Santo
Domingo 11 Luglio 2004 - Quando si arriva dall' Italia,
dopo il solito volo di dodici ore, se é notte,
si capisce subito quando si é giunti all' Isola
di Santo Domingo. Dall' alto, basta una rapida occhiata
per vedere, o non vedere, le sue luci, i colori della
sua notte,... Ma quali luci? E quali colori? Sará
il nero della notte, e basta!. Se non fosse per la
luna piena, non si vedrebbe nulla!
In questi ultimi tempi, poi, la cosa si é fatta
veramente insopportabile: e lo dice uno che vive in
un edificio con planta full! Sí, perché
ormai anche la planta ha degli orari da rispettare!
Anche nelle migliori e piu´ lussuose torri in
Piantini, Naco, Bellavista.
"Los apagones" stanno uccidendo il buon
umore dei domenicani, e non solo, che non riescono
piú a ridere, né a lavorare, perché
non dormono! Abituati all' aria condizionata di notte,
o un ventilatore, come poter dormire con un caldo
umido insopportabile? E chi non dorme, chi non recupera
energia, poi, si sa, non rende. Che dire, ancora,
delle "micro-imprese", che sono sicuramente
la maggior parte in tutto il Paese: i piccoli commercianti,
artigiani, che non possono lavorare senza luce, e
si vedono costretti a rinunciare a una parte del guadagno.
Come se fosse poco! Ormai il peso domenicano si é
svalutato tanto, che a volte mi sembra quasi costi
di piú la cartaigienica al supermercato. A
proposito del supermercato, lasciatemi aprire una
breve parentesi. Come fate la spesa? Ovvero, state
attenti a comprare le offerte, i prodotti scontati,
o andate a ruota libera? No, perché se siete
di quelli che acchiappano la prima cosa che capita
fra le mani, allora mandate a fare la spesa vostra
moglie, una amica, non so. Qualcuno, non voi. Di questi
tempi, essere distratti al supermercato potrebbe venire
a costare molto caro! Si sa, quello che prima compravi
con 1.500 pesos, ora con 5.000 non lo riesci a portare
a casa; io stesso piú volte mi sono ritrovato
nella imbarazzante situazione di dover lasciare certe
cose alla cassa, perché il conto aveva superato
quello che io avevo a disposizione per pagare.
Ritornando al "problemazo!" della luce in
Repubblica Dominicana, sembra quasi ironico che quando
arrivi la fattura di Edesur sia una somma esagerata!
Ma come?! Se non c' é mai luce!! Ci fate pagare
i black out??! E dall' altra parte, l' amministrazione
del condominio ti corre dietro, e ti grida che il
mantenimento si é triplicato, che non dipende
da lei e non é colpa di nessuno, se non di
questo o quel governo ladro, del dollaro impazzito,
dell' 11 Settembre, della guerra in Iraq... Forse:
ma qui la gente guadagna semre lo stesso. Perché
non si aumentano gli stipendi? In un Paese dove lo
stipendio minimo é di 3.800 pesos al mese,
nemmeno 100 dollari americani. Come si fa a vivere
cosí? Lo stato e le banche non fanno altro
che togliere piú soldi ai domenicani, bruciandoli
con "paquetazos", nuove imposte, e tassi
di interesse che superano di molto ció che
in Italia viene chiamata "usura". Il popolo
non spende piú come prima, non compra, non
ha soldi. E come se al governo piacesse infierire
sui suoi cittadini, anche quelli piú poveri,
si sta parlando giá di altre tasse, fra le
quali ci sarebbe anche un aumento dell ' ITB, che
toccherebbe, fra gli altri campi, anche quello delle
tele-comunicazioni. Cosa da dimenticarsi del telefonino!
(Ma non piangiamo troppo, che, come si dice, tutto
il mondo é paese, e anche nella nostra cara
Italia, la situazione non é facile, con aumento
di imposte e tasse di vario genere.)
La situazione energetica che si vive a Santo Domingo
non esiste in nessun altro paese dell' area del Caribe
o dell' America Latina. La veritá é
che qui, in questa parte del mondo, la corruzione
arriva dappertutto, dai livelli piú bassi fino
a quelli piú alti; e i soldi se li mangiano
i politici, come quelli di Edesur, Edenorte; é
un circolo vizioso dal quale é difficile uscire.
A cosa é servito che l' ambasciatore americano
si sia riunito con i vertici del governo una settimana
fa? Si sono trovate soluzioni? Perche´ ce n'
é davvero tanto bisogno.
Credo che a noi non resti che aspettare con pazienza,
e sperare che la Repubblica Dominicana sappia uscire
presto da questa crisi energetica ed economica che
la sta divorando. Deve farlo per il bene di noi tutti,
per gli artigiani e i piccoli commercianti, per le
grandi industrie e le imprese; e anche per chi non
riesce a dormire la notte.
di Ricky Filosa
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