STIMATO
ALDO BURZATTA!!
In riferimento alla >>
Sua lettera del 22-2—2005, sottopongo alla Sua riflessione
il coraggio del Pontefice che oggi sta soffrendo per tutti noi
peccatori.
Un Papa contadino, sentimentalmente conservatore, fortemente
legato nei sentimenti al cattolicesimo antico della sua terra
ma pronto al nuovo e al diverso, con la sua alta autorità
inascoltata, un mondo pieno di guerre, di genocidi, di violazioni
dei diritti umani attorno al pastore che predica Pace e amore.
Accettando la sofferta contraddizione di essere per i fedeli
il Papa della guerra che affronta e vince il comunismo ateo
e autoritario ma anche quello della pace che chiede perdono.
Non è stato facile il rapporto fra i laici e questo Pontefice
nuovo e al tempo stesso antico. Ma nessuno gli ha negato di
essere un Papa coraggioso.
Apprendiamo da Lui ad essere uniti e coraggiosi, insieme al
Sen Visca e al dott Sfara, ai componenti COM.IT.ES. e alla Dottoressa
D' Orlandi, al dott. De Filippo e alla Signora Sartori, al dott.
Rosi, e agli altri protagonisti della vita amministrativa e
politica italiana locale. Noi italiani!!!! In Repubblica Domenicana
mobilitiamoci sempre per la difesa dei valori li libertà,
fratellanza ed eguaglianza.
Estendo a Lei, e a tutti coloro che mi leggono,
la Divina Benedizione Pontificia che io ho ricevuto a Roma la
domenica delle Palme del 2004.
Lunga vita al Papa!!! Dio è grande.
Salutissimi.
Dr. Ermanno Filosa
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