GIUSTIZIA
……IMPAZZITA???!!!!
Mori
e il "capitano Ultimo" aiutarono la mafia?
di Ermanno
Filosa
SANTO
DOMINGO, 18-02-05. Ma che cosa succede in Italia???!!. Sembra
che una parte della giustifia sia.....”impazzita”!!!
Il clamoroso rinvio a giudizio del direttore del Sisde e del
carabiniere che arrestò Totò Riina e’
stupefacente!!. L' accusa: è di favoreggiamento di Cosa
Nostra perché non perquisirono il covo dove si nascondeva
il boss.......
E' l' accusa con la quale sono stati rinviati a giudizio (prima
udienza il prossimo 7 aprile) il prefetto Mario Mori,
direttore del Sisde e il tenente colonnello Sergio De Caprio,
meglio noto come il "capitano Ultimo", l' uomo che,
il 15 gennaio 1993, arrestò il boss Totò Riina:
due eccellenti professioni dalla esemplare capacità operativa
e rispetto della dignità dello Stato. Vista da qui, da
oltre oceano, da 10 mila klm la vicenda assume un tono fosco
e fa impenzierire. E la comunità italiana all' estero
si domanda che cosa succede in un Paese che per fama e' stato
sempre un esemplare Tempio di " sacralità del diritto
"... Ma dopo la vicenda giudiziaria di Andreoti, ci si
puo' aspettare di tutto.
Il clamoroso rinvio a giudizio è arrivato, dopo due ore
di Camera di Consiglio, dal Gup Marco Mazzeo, che ha
rinviato a giudizio Mori e De Caprio respingendo la richiesta
di non luogo a procedere avanzata dai pm Antonio Ingroia
e Michele Prestipino, secondo cui, la mancata perquisizione
della villa -covo in cui Riina alloggiava quando fu arrestato-
il 15 gennaio 1993- sarebbe stata dovuta a un' incomprensione
fra procura e carabinieri.
Nessuna dichiarazione è stata resa dai due imputati che
alla fine dell' udienza si sono allontanati in fretta dal palazzo
di Giustizia. Bocche cucite anche per Ingroia e Prestipino,
mentre l' avvocato Piero Milio, difensore di Mori, uscendo
dall' aula ha pronunciato un flebile: "Non ho parole".
E ci credo........!!!!!
Secondo quanto riportato dal provvedimento del gup, Mori e De
Caprio saranno processati da un giudice "a composizione
monocratica", una scelta, però, subito giudicata
"molto strana", secondo fonti della stessa Procura
di Palermo. Infatti, al giudice monocratico, vengono di norma
assegnati i processi per favoreggiamento semplice, mentre quelli
aggravati dall' articolo 7, che riguarda l' aver avvantaggiato
Cosa Nostra, si svolgono davanti ad un tribunale a composizione
collegiale.E proprio su questo punto i Pubblici Ministeri della
Dda discuteranno durante la prossima riunione, come ha confermato
il procuratore della repubblica di Palermo, Pietro Grasso:
"Non posso che prendere atto della decisone del giudice
- ha aggiunto Grasso - che come tale va rispettata. La richiesta
dei colleghi - ha aggiunto - è frutto di valutazioni
maturate all' interno della Dda".
Sul
paradosso dei Pubblici Ministeri che il 7 aprile saranno in udienza
senza essere convinti della fondatezza dell' accusa, Grasso ha
detto: "Come pm in passato ho chiesto assoluzioni quando
mi ero convinto che non vi fossero elementi sufficienti a sostegno
dell' accusa". In Italia è possibile tutto.........
forse libereranno Riina e metteranno in cella Mori e De Caprio.
In fondo che male c’ è.......... un po’ di carcere
a ciascuno non fa male a nessuno. Se volete ridete. Ma vi è
da piangere. |