Nessuno
è innocente
Lettera
di Lise Meitner a Otto Hahn
nella
foto Lise Meitner a Otto Hahn
Stoccolma,
estate 1945
Caro
Otto, questa lettera la darò a un americano, arriverà
tra poco e quindi ti scrivo molto in fretta, anche se avrei
cosí tante cose nel cuore da dirti. Ti prego di leggerla,
per favore, con la certezza della mia amicizia più profonda.
In questi mesi ho immaginato di scriverti molte lettere, perché
mi era chiaro che anche le persone come te e Laue non abbiano
veramente compreso la situazione... E questa è proprio
la disgrazia della Germania, che tutti voi abbiate perso il
senso della giustizia e della moralità. Tu stesso mi
hai raccontato nel marzo 1938 che Hörlein ti aveva informato
delle cose terribili che venivano commesse contro gli Ebrei.
Sapeva quindi di tutte le azioni criminali programmate e poi
messe in atto ed era, malgrado ciò, membro del partito,
e tu lo consideravi — malgrado ciò — una persona
perbene e ti sei fatto influenzare da lui nel tuo comportamento
verso il tuo migliore amico.
Avete
tutti lavorato per la Germania nazista e non avete provato
a fare nemmeno resistenza passiva. Certo, per tranquillizzare
la coscienza, quando capitava, avete aiutato una persona in
pericolo, ma avete lasciato assassinare milioni di innocenti,
e nessuna voce di protesta si è levata contro.
Ti
devo scrivere tutto questo, in quanto da questo dipende molto
per voi e per la Germania, che vi rendiate conto che cosa
avete permesso che accadesse. Qui nella Svezia neutrale si
discute da molto prima della fine della guerra, che cosa si
debba fare con gli intellettuali tedeschi dopo la fine della
guerra. Che cosa penseranno gli americani e gli inglesi? Io
e altri siamo dell' idea che ci sarebbe una strada per voi:
ammettere apertamente che siete consapevoli che con la vostra
passività vi siete assunti una co-responsabilità
per ciò che è capitato in Germania, e che sentite
il bisogno di contribuire a rimediare, per quanto possibile,
a ciò che è stato fatto. Tuttavia molti pensano
che sia troppo tardi. Dicono che abbiate tradito innanzitutto
i vostri amici, poi i vostri uomini e i vostri figli, in quanto
li avete trascinati in una guerra criminale, e infine abbiate
tradito la Germania stessa, in quanto voi, quando la guerra
era già senza speranza, non vi siete ribellati nemmeno
una volta contro l' inutile distruzione della Germania. Sembra
spietato ma, credimi, è con un sentimento di amicizia
sincera che ti scrivo tutto ciò. Che il resto del mondo
compatisca la Germania, non potete proprio aspettarvelo. Quello
che in questi giorni si apprende delle inaudite atrocità
commesse nei campi di concentramento supera le più
orribili aspettative. Quando ho sentito alla radio inglese
un rapporto molto dettagliato degli inglesi e degli americani
su Belsen e Buchenwald ho pianto disperatamente e non sono
riuscita a dormire tutta la notte. E se avessi visto quegli
uomini, sopravvissuti dai lager che sono arrivati qui... Forse
ti ricorderai che io, quando ero ancora in Germania, ... ti
dicevo spesso: finché saremo solo noi a passare le
notti insonni e voi continuerete a dormire tranquilli, fino
a che succede questo le cose non potranno migliorare in Germania.
Ma voi non avete avuto notti insonni, non avete voluto vedere,
era troppo scomodo. Potrei portarti molti esempi, grandi e
piccoli. Ti prego di credere che tutto ciò che ti scrivo
in questa lettera ha il solo scopo di aiutarvi.
I
miei saluti più affettuosi a tutti
Tua
Lise
Questa
lettera è stata scritta da Lise Meitner a Otto
Hahn, subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale.
Lise Meitner (Vienna 1878, Cambridge 1968) è la fisica
austriaca che ha scoperto la fissione nucleare. Lavora per trent'
anni a Berlino, poi, nel 1938, è costretta a scappare
in Svezia, di nascosto quasi come una ladra. è ebrea,
e se rimanesse in Germania sarebbe deportata in un campo di
concentramento. Otto Hahn (Francoforte 1879 — Göttingen
1968) per trent' anni è il compagno di ricerca di Lise.
Lavorano al Kaiser Wilhelm Institut a Berlino, lui si occupa
di chimica, lei di fisica. Insieme studiano la struttura dell'
atomo e del nucleo, argomento di punta di tutta la scienza mondiale
del tempo. E' Otto che conduce l' esperimento fondamentale che
permetterà a Lise, in esilio in Svezia, di scoprire la
fissione nucleare. A Lise, però, non sarà riconosciuto
il merito della scoperta. Solo a lui verrà conferito
il premio Nobel per la chimica proprio per quella scoperta.
Otto stesso rinnegherà i meriti della sua compagna: "Era
solo la mia assistente" dirà. Per il resto delle
loro lunghe vite continueranno, separatamente, a occuparsi di
fisica e chimica nucleare. Muoiono a pochi mesi di distanza.
(E.F.)
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