Forza
Italia come la casa italiana del Ppe, il partito popolare
europeo!?. Si, perchè no.. Dinanzi alla difficile fase
che ha seguito le elezioni europee che non sono andate bene
per il centrodestra e il partito di maggioranza relativa,
è necessario ridefinire l’ azione del movimento
“Forza Italia”, e dare nuovo slancio alla azione
politica. E il futuro che si ipotizza, nei corridoi di via
della Umiltà, è una Forza Italia che covrebbe
divenire il Ppe italiano.
In
Europa, in realtà, è nato un bipolarismo tra
Partito popolare europeo e Partito socialista europeo, tra
un centrodestra liberale e riformatore e una sinistra conservatrice
e statalista. Questo è il segno che i dirigenti di
Forza Italia possono costruire la casa italiana del Ppe, la
casa dei moderati e dei riformisti, attraverso un processo
che non deve essere forzato e che deve contemplare diversi
passaggi.
Ma
con chi fare questa casa comune? Solo con Forza Italia? E
come impostare il rapporto con gli alleati?
Spiega
Bondi, coordinatore Nazionale: “Penso a una Casa che
comprenda chi oggi fa già parte della grande famiglia
dei popolari europei - Forza Italia, Udc e Udeur - si apra
fin da subito alla prospettiva di accogliere Alleanza nazionale
e, in prospettiva, anche la Lega Nord, una partita che assomiglia
alla Csu tedesca dei tempi migliori. E diventi la casa comune
di chi condivide gli ideali di libertà, solidarietà,
sussidiarietà, modernità, attiva costruzione
della pace e della sicurezza”.
È
certo: Forza Italia dopo dieci anni si trova nuovamente di fronte
al bivio tra restaurazione e modernizzazione. Forza Italia interpreta
il suo ruolo solo se sa impedire la restaurazione e interpretare
la speranza della modernizzazione e renderla concreta, senza
diomenticare la questione meridionale.. Per questo ruolo la
Casa delle libertà non basta più. Andrebbe ristrutturata
e allargata, oltre che secondo la prospettiva politica del Ppe
e con gli attuali alleati laici e sociali, anche a tutte le
altre forze con le quali si hanno in comune l’ obiettivo
di una modernizzazione vera e concreta, non illusoria, del Paese.
Questo dovrebbe essere la strada giusta...e vincere!!!.