|
Mi
aspetti come sempre in macchina, mi vieni a prendere ogni
lunedì,
col cuore che mi batte forte in petto e che mi dice che non
va così,
con l'anima che brucia come avessi digerito tutte le bugie,
persino quelle che non erano nemmeno mie.
E nella stanza i miei ricordi, le canzoni e tutte quelle mie
poesie,
i libri che leggevo da ragazzo, e quelle biglie che non guardo
più,
la radio è sempre lì che parla ma non dice niente,
tutto è pubblicità,
ed io che cresco solo in questa mia triste città.
Poi cambio rotta all'improvviso e mi ritrovo lontanissimo
da te,
che sei così simpatica, ma certamente non puoi assomigliare
a me:
mi stringe il cuore questa voglia di capire se sei veramente
mia,
la luna mi contagia con la sua malinconia.
Il tempo passa e mi racconta che l'inverno presto si allontanerà,
e il sole tornerà a scaldare le mie spalle larghe con
la sua energia,
la vita riuscirà a sorridermi anche se non ti avrò
vicino a me,
non passerò mai più i miei giorni a chiedermi
perchè...
E adesso ci riprovo a rimanere in equilibrio sopra i sogni
miei,
non basteranno un paio di chimere per rubarmeli e portarli
via;
resisterò come se fossi l'ultimo di questa fantomatica
tribù,
e riuscirò alla fine, così come lo hai fatto
tu.
da "Le mie Poesie", inedito di
Ricky Filosa
|