capacità
di iniziativa e di riforma del rapporto stesso con il Consolato,
figuriamoci come si sentono i cittadini che si rivolgono direttamente
a detta istituzione consolare.
Facciamo
quindi un appello alla Presidenza, all´esecutivo del
Com.It.Es. all´assemblea tutta ed alla sensibilità
del nostro Ambasciatore, S.E. Dr. Giorgio Sfara, affinchè
queste tematiche così brevemente delineate, possano
trovare, dopo un´adeguata analisi, la giusta soluzione.
I
sottoscritti, inoltre, certi che quanto esposto non cadrà
nel vuoto, attendono una pronta risposta dell´avvenuto
superamento delle questioni di cui sopra.