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ALLESTITO
IL COMIGNOLO SULLA SISTINA, SI AVVICINA IL CONCLAVE
CITTA'
DEL VATICANO 15.04.05 - Nuovi passi in avanti in vista del
conclave mentre si sta terminando di allestire la Cappella
Sistina con gli scranni per i 115 cardinali elettori. E' stato
installato sul tetto della Sistina il comignolo alto circa
due metri destinato a segnalare il risultato delle votazioni
dei cardinali riuniti per eleggere il nuovo papa.
In
previsione della ''fumata bianca'', che insieme al
suono delle campane di San Pietro annuncera' l' elezione del
successore di Giovanni Paolo II, oggi i tecnici del Vaticano
hanno collegato la stufa in ghisa che si trova nella sala
attigua alla cappella Sistina e la lunga canna fumaria: serviranno
per bruciare le schede e produrre le fumate, che saranno nere
solo in caso di mancata elezione. Per ora, invece, niente
prova di fumata, anche se le telecamere e i fotografi di tutto
il mondo sono rimasti puntati sul tetto spiovente per tutto
il pomeriggio.
Altro
passaggio verso il conclave, e' stato il giuramento di segretezza
prestato da tutti coloro che sono incaricati di lavorare per
la riuscita dell'elezione, dai cuochi agli addetti delle pulizie,
dagli ascensoristi agli autisti dei pulmini, dai medici fino
ai piu' stretti collaboratori dei cardinali ammessi nella
Sistina. In base a quanto stabilito dall'ufficio delle celebrazioni
liturgiche del Vaticano, gli ''Officiali e addetti al conclave''
hanno prestato il giuramento alle 17, nell'aula delle benedizioni.
''Tutti
coloro che saranno addetti al prossimo Conclave, sia ecclesiastici
che laici, approvati dal Cardinale Camerlengo e dai tre Cardinali
Assistenti, a norma della Costituzione Apostolica Universi
Dominici Gregis, dovranno prestare e sottoscrivere il Giuramento
prescritto'', spiega l' Ufficio delle celebrazioni liturgiche.
In
base a quanto prescritto dal capitolo 46 della Universi Dominici
Gregis, pertanto, si sono dati appuntamento alle 16.30 nella
Sala Regia, attigua sia alla Sistina che all'aula delle benedizioni:
- il Segretario del Collegio Cardinalizio,
mons. Francesco
Monterisi.
- il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, mons.
Piero Marini.
- i Cerimonieri Pontifici.
- i Religiosi addetti alla Sagrestia Pontificia.
- l'Ecclesiastico scelto dal Cardinale Decano perche' lo assista
nel proprio ufficio.
- i Religiosi di varie lingue per le confessioni.
- i Medici e gli infermieri.
- il personale addetto ai servizi della mensa e delle pulizie.
- il personale dei servizi tecnici.
- gli addetti al trasporto degli Elettori dalla Domus Sanctae
Marthae al Palazzo Apostolico.
- gli addetti agli ascensori del Palazzo Apostolico.
- i Sacerdoti concessi come assistenti di alcuni Cardinali
Elettori.
Dopo
essere stati istruiti sul significato del Giuramento, laici
ed ecclesiastici hanno pronunciato e sottoscritto personalmente
la formula prevista, alla presenza del card. Eduardo Martínez
Somalo, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, e di due Cerimonieri
Pontifici.
Intanto, la congregazione dei cardinali di questa mattina,
l' undicesima, e' stata dedicata interamente ''allo scambio
di idee sui problemi della Chiesa'' e alla situazione
dei dicasteri piu' importanti, come ha detto il portavoce
vaticano, Joaquin Navarro Valls, spiegando che alla riunione
erano presenti 138 cardinali.
Il
rito della fumata riporta in prima piano una ''protagonista''
dei conclavi: la stufa di ghisa, alta circa un metro, con
due sportelli e nicchie anteriori e un tiraggio sulla parte
superiore che servira' per bruciare le schede degli scrutini.
La stufa, dall' aria un po' malconcia, non sembra essere quella
usata per i conclavi che nel '78 elessero Luciani e Wojtyla:
su quella infatti erano incise le date dei conclavi dal '22
mentre su quella mostrata oggi da un filmato del Centro televisivo
vaticano non ci sono incisioni. Anche la forma sembra differire
da quella ricordata dai vaticanisti dell'epoca, che riferiscono
di una stufa con un unico sportello anteriore e senza la cupoletta
che in quella di oggi sostiene il tiraggio superiore.
Non
si hanno ancora notizie sui metodi che verranno applicati per
realizzare le fumate, ''nera'' e ''bianca'' per indicare la
non elezione e l'elezione del nuovo pontefice. Nel conclave
che scelse Luciani ci fu una grossa confusione sul colore della
fumata, che venne fuori grigia. Cosi' nel conclave che il 18
ottobre '78 scelse Wojtyla si aggiunse un candelotto di gas
alla tradizionale paglia mista alle schede. Per il momento si
sa comunque che alla fumata bianca verra' quest'anno associato
il suono delle campane, per annunciare al mondo, senza equivoci,
l' avvenuta elezione.
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MORTO
UN PAPA SE NE FA
UN ALTRO, LA VITA, SEGUE
Dopo
la tristezza, tutti felici a Roma, si tirano le somme, un
esito organizzativo, politico e commerciale che mancava dal
2000, anno del Giubileo. Quasi il caso di dire "facciamolo
piu' spesso" e non "ogni morte di Papa".
Sepolto fisicamente un Papa, ora i giornalisti cercano notizie
per elevare o offuscare i nuovi papabili, si
cercano in tutte le direzioni, indizi positivi o negativi
sui papabili, e dopo il "silenzio stampa", la ricerca
in Internet sembra la piu' facile.
Cosa
si scopre??!!!! che
il
nostro Lopez Rodriguez e' uno dei pochi papabili a
essere assente nella rete Web, cosa molto strana, disponendo
a Santo Domingo dell' Universita' PUCMM (Pontificia Universita'
Cattolica Madre e Maestra). Probabilmente la gestione del
dominio ".do", economicamente rende piu'
del Sitio del Cardinale e mons. Agrippino lo sa'.
Questa
assenza dalla rete Web, ha dato adito ad alcuni giornalisti
di "bollare" Lopez Rodriguez, di un futuro Papa
con poca simpatia verso la Web, cosa strana per un Papa del
terzo millenio, in piena tecnologia.
Altro pettegolezzo, e' considerato "troppo Politico",
e i sondaggi lo danno spacciato come sucessore di Papa Giovanni
Paolo II.
Io penso che, se non si va verso un Papa di transizione
2/3 anni, questo sia il momento di un Papa "politico",
perche' la Chiesa deve trovare la forza di cambiamenti, per
la sua competitivita',e i problemi sul tappeto sono molti
e difficili come "aprire spazio alle donne",
"recuperare tutti i separati e divorziati",
"risolvere il problema del controllo delle nascite"
"Santa Messa via Web", ecc..
Tutto si puo', nella storia della Chiesa, ci sono stati molti
cambi storici.
Questa e' la vita, questo e' il negozio... della FEDE.
Personalmente non mi dispiace vedere Lopez Rodriguez, Papa
"Leone", inoltre penso che sia per la Repubblica
Dominicana un ....BINGO!!!. ::
Giovanni Garibaldi
Tra i cinque
nomi ESTERI più credibili per la successione a Papa
c' e'
Lopez Rodriguez
di
Santo Domingo
I
nomi ESTERI più credibili sono cinque: Lopez
Rodriguez di Santo Domingo, il salesiano Oscar Maria
Rodriguez Maradiaga dell' Honduras, Rivera Carrera
di Città del Messico, José Maria Bergoglio
di Buenos Aires e Claudio Humes di San Paolo del Brasile.
Sono considerati papabili anche due indiani: Ivan Dias
e Telesphore Toppo.
Tra di loro ci POTREBBE essere il nuovo Papa, a meno di clamorose
sorprese (il Papa, infatti, non deve
essere per forza un cardinale, ma può essere un qualunque
cattolico, purché battezzato).
>>
Record di cardinali:
117 pronti a riunirsi per il primo conclave del terzo millenio
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I
numeri dell' Addio al Papa
Un evento con pochi precedenti
Numeri
da record per un evento che ha pochi precedenti nella storia.
La morte di Giovanni Paolo II sabato scorso, l' omaggio ininterrotto
in questi giorni di milioni dei fedeli nella basilica di San
Pietro, che culmina nei funerali solenni alla presenza di centinaia
di capi Stato e di Governo di tutti il mondo. Ecco i principali
numeri legati all' evento:
2 MILIONI - Le persone arrivate a Roma in questi giorni
per la morte del Papa.
20.000
- Le persone che ogni ora affluiscono nella basilica di San
Pietro.
15.000
- Forze dell' ordine e militari impegnati a garantire la sicurezza.
200
- Le delegazioni ufficiali provenienti da tutto il mondo con
capi di Stato e di Governo, re e regine, ministri.
110
- Gli aerei di Stato che hanno portato a Roma le delegazioni
dei capi di Stato e di Governo stranieri, oltre ad una sessantina
di aerei civili.
27
- I megaschermi che saranno allestiti in varie zone di Roma
per consentire domani ai fedeli di vedere i funerali.
2.600
- Gli interventi medici nella zona di San Pietro per le persone
in fila.
140
- I cardinali presenti a Roma.
3.500
- I giornalisti di tutto il mondo accreditati presso la Sala
stampa vaticana.
30
- Le tonnellate di rifiuti raccolte nelle ultime ore nella zona
San Pietro.
700
- I pullman di pellegrini polacchi giunti per i funerali.
7.000
- I pellegrini polacchi che arriveranno a Roma in treno.
2.300
- I pellegrini ospitati nel centro di accoglienza del Comune
di Roma a Tor Vergata.
+30-35%
- L' afflusso di passeggeri su treni diretti a Roma negli ultimi
giorni.
200
- I militari dell' esercito addetti al controllo dei varchi
d' ingresso al vaticano.
65.000
- Le telefonate giunte da sabato scorso al centralino del Comune
di Roma.
8.000
- I volontari giunti da tutta Italia per assistere i pellegrini.
2.000
- I boy scout di tutta Italia mobilitati a sostegno dei pellegrini.
20.000
- I dipendenti del comune di Roma impegnati per l' evento.
2.600
- I pullman privati attesi a Roma.
2
MILIONI - I litri d' acqua distribuiti ai pellegrini in
attesa.
3.500
- I bagni chimici dislocati nella zona di San Pietro, nei centri
di accoglienza e nelle zone dove sono stati allestiti i maxischermi
per i funerali.
441
- I treni straordinari in più attivati fino a domenica
da Trenitalia.
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Addio
al Papa, sepolto nelle Grotte
La folla in coro: "Santo subito"
E'
durata due ore e mezza la cerimonia di addio a Giovanni Paolo
II. Alle 10 sono iniziati i funerali in piazza San Pietro
sotto gli occhi dei potenti del mondo e di centinaia di migliaia
di persone che lo vogliono "santo subito". Dopo
la deposizione del corpo in Basilica, la messa solenne e la
sepoltura del Papa nelle Grotte vaticane. "Il Papa ci
guarda e benedice dal Paradiso", ha detto il cardinale
Ratzinger.
Le
oltre 300mila persone che, secondo le stime, hanno invaso
piazza San Pietro e via della Conciliazione hanno aspettato
in silenzio di veder uscire la bara di cipresso con dentro
la salma di Giovanni Paolo II. Sono da poco passate le dieci
quando dal portone della Basilica sono spuntati i dodici "sediari
pontifici" che hanno portato a spalla il feretro: la
tensione della piazza si è sciolta in un lunghissimo
applauso per il Pontefice, mentre sventolavano centinaia di
bandiere polacche. Subito dietro la bara, la "famiglia"di
Karol Wojtyla, le cinque suore, il suo segretario, monsignor
Stanislao, quindi gli oltre 140 cardinali arrivati a Roma
nei giorni scorsi. Dall'alto lo spettacolo è impressionante:
da una parte regnanti, capi di Stato e di governo, ministri,
diplomatici, lunghe file nere interrotte solo dalla kefia
bianca di qualche governante arabo. Dall'altra parte, a sinistra
della bara, il colore dei circa 600 tra cardinali, arcivescovi,
vescovi, parroci di Roma e canonici di San Pietro: al loro
fianco i pope ortodossi, in nero.
Alle
10.40 il cardinale decano Joseph Ratzinger, che ha presieduto
le esequie, è iniziata l'omelia, interrotta per 13
volte dagli applausi dei fedeli: hanno sottolineato soprattutto
i passaggi in cui si è ricordato l'affetto di Giovanni
Paolo II per i giovani, che "amava definire futuro e
speranza della Chiesa", "le difficili prove degli
ultimi mesi" affrontate dal Papa malato. Ma adesso, dice
Ratzinger che parla per 20 minuti, Giovanni Paolo "sta
alla finestra della casa del Padre, ci vede e ci benedice".
Terminata l'omelia, sono apparsi quattro, cinque, sei striscioni
con la scritta "Santo subito", uno slogan che la
folla ha ripetuto più volte alla fine della funzione,
segnata da un vento freddo e da un cielo nuvoloso che hanno
reso ancora più pesante e grave l'atmosfera.
Al
momento dell'eucarestia decine di preti con la stola rossa
a lutto sono scesi in piazza per distribuire la comunzione.
La liturgia è ricominciata con l'invocazione dei santi,
preceduto da un lungo, interminabile applauso e dalle grida
"W il Papa". Le delegazione straniere, fino a quel
momento con lo sguardo fisso davanti a sé, si sono
girate emozionate verso la piazza che batteva incessantemente
le mani.
Poi
Ratzinger ha ripreso la cerimonia che è continua, sotto
un cielo sempre più cupo, con la supplica delle chiese
orientali. E' il momento della benedizione della salma: la gente
l'ha seguita in silenzio, commossa, fino a quando i dodici sediari
pontifici non sono comparsi sul sagrato per riprendere la bara.
In quel momento è scattato l'ultimo, lunghissimo applauso
per Giovanni Paolo II, la gente lo ha salutato mentre si apprestava
a tornare dentro San Pietro. Alle 12.40, mentre sul sagrato
che continua a essere spazzato dal vento spunta un raggio di
sole, Karol Wojtyla rientra nella Basilica per essere sepolto
nelle Grotte Vaticane. Poi, alle 14.20, con la tumulazione si
conclude quella che verrà ricordata come una delle giornate
che hanno fatto la storia del mondo.
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Bush
inginocchiato davanti al Papa
Omaggio a salma della delegazione Usa
George W. Bush, la first lady Laura, il padre
Bush senior, Bill Clinton e il segretario di Stato
Condoleezza Rice sono arrivati in San Pietro poco dopo
le 22 di mercoledì sera e si sono fermati una decina
di minuti davanti alla salma di Giovanni Paolo II. Inginocchiati
e raccolti in preghiera davanti allo sguardo dei tanti fedeli
che dopo ore di coda potevano concedere uno sguardo al feretro
del Papa. Non era mai successo prima.
E' stata una vera sorpresa per i numerosi fedeli presenti nella
Basilica Vaticana notare che nel luogo di culto per eccellenza
della Chiesa cattolica mondiale, piegati in raccoglimento sugli
inginocchiatoi alla sinistra della salma di Giovanni Paolo II,
c' erano addirittura il presidente degli Stati Uniti e tutta
la sua delegazione.
Nella decina di minuti di durata dell' omaggio di Bush e del
suo seguito, i fedeli hanno avuto a disposizione il solo corridoio
di destra per poter defluire dopo il rapido saluto alle spoglie
mortali di Wojtyla e in molti, tra uno sguardo veloce alla salma
e uno all' ambiente circostante, si sono resi conto che a pochi
metri di distanza da loro c' erano in preghiera vecchi e nuovi
potenti della Terra.
E i flash delle macchine fotografiche o gli scatti dei foto-telefonini
hanno fatto la parte del leone, pur tra uno sguardo rimasto
sempre a metà tra l' incerto e lo smarrito da parte di
quei pellegrini che si erano accorti di Bush & Co.
Prima di lasciare la basilica, infine, il saluto del presidente
statunitense e degli ex presidenti ai cardinali presenti, fra
i quali gli americani Egan e Szoka. Ma, soprattutto,
all' arcivescovo Stanislao Dziwisz, segretario personale
del Papa per tutti i 26 anni del pontificato. Don Stanislao,
che ha conosciuto bene tutti i tre presidenti, era raccolto
in preghiera all'ultima fila dei banchi di destra posti accanto
al catafalco, quando il presidente Bush ha chiesto di potergli
stringere la mano.
Il vescovo Renato Boccardo, segretario della Commissione
della Città del Vaticano, si è precipitato ad
avvertirlo e lo ha poi accompagnato ai piedi dell' altare. Il
presidente Bush, Bush senior e Clinton hanno conversato brevemente
con lui, ringraziandolo anche loro per il grande servizio reso
a Giovanni Paolo II in tutti questi anni.
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CARDINALI
IN CONCLAVE DAL 18 APRILE PER ELEGGERE IL NUOVO PAPA
CITTA'
DEL VATICANO 06.04.05 - E' quanto ha detto il portavoce vaticano
Joaquin Navarro Valls in un briefing con la stampa al
termine della congregazione generale dei cardinali. Si tratta
del primo giorno utile, secondo quanto previsto dalla costituzione
Universi Dominici Gregis.
Nel
testamento non e' indicato il nome del cardinale in pectore,
argomento chiuso. E' lungo una quindicina di cartelle
ed e' scritto in diverse fasi. A partire dal 1979.
Per
motivi di ordine pubblico, la salma del papa non sara' portata
in San Giovanni il Laterano dopo le esequie, ma sara' tumulata
subito dopo la messa.
PER
FEDELI IN FILA ATTESA ANCHE DI 12 ORE
La lunga fila di fedeli, che col passare delle ore sta diventando
sempre piu' imponente, al momento, comunque, le forze dell'
ordine, che assieme alla protezione civile e ai volontari
assistono le migliaia e migliaia di fedeli che stanno arrivando
a San Pietro, hanno giudicato la situazione tranquilla e sotto
controllo. Ai fedeli incanalati nelle transenne viene continuamente
fornita acqua e altre bevande con sali minerali e fino a questo
momento non sono stati registrati gravi malori.
TANTI
SOCCORSI PER DISIDRATAZIONE, SVENIMENTI, CEFALEE
Sono 180 i soccorsi sanitari che in 12 ore hanno effettuato
i 42 medici della Croce rossa, giunti la notte scorsa dall'
Emilia Romagna. ''Ci ha colpito - dicono i medici - il numero
inaspettato di molti giovani che hanno chiesto soccorso. Ma
chi sta in fila minimo 13-14 ore ed e' arrivato qui senza
acqua e generi di conforto subisce uno stress notevole al
quale neanche un giovane e' abituato''. Sverzellati, che e'
medico internista a Piacenza evidenzia poi la cosiddetta patologia
del ''mal di chiesa''. ''Svenimenti e malori - spiega - sono
dovuti in alcuni casi al fatto di stare fermi su due piedi,
piu' che camminare. Come quando si sta in chiesa in piedi
e si sviene e questo e' detto mal di chiesa''.
SETTE
PIAZZE CON MAXISCHERMI PER FUNERALI
In sette piazze romane, compresi con ogni probabilita', gli
stadi Olimpico e Flaminio, verranno montati dei maxischermi
per permettere ai fedeli di assistere ai funerali del Papa:
in nessun modo, infatti, tutti coloro che stanno arrivando in
queste ore a Roma potranno essere presenti a San Pietro. Tra
l' area antistante la Basilica, via della Conciliazione e piazza
Risorgimento potranno essere al massimo 300 mila i pellegrini
presenti ed e' molto probabile che l' ingresso a tutta l' area
sara' chiuso gia' dalle prime ore di venerdi', appena la piazza
e le vie limitrofe saranno sature di fedeli. Oltre agli stadi,
dovrebbero essere montati maxischermi al Circo Massimo, nell'
area attrezzata di Tor Vergata, a piazza del Popolo, piazza
San Giovanni e San Paolo.
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Bush
inginocchiato davanti al Papa
Omaggio a salma della delegazione Usa
George W. Bush, la first lady Laura, il padre
Bush senior, Bill Clinton e il segretario di Stato
Condoleezza Rice sono arrivati in San Pietro poco dopo
le 22 di mercoledì sera e si sono fermati una decina
di minuti davanti alla salma di Giovanni Paolo II. Inginocchiati
e raccolti in preghiera davanti allo sguardo dei tanti fedeli
che dopo ore di coda potevano concedere uno sguardo al feretro
del Papa. Non era mai successo prima.
E' stata una vera sorpresa per i numerosi fedeli presenti nella
Basilica Vaticana notare che nel luogo di culto per eccellenza
della Chiesa cattolica mondiale, piegati in raccoglimento sugli
inginocchiatoi alla sinistra della salma di Giovanni Paolo II,
c' erano addirittura il presidente degli Stati Uniti e tutta
la sua delegazione.
Nella decina di minuti di durata dell' omaggio di Bush e del
suo seguito, i fedeli hanno avuto a disposizione il solo corridoio
di destra per poter defluire dopo il rapido saluto alle spoglie
mortali di Wojtyla e in molti, tra uno sguardo veloce alla salma
e uno all' ambiente circostante, si sono resi conto che a pochi
metri di distanza da loro c' erano in preghiera vecchi e nuovi
potenti della Terra.
E i flash delle macchine fotografiche o gli scatti dei foto-telefonini
hanno fatto la parte del leone, pur tra uno sguardo rimasto
sempre a metà tra l' incerto e lo smarrito da parte di
quei pellegrini che si erano accorti di Bush & Co.
Prima di lasciare la basilica, infine, il saluto del presidente
statunitense e degli ex presidenti ai cardinali presenti, fra
i quali gli americani Egan e Szoka. Ma, soprattutto,
all' arcivescovo Stanislao Dziwisz, segretario personale
del Papa per tutti i 26 anni del pontificato. Don Stanislao,
che ha conosciuto bene tutti i tre presidenti, era raccolto
in preghiera all'ultima fila dei banchi di destra posti accanto
al catafalco, quando il presidente Bush ha chiesto di potergli
stringere la mano.
Il vescovo Renato Boccardo, segretario della Commissione
della Città del Vaticano, si è precipitato ad
avvertirlo e lo ha poi accompagnato ai piedi dell' altare. Il
presidente Bush, Bush senior e Clinton hanno conversato brevemente
con lui, ringraziandolo anche loro per il grande servizio reso
a Giovanni Paolo II in tutti questi anni.
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