Santo
Domingo, D.N., 22 febbraio del 2005
Egregio
Signor
VISCA GIUSEPPE
Sua Sede
E,
per conoscenza: Egregi Signori Membri del CO.MI.TES. in Sto.
Dgo.
OGGETTO:
Lettera del 9/2/2005:¨Riserva di dimissioni¨
Egregio
Signor Visca,
Mi permetto iniziare questa missiva con un corto brano di una
nota poesia del Leopardi che recita: ¨Passata la tempesta,
odo augelli far festa, e la gallina, tornata in su la via, che
ripete il suo verso.¨
Si chiederá il perché di questa metafora poetica
in risposta al Suo scritto che appare nell´informatore
digitale ¨Il Corriere d´Italia¨, preceduto
da una nota del sig. Filosa nel quale si commenta il finale
del Suo riserbo a rassegnare le dimissioni come membro del Comites
e che, come diritto di libero cittadino, Lei é disposto
a farlo per ¨lealtá nei confronti di chi l´ha
creduto¨ prima e durante le elezioni del Comites.
Ed ecco il collegamento alla ¨tempesta¨ , che
a tutti quanti noi sovviene il ricordo dei ´tuoni e lampi´
che sfavillavano dai differenti luoghi dove un gruppo di ¨augelli,
ben riparati sotto un tetto che solamente a loro era concesso
ripararsi, tramavano nidi occulti che poi risultarono palesemente
e ridicolosamente chiari, mentre gli altri, attoniti ed impotenti,
cercavano aiuti piú dignitosi per non ´bagnarsi
dalla pioggia´ tormentosa.
Tralasciando le metafore e passando a cose piú concrete,
mi sono permesso risponderLe perché da qualche tempo
addietro sto assistendo alle riunioni del Comites come invitato
esterno e come segretario della neo Associazione degli Italiani
nel Caribe, LICA Inc. (di cui approfitto inviarLe copia della
presentazione ufficiale della stessa da parte del Presidente
eletto, Sig.ra Luciana Sartori) e, con mia grande sorpresa,
continuo ad osservare delle situazioni di non chiaro intendimento
e con propositi differenti nell'attuazione concreta dell´operato
Suo e dei Suoi adepti all´interno del Comitato.
Mi chiedo a cosa vale lo sproloquio di citazioni che Lei espone
nel citato scritto del 9 c.m. riguardante quanto detto dal Presidente
o gli allusivi rimproveri che a lui adduce per quanto si é
fatto o no all´interno delle varie riunioni e del suo
esercizio nelle funzioni di ¨buon padre¨ di una ¨nuova
famiglia¨ che potrebbe tranquillamente andare daccordo se
non esistessero, all´interno della stessa, elementi che
continuamente pensano che l´andamento del Comites é
uno specchio della politica italiana dove una minoranza deve
necessariamente essere contro la maggioranza quando invece questa
minoranza ancora non ha capito che il Comites in Rep.Dom. ha
vinto perché i suoi candidati mai hanno fatto cenno a
dei programmi e ad una campagna elettorale di tipo politico
e, se oggi nel Comites esiste una maggioranza LICA é
perché, fino a qualche mese fa, l´elettore italiano
in Santo Domingo non ne voleva sapere di politica ma solamente
di unione della collettivitá al fine di migliorare e
salvaguardare i diritti dei cittadini difronte alle istituzioni
italiane e dominicane.
Anche Lei, Sig. Visca, come gli altri membri del Comites, ha
il dovere morale di rispondere a questa collettivitá
e non solo a quei 184 simpatizzanti (sperando siano tutti correttamente
184!) che a Lei hanno creduto e che a Lei hanno posto il loro
consenso nella passata votazione del 26 marzo 2004.
É
altresí un dovere porre attenzione ai lavori commissionati
nelle passate riunioni ed i cui verbali dimostrano che Lei é
parte integrante di un gruppo di lavoro al quale dovrá
risponderne per le Sue responsabilitá.
Non faccia sempre la parte di colui che sentenzia e giudica,
poi se ne lava le mani come fece un noto personaggio della storia
cristiana; siamo in periodo di quaresima ed é lodevole
da parte Sua rendersi conto che piú di un anno fa si
esibí in maniera clamorosa facendosi trasportare da chissá
quali euforie del momento ed oggi lo ricorda questo fatto con
un gesto di pentimento direi quasi emozionante.
Sempre a distanza di oltre un anno ci farebbe anche piacere
sapere quali altri meccanismi hanno fatto sí che qualcuno
avvallasse delle firme quasi simili a quelle vere di coloro
che poi desideravano capire fino a che punto arriva la giustizia
e la equitá umana!
Anche a ricordo di un nostro fedele sostenitore che purtroppo,
in un fatale incidente é deceduto pochi mesi fa a Las
Terrenas e a tutti coloro che ancora credono che l´unione
puó fare una forza atta a sostenere quei cittadini che
per qualsiasi ragione si trovano in difficoltá dal punto
di vista della burocrazia consolare, dell´assistenza medica
e pensionistica, del desiderio di partecipare alle differenti
attivitá culturali, dell´ansia di apprendere ed
approfondire la lingua italiana, ecc. ecc. ebbene, a tutti costoro,
i membri del Comites devono far sí che queste aspettative
siano rese fattibili in tempi ed i modi relativamente brevi.
SOLO UNITI SI PUÓ OTTENERE CIÓ; se Lei non si
sente parte integrante di questa famiglia, potrá solo
continuare a svolgere il ruolo di colui che, ritornando al citato
poema del Leopardi ¨.....riprende il suo verso, tornando
sulla stessa via di prima...¨!
Approfitto per estenderLe i miei piú cordiali saluti.
ALDO
BURZATTA |