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ANALISI di Ermanno Filosa


BERLUSCONI E LE OMBRE DELLA VITTORIA.

Santo Domingo, giugno 2005. - BERLUSCONI è, insieme, conquista e perdita, un sogno, forse un miraggio, forse incarna un ideale raggiungibile. La speranza incantata di milioni di Italiani. Incontrarsi ed ottenere consensi e poi dirsi addio con l'elettore, e' il sottile tormento che si muove dentro il petto di Silvio.

Nomi, sentimenti, storie, promesse, cose realizzate, persone si muovono nella sua sensibilità. Gli vengono incontro, lo affiancano, lo accompagnano lungo un sentiero fatto di imprevisti e possibili agguati; poi se ne vanno, prendono altre vie: mai l'appostamento rivela il pericolo della insidia perchè è difficile abbattere i Giganti della Storia. A volte i propositi e le possibilità strategiche di vittoria si fermano, e rimangono lì, e lo guardano: si allontanano e diventano sempre più piccoli, più distanti, mentre Berlusconi prosegue il cammino e spesso neppure si volta indietro, preso da mille pensieri, la mente alla prossima meta: è inseguito dalla ombra della vittoria elettorale nel 2006. Ma ogni proposito, ogni sfida vinta lasciano qualcosa. Un peso piccolo o grande, prezioso sempre; ci lasciano il sapore misterioso e dolcissimo, pastoso e aromatico della vittoria.

La competizione e la ribellione già animano le file del movimeto politico piu' incredibile della Storia del mondo: Forza Italia, nasce e conquista con i voti il potere in appena tre-quattro mesi. È una vittoria che pesa, eppure parlerà alle attese degli Italiani dal profondo del cuore nell'ora più buia, nel giorno più difficile. Adesso, dopo i referendum, la volontà di vincere, di continuare nella conquista e nella vittoria di nuove mete è forte nella intenzione di Berlusconi; la vittoria è una presenza-assenza, ma non un fantasma, è una mano che puoi stringere forte quando ogni altra mano ti sfuggirà e il coraggio di gestire la conquista parrà anche vacillare. Ma i giganti della Storia sono sempre rinvigoriti dalla lotte che li hanno condotti alla meta, e non cadono.

La vittoria politica proietta sempre una ombra, ci presenta un ricordo. È una sorta di fotografia a colori o in bianco e nero, un mondo chiuso in una frase, una seguenza di canti e suoni che non sai piu' da dove provengono, una intervista o un dibattito televisivo, un pianto o un sorriso, un rammarico che emerge dalla memoria: emozioni complesse tra lo spasimo e il godimento, il sollievo della meta realizzata. È una strada tra la nebbia d'inverno che conduce ad Arcore e Macherio, o sono antichi Maestri di umanità e arguzia politica come il milanese Renato Massari che non raccontano a Silvio le fiabe e non lo spronano verso l'esilio; e Berlusconi nella mitologia quotidiana ha bisogno del lessico familiare, amichevole, e desidera rendere meno monotona possibile così la epopea domestica. Vince per non sentirsi solo; la solitudine dei Grandi attanaglia ma non lacera e strazia il gusto di vivere.

La vittoria politica per sua propria natura è amabile e garbata, a volte provocatoria, dispettosa, mai offensiva: è il tempo che ti pareva inesauribile e poi non c' è più, viene messo in discussione. Di nuovo devi iniziare ad archittettare il sogno, capire ciò che non hai saputo dire, che non hai potuto fare; inizia il rimorso, il rimpianto. Percepisci accanto a te silenzi lancinanti, parole di circostanza. È il desiderio di non perdere che adesso coltivi dentro di te, rimane forte la voglia di persuadere gli altri, e le parole che spenderai non saranno mai inutili. Elabori nuove strategie, proponi nuove prospettive. Berlusconi tutto questo lo coltiva dentro il proprio petto; mi diceva il cordiale on. Dario Rivolta, Vice-Presidente alla Commissione Esteri alla Camera, in occasione di una sua visita in Santo Domingo .."....devi metterti in testa che uno come Silvio nasce una volta sola ogni cento anni in tutta l 'Europa. Credimi, lo conosco bene....".

Ci credo, caro Rivolta... Ma Berlusconi sa che il consuntivo finale, è il significato e il valore del vivere? Conosce uno dei drammi amari del divenire storico-politico, e cioè che il destino dei Grandi è in mano ai piccoli?!

Dr. Ermanno Filosa

 

Il dott. Ermanno Filosa, vive in Santo Domingo, è Presidente dell' Associazione di italiani " AZZURRI NEL MONDO - FORZA ITALIA", e

Cosigliere del COM.IT.ES. (COMITATO DEGLI ITALIANI ALL' ESTERO - CIRCOSCRIZIONE CONSOLARE DI SANTO DOMINGO - HAITI - GIAMAICA)
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