Fisio Linea - - Linea Italiana 100% Naturale
Prodotti professionali per i capelli e il cuoio capelluto
Tel. ( 809 ) 508 - 0322
Fisio Linea
Fondato da Giovanni GARIBALDI     
<< RITORNARE
Articoli
Documenti
Rassegna stampa
Links
Contatto
Italia & Italia
L' Occasione
Mapa del Sito

 
ARTICOLI
REPUBBLICA DOMINICANA: NOTIZIE


GIUSTIZIA ……IMPAZZITA???!!!!
Mori e il "capitano Ultimo" aiutarono la mafia?

di Ermanno Filosa

SANTO DOMINGO, 18-02-05. Ma che cosa succede in Italia???!!. Sembra che una parte della giustifia sia.....”impazzita”!!! Il clamoroso rinvio a giudizio del direttore del Sisde e del carabiniere che arrestò Totò Riina e’ stupefacente!!. L' accusa: è di favoreggiamento di Cosa Nostra perché non perquisirono il covo dove si nascondeva il boss.......

E' l' accusa con la quale sono stati rinviati a giudizio (prima udienza il prossimo 7 aprile) il prefetto Mario Mori, direttore del Sisde e il tenente colonnello Sergio De Caprio, meglio noto come il "capitano Ultimo", l' uomo che, il 15 gennaio 1993, arrestò il boss Totò Riina: due eccellenti professioni dalla esemplare capacità operativa e rispetto della dignità dello Stato. Vista da qui, da oltre oceano, da 10 mila klm la vicenda assume un tono fosco e fa impenzierire. E la comunità italiana all' estero si domanda che cosa succede in un Paese che per fama e' stato sempre un esemplare Tempio di " sacralità del diritto "... Ma dopo la vicenda giudiziaria di Andreoti, ci si puo' aspettare di tutto.

Il clamoroso rinvio a giudizio è arrivato, dopo due ore di Camera di Consiglio, dal Gup Marco Mazzeo, che ha rinviato a giudizio Mori e De Caprio respingendo la richiesta di non luogo a procedere avanzata dai pm Antonio Ingroia e Michele Prestipino, secondo cui, la mancata perquisizione della villa -covo in cui Riina alloggiava quando fu arrestato- il 15 gennaio 1993- sarebbe stata dovuta a un' incomprensione fra procura e carabinieri.

Nessuna dichiarazione è stata resa dai due imputati che alla fine dell' udienza si sono allontanati in fretta dal palazzo di Giustizia. Bocche cucite anche per Ingroia e Prestipino, mentre l' avvocato Piero Milio, difensore di Mori, uscendo dall' aula ha pronunciato un flebile: "Non ho parole". E ci credo........!!!!!

Secondo quanto riportato dal provvedimento del gup, Mori e De Caprio saranno processati da un giudice "a composizione monocratica", una scelta, però, subito giudicata "molto strana", secondo fonti della stessa Procura di Palermo. Infatti, al giudice monocratico, vengono di norma assegnati i processi per favoreggiamento semplice, mentre quelli aggravati dall' articolo 7, che riguarda l' aver avvantaggiato Cosa Nostra, si svolgono davanti ad un tribunale a composizione collegiale.E proprio su questo punto i Pubblici Ministeri della Dda discuteranno durante la prossima riunione, come ha confermato il procuratore della repubblica di Palermo, Pietro Grasso: "Non posso che prendere atto della decisone del giudice - ha aggiunto Grasso - che come tale va rispettata. La richiesta dei colleghi - ha aggiunto - è frutto di valutazioni maturate all' interno della Dda".

Sul paradosso dei Pubblici Ministeri che il 7 aprile saranno in udienza senza essere convinti della fondatezza dell' accusa, Grasso ha detto: "Come pm in passato ho chiesto assoluzioni quando mi ero convinto che non vi fossero elementi sufficienti a sostegno dell' accusa". In Italia è possibile tutto......... forse libereranno Riina e metteranno in cella Mori e De Caprio. In fondo che male c’ è.......... un po’ di carcere a ciascuno non fa male a nessuno. Se volete ridete. Ma vi è da piangere.
<< RITORNARE