UNA
EUROPA FORTE RASSICURA LA PACE
COME SUPERARE IL PARADOSSO EUROPEO??
La crescita economica dipende sempre più dalla ricerca
e dalla tecnologia, quali strumenti di modernizzazione per
le imprese europee, fattore indispensabile per permettere
all' Europa di rafforzare la propria posizione competitiva
e, in modo diretto ed indiretto, salvaguardare e ad accrescere
l' occupazione. Le regioni europee nelle quali le imprese
effettuano i maggiori investimenti in termini di ricerca presentano
in genere i tassi di disoccupazione più ridotti.
L'
Europa produce un terzo delle conoscenze scientifiche sviluppate
a livello mondiale ed occupa una posizione di primo piano
in ambiti quali la ricerca medica e la chimica. In campo tecnologico
vanta importanti successi in settori quali l' aeronautica
e le telecomunicazioni. Tuttavia si parla di "Paradosso
Europeo" perché l' Europa pur essendo prima nella
produzione di pubblicazioni scientifiche rispetto agli USA
e al Giappone, è all' ultimo posto per numero di brevetti
depositati. La vera debolezza europea risiede, quindi, nell'
insufficiente capacità di trasformare la conoscenza
tecnologica e scientifica in effettive opportunità
imprenditoriali.
L'
Unione Europea dispone pertanto di un potenziale che deve
essere tutelato, rafforzato e pienamente sfruttato:
-
attualmente gli investimenti in attività di ricerca
rappresentano mediamente l' 1,8% del PIL rispetto al 2,8%
degli USA ed al 2,9% del Giappone;
- nel 1998 gli USA hanno speso complessivamente per la ricerca
(pubblica e privata) 60 miliardi di euro in più rispetto
all' Europa;
- da dieci anni a questa parte la bilancia commerciale dell'
Europa presenta ogni anno per i prodotti ad alta tecnologia
un deficit di circa 20 miliardi di euro;
- in termini di posti di lavoro, i ricercatori rappresentano
in Europa il 2,5% della forza lavoro occupata nelle imprese,
contro il 6,7% negli Stati Uniti ed il 6% in Giappone.
Il numero degli studenti europei che compiono studi di livello
universitario negli Stati Uniti è oltre il doppio di
quello degli studenti americani che svolgono tali studi in
Europa ed il 50% degli europei che effettuano un dottorato
negli Stati Uniti, risiedono in tale paese per un lungo periodo
trasferendovisi talvolta definitivamente.
In
assenza di interventi correttivi concertati, l' attuale situazione
rischia di essere causa di rallentamento della crescita economica
e di perdita di competitività dell' Europa in un' economia
ormai globalizzata.
Si
mira, quindi, alla realizzazione di uno Spazio Europeo della
Ricerca attraverso:
-
il collegamento in rete dei centri d' eccellenza esistenti
in Europa e creazione di centri virtuali, impiegando a tal
fine i nuovi mezzi di comunicazione interattivi;
- l 'adozione di un approccio comune in quanto ad esigenze
e modalità di finanziamento delle grandi infrastrutture
di ricerca in Europa.
- l' attuazione più coerente delle attività
di ricerca nazionali e comunitarie e rafforzamento delle relazioni
fra i diversi organismi di cooperazione scientifica e tecnologica
in Europa;
- il migliore impiego di strumenti e mezzi volti a stimolare
gli investimenti destinati alla ricerca ed all' innovazione:
strumenti di sostegno indiretto (nel rispetto delle regole
vigenti per gli aiuti di Stato), brevetti, capitale di rischio;
- un sistema comune di riferimento scientifico e tecnico per
l'attuazione delle politiche comunitarie;
- l' impiego di maggiori risorse umane favorendone contestualmente
una maggior mobilità, in particolare:
costituzione di una dimensione europea nelle carriere scientifiche;
- maggior spazio alle donne nella ricerca;
- sensibilizzazione dei giovani, volta a risvegliarne l' interesse
per la ricerca e per le carriere scientifiche.
È
utopistico credere che lo Spazio Europeo della Ricerca possa
magicamente apparire da un giorno all' altro nella sua forma
definitiva. Esso sarà piuttosto il frutto di un impegno
progressivo. Le misure suggerite vanno distinte in interventi
a breve, medio e lungo termine e spesso la realizzazione dei
primi costituirà una condizione necessaria per la realizzazione
di quelli previsti nella fase successiva. Anche qui nei Caraibi
e in tutta l’ America latina la ricaduta positiva della
crescita economica europea avrà effetti porsitivi : la
crescita economica dell’ Europa ha bisogno di mercati in
via di sviluppo, per ampliare gli investimenti finanziari; e’
forse proprio l ’ora dello sviluppo e della ripresa della
Repubblica Dominicana, la tanto auspicata uscita dal tunnel
delle lamentele e l' avvio di programmi concreti per superare
le povertà e dare piu’ forza alle istituzioni e
piu’ fermezza allo sviluppo democratico e alla affermazioni
di valori eterni e immutabili: libertà, eguagliaza, giustizia
sociale, solidarità.