Stamattina,
mentre ero in macchina per andare a fare alcune commissioni, come
spesso mi capita stavo ascoltando il programma "La Receta
de la Zeta" di Melis Melo, sulla frequenza della Zeta
101, che va in onda subito dopo il "Gubierno de la Mañana",
programma di Don Alvaro e figlio.
Il programma é stato un susseguirsi di telefonate da parte
di cittadini comuni , di associazioni e di persone particolari
che conoscono direttamente o indirettamente la giornalista-conduttrice
radiofonica Melis Melo, e la chiamavano per esprimerle
la loro solidarietá e costernazione, cercando in qualche
modo di darle appoggio e consolazione. Infatti, il giornalista
ucciso ad Azua era un suo nipote. Decine di telefonate denunciando
abusi e illegalitá praticamente in tutto il territorio
nazionale. Ora come ora, non c' é pezzo della Repubblica
Domenicana che si possa definire "tranquillo". Non per
creare allarmismi inutili, ma lo dicono gli stessi notiziari locali,
i giornali.
Si vive un' onda di delinquenza e criminalitá come da tempo
non succedeva. Addirittura, un uomo che chiamava da Azua, un "pueblo"
dove praticamente ci sono solo pietre, denuncia il traffico di
droga che domina ad agni angolo della strada, complice la polizia
e la DNCD che si fanno pagare mazzette profumatissime da parte
dei cosiddetti "capi". - Ya pagamos nuestra luz!, dicono
i venditori di droga, quando la polizia li va a visitare. - Es
la luz verde la que pagan! - continua il signore al telefono,
- semaforo verde per poter fare quello che vogliono! - Inoltre,
racconta che la sera dopo le 7 é pericoloso uscire, potrebbe
venire a costare molto caro. Si rischia di farsi attraversare
da una raffica di pallottole, farsi accoltellare per un cellulare,
e non tornare piú a casa. - Qui ad Azua - aggiunge - chi
va a scuola, chi studia, chi é una persona normale, per
bene, non conta nulla. Qui esiste la "jeeppettocrazia",
conta chi torna da Nueva York pieno di soldi del narcotraffico,
e anche se si é fatto 5 o 6 anni di galera, chissenefrega!!
Ora ha una jeep che hanno solo i "peloteros", vive come
un re, e continua comprando coscenze e etica, morale e professionale.
Le telefonate delle persone stanche di tanti soprusi e violenza,
arrivavano da Azua ma anche da San Cristobal, dove sembra che
ci sia una corruzione totale all' interno della Polizia locale,
anche lí. Nella provincia di Navarette, la settimana scorsa
sono stati ritrovati in una casa in costruzione, sette cadaveri
di persone morte almeno da 3 o 4 giorni, e si pensa il fatto abbia
a che vedere con regolamento di conti fra bande criminali.
Poi, come se fosse poco, fra ieri e l ' altro ieri, gli Amet,
che prima si dedicavano ad assalire italiane, ora stanno tirando
manganellate in faccia ai motociclisti che passano sui sopra elevati,
come quelli della Ave. Kennedy, rompendo setti nasali, facendo
saltare occhi, causando la caduta dei poveri malcapitati che per
essere andati incontro a una infrazione minore, rischiano di morire
ammazzati; da coloro poi che dovrebbero assicurare l' ordine e
l' incolumitá dei cittadini.
Insomma, sembra proprio che la Repubblica Domenicana non voglia
uscire da questo turbine di malumore e scontento. C' é
sempre un problema, se non é la luce é l' acqua;
se non é la benzina, é il gas propano; se non é
il dollaro alle stelle, ora é la criminalitá e la
totale assenza di giustizia.
Non ci sorprendiamo, poi, se qualcuno va in giro dicendo che "il
primo che non conosco che mi si avvicina, gli sparo. Poi gli chiedo
cosa voleva".
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